Alcuni giorni fà, un cliente che è rientrato in Italia dal suo lavoro a Bangkok come insegnante presso l'università locale, mi chiama per configurargli il portatile fornitogli dall'università. Insieme al portatile mi fornisce una busta che contiene tutti i software da installare regolarmente acquistati.
Apri la busta dubbioso, più che altro per la ridotta dimensione, e dentro trovo 10 buste confezionate con tanto di brochure che illustra i prodotto e sul retro il relativo numero di serie, all'interno un DVD neutro.
Inserisco il primo DVD e scopro che si tratta di una copia dell'originale con aggiunto un file di testo con tutte le istruzioni per l'installazione ed i relativi numeri di serie.
Faccio notare al cliente che non si tratta di software ufficiale ma di software illegalmente duplicato e commercializzato. Lui mi fa notare che è stato regolarmente acquistato in uno dei tanti negozi locali che vendono software, presenti nei principali centri commerciali di Bangkok alla luce del giorno e non su una bancherella del mercato rionale. Mi fa inoltre notare che in Thailandia tutti comprano il software in detti negozi con una spesa media di 10/20 euro (secondo il prodotto).
Insomma la pratica sembra legalizzata e normale nei paesi Asiatici, e qui da noi fanno storie per il P2P!!!!!!!!!!!
Vorrei far notare che a Bangkok, cellulari, ipad, wifi, banda larga (fino a 100 mega), ecc. sono all'ordine del giorno ed alla portata di tutti (ragazzini compresi), un contratto telefonico mobile
Tutto Compreso Illimitato costa al massimo 20 euro al mese, percui non stiamo parlando di paesi sottosviluppati, bensi di paesi che sono molto ma molto più avanti di noi. E lo sono anche dal punto di vista del software visto che tutti lo acquistano regolarmente ai prezzi giusti.