E, a questo punto, dovrei precisarti - siccome, poi, tutto partiva da qua - soprattutto destando quell'attenzione che i PROFESSORI non avevano saputo destare in loro, nemmeno insegnando agli studenti a leggere ed essere critici, evidentemente.mauripucci ha scritto:
Non mi interessa molto discutere le qualità "letterarie" di Saviano... quello che a me interessa è che questo giovane autore ha portato molti studenti, del centro e del nord, ad interessarsi alla questione mafie;
dopo la lettura del libro e di alcuni suoi articoli molti giovani hanno voluto approfondire (le mafie al nord, l'omertà ecc.)... alcuni hanno scelto di passare le vacanze lavorando per Libera; questo è il grande merito di Saviano.
Forse il linguaggio "giovanile" ha catturato quell'attenzione che altri scrittori o giornalisti, con "più mestiere", non erano riusciti a destare...
Infatti, c'erano una volta, a scuola, l'educazione civica, la storia, la geografia: se magari non ci fossimo limitati, per decenni, a riciclare la retorica risorgimentale sul brigantismo meridionale ed a far comprendere come la camorra sia un problema che parte dal meridione, ma non è solo del meridione, forse non si sarebbe vista la camorra anche in Emilia o in Lombardia, cioè in Italia, aiutandola a diffondersi e radicarsi peggio di quanto non lo sia già qua.
Il problema vero - almeno per quel che riguarda la mia esperienza personale - è che al nord la camorra fa comodo: fa comodo come propaganda becera e fa comodo perchè al nord difficilmente la camorra va ad imporsi in modo cruento (omicidi, bombe e cose così), ma va ad investire... e nel mondo del "lavoro, guadagno, pago, pretendo" l'unico motto latino diffuso è "pecunia non olet".
Quindi, se oggi come oggi, molti ragazzi ITALIANI si sono ricordati di esserlo e lavorano per se stessi, per migliorare il proprio mondo e quello futuro, e questo per merito di Saviano, sono felice per loro, per me e per tutti.
Ribadisco, però, che nella mia esperienza personale, l'effetto più diffuso dei libri di Saviano non è stato quello da te descritto (del quale, cmq, ribadisco, prendo positivamente atto), ma incontrare persone che - ancora più di prima - hanno avuto il modo di ribadire che noi siamo dei barbari, degli incivili, dei codardi, delle amebe e che dobbiamo morire come gli scarrafoni.
Tu ne saresti felice?
Veramente, nè medici nè avvocati campano sulle disgrazie, ma cercano di risolvere storture, certo non causate (non sempre) da loro.mauripucci ha scritto: Inoltre non capisco perché imputare a Saviano di "far soldi" con scritti sulla mafia; allora i medici, gli avvocati non campano sulle disgrazie ?
Ti ricordo che secondo Carnelutti, in un mondo PERFETTO, a non esistere sarebbero i giudici e non gli avvocati. Infatti, mentre il giudice è istituzionalmente chiamato a dirimere una controversia, in un mondo perfetto le persone andrebbero da un tecnico del diritto per sapere, prima di compiere qualsiasi negozio giuridico, quale comportamento tenere e quali atti compiere, in modo da non far sorgere controversie: e tale tecnico non potrebbe che essere, per l'appunto, un avvocato.
Infatti, a me capita - per fortuna dei miei clienti, sempre più spesso - di fornire i cosiddetti "pareri": cioè le persone vengono, mi espongono una questione ed io fornisco loro il mio punto di vista, teso a evitare future controversie. Per lo più, controversie non ne nascono più.
Ti ribadisco - perchè evidentemente non hai letto il mio post precedente o, in modo molto geovianamente veterocomunista, hai letto solo le righe che ti piaceva di leggere - che io non ho nulla in contrario a che Saviano scelga un modo qualsiasi di procurarsi da vivere: ma non ne facciamo un santo o un eroe.
Quindi, se permetti, siccome stiamo parlando non di un eroe o di un santo, ma di un potenziale attore, se permetti preferisco un Ascanio Celestini: almeno ha studiato dizione e sa di essere un attore, senza degradarsi a guitto.mauripucci ha scritto: Detto questo sulle qualità o meno di Saviano riporto il giudizio di Bocca (con cui concordo):
DOMANDA: Anche lei fan di Saviano? RISPOSTA: Mi sta sui coglioni, però è bravo. È un esibizionista, un attore, si mette lì, con la barba lunga. È uno che recita il suo personaggio, gli piace fare il carbonaro, il perseguitato.
Come già ricordato, non è neanche vero che sia stato minacciato, ma il tutto è stato (forse) un'estemporanea invenzione di Carmine Schiavone. Dico forse perchè avrebbe potuto inventarselo un giornalista o un cronista. In ogni caso, si tratta di invenzione, che ad oggi (cinque anni e più dallo SCUPPETTONE giornalistico) non ha avuto alcun riscontro.mauripucci ha scritto: D. Non crede alle minacce nei suoi confronti? R. Nella mafia ci sono i cretini. E qualche cretino mafioso lo ha minacciato.
Politichese a parte... la risposta è ancora più semplice: GOMORRA è edito da MONDADORI...mauripucci ha scritto: D. Lei invece? R. Appartengo a una generazione di giornalisti che quello che dice Saviano l'ha scritto per anni e nessuno ha mai detto che noi eravamo degli eroi. Facevamo il nostro mestiere.
D. Perchè Saviano ha tanto seguito? R. La risposta è semplice: è uno che scrive bene. A me i suoi libri danno noia perchè sono barocchi, con una sovrabbondanza di aggettivi, ho cominciato a leggere questo libro «A napoli ci sono i cinesi che uccidono...».
...ops... ma io, geoviano veterocomunista, come concilierò la lotta alla camorra con la famiglia BERLUSCONI, che possiede Mondadori?
E perchè leggo il libro di uno che si serve di una casa editrice che è stata comprata con una corruzione in atti giudiziari?
E come è possibile che un magistrato, sacro fuoco del diritto che arde avvampando i beceri e corrotti avvocati, si sia lasciato comprare ed addirittura, dimessosi dalla sua funzione, sia andato a fare il becero avvocato nello studio del suo corruttore (peraltro, laziale e neofascista)?
O pempinella cazzuola!
E ho detto tutto!mauripucci ha scritto: D. Insomma è bravo o no questo Saviano? R. È bravo a modo suo. Io sono piemontese e lui napoletano, questa è la differenza. Io concepisco la Resistenza alla maniera di Giustizia e libertà e del Partito d'azione.
D. Cioè? R. Una formazione di intellettuali che avevano senso del pudore e della misura. Questi qui sono degli attori. Come anche l'altro, come si chiama, Fa...Fa...Faz...[/i]
Anche Bocca era proprietà della famiglia Berlusconi?
[/quote]mauripucci ha scritto: PS: se parliamo di eroi perché non ricordare anche (tra gli altri) La Torre, Fava, Impastato e Rostagno ?
Figurati!
Io facevo degli esempi. Non è che posso fare il martirologio.
Basta che non ci mettiamo Saviano e lo prendiamo per quello che è.
Guarda, io a questo post pensavo stamattina e ripensavo al fatto che la differenza tra te e me sta nel fatto che io la camorra la vivo, la subisco e non la vorrei.
Ma che cos'è la camorra?
In cosa si distingue un reato camorristico da un reato comune?
Cioè, se Enzo 'o malamente del clan dei Cacchipucci spara a Tizio o io sparo a Tizio, dove sta la differenza?
Nella FINALITA' che, nel caso della camorra, non è (quasi) mai il mero delitto in sè, ma IL PREDOMINIO DEL TERRITORIO.
Ora, se sulla mia e sulla tua carta d'identità c'è scritto sempre REPUBBLICA ITALIANA, ma io SUBISCO il predominio del territorio della camorra, la colpa di chi è?
Mia, che da cittadino pacifico non posseggo un'arma e comunque non la userei, o di chi non mi manda l'esercito a riprendersi il SUO territorio?
O almeno non vigila adeguatamente affinché, se io vado a denunciare un fatto, non mi si faccia spallucce o - se fatto di camorra - non esca sui giornali prima di arrivare in Procura, con evidente rischio per l'incolumità mia o della mia famiglia?
Io ho diritto al mio territorio, alla mia aria, al mio terreno quanto ne hai tu e vorrei lo stato di polizia, se fosse reale ed onesto.
Quello che Saviano non vi ha detto e che non volete capire è che a noi, sempre conquistati da tutti, di uno Stato piuttosto che di un altro, di uno Stato o di un antiStato, non ce ne importa nulla, perché chiunque è passato di qui è venuto a rubare quello che c'era da rubare, perchè noi lavoriamo, sudiamo, bestemmiamo, piangiamo ed emigriamo più degli altri: almeno, lo Stato si facesse vedere, ma non solo a chiacchiere, come fa Giggino, ma con i fatti.
Date il lavoro a Scampia e poi, se sbagliano, abolite il principio di rieducazione della pena, e date loro il carcere duro e senza sconti: ma prima date loro il lavoro e la Scuola.
LA SCUOLA, L'EDUCAZIONE, IL LAVORO, IL RIGORE, CON I DIRITTI ED I DOVERI!
E su tutto questo, Saviano non è servito a nulla: quindi, si faccia pure i soldi su di noi, pure lui, racconti la favola a chi non la conosce (ma davvero non la conosce? O non l'ha voluta conoscere, finchè non gliel'hanno propinata, forzatamente, in prima serata, con gli spilloni sulle palpebre e la voce nelle orecchie, stile "Arancia Meccanica"?) ma almeno non ci rompete i cabasisi con il fatto che è un Santo o un eroe.
Il barista sotto casa mia, cui incendiarono il BAR a 30 metri dalla Questura Centrale, ed ha denunciato ed ha riaperto ed è sempre lì, con la sua famiglia ed i suoi figli, che abbraccia al petto mentre sta dietro alla cassa: quello è un eroe!