Mi sono trovato stamattina in rassegna stampa un accenno ai Grateful Dead.
È un pezzo che non li tenevo più in mente.
Ma li ascoltavo ed avevo qualche disco, alla fine degli anni '60.
Ho trovato questo poco fa.
Suonato in strada a supporto di una manifestazione studentesca.
Marzo 1968 alla Columbia University.
Chi non ha vissuto quegli anni non sa cos'era la vita, la politica, la cultura e la società, prima.
E quanto ha contribuito, anche la musica, al cambiamento.
...... Chi non ha vissuto quegli anni non sa cos'era la vita, la politica, la cultura e la società, prima.
E quanto ha contribuito, anche la musica, al cambiamento.....
Lo sapevo che alla fine la tua natura di "bastard inside" (nonché di grandissimo cornuto, detto alla siciliana) sarebbe venuta fuori ..... che scherzo è questo? Ti pare bello farmi venire il magone a quest'ora, cu stu cald ..... e sono pure a digiuno?
La vita allora, per quelli che avevano trent'anni e passa.
Maschi, con un lavoro e una vita sociale omologata, era appena accettabile.
Con possibilità di miglioramento condizionato.
Per tutti gli altri era una schifezza, con varie gradazioni.
Non fa male ricordarlo.
Almeno noi bastardi e testardi, ogni tanto lo facciamo.
Anche se dopo e oggi nessuno ti regala niente.
Perché c'è sempre chi rema contro.
Alcuni esempi, scelti navigando a vista e ricordi.
Tra quelle che mi sembra non viste postate, che si ascoltavano e anche si ballavano (incredibile, eh).
Più o meno in quegli anni, tacendo di altra musica che quando me lo ricordo mi metto a ridere...
Chi non ha vissuto quegli anni non sa cos'era la vita, la politica, la cultura e la società, prima.
E quanto ha contribuito, anche la musica, al cambiamento.
E' quello che spesso racconto ai figli degli amici, che cliccano su Spotify e accettano quello che passa l'industria, senza scegliere, e non vanno oltre alle lagne rap-trap-hip.
La musica era davvero importante, o perlomeno "noi credevamo".
La musica ci definiva, ascoltare un genere invece di un altro faceva molta differenza.
Anche l'acquisto era ponderato, perché non avevamo molti soldi e non dovevamo buttarli via.
Ma temo di fare la figura del vecchio bacucco.
E continuo a comprare i dischi dei musicisti che amo, che ormai non sono più tanti.
L'ultimo è Quickies dei Magnetic Fields, letteralmente un album di "sveltine" quindi brani che vanno da 17" a 2'35"
... La musica era davvero importante, o perlomeno "noi credevamo".
La musica ci definiva, ascoltare un genere invece di un altro faceva molta differenza.
Anche l'acquisto era ponderato, perché non avevamo molti soldi e non dovevamo buttarli via...
Sono cose che ancora e sempre fanno la differenza.
Trovo stamattina nelle cose che Google pensa che mi piacciano:
Elizabeth Fraser and Kate Bush - Another Day.
"Elizabeth Fraser and Kate Bush sing Another Day together"
Una autentica fesseria, una delle tante idiozie del web.
Chissà perché fanno questi titoli falsi.
Ovviamente Kate Bush ed Elisabeth Fraser non hanno mai cantato insieme, nulla.
Another Day è un poetico testo composto e messo in musica da Roy Harper.
Nel 1970, nel suo album Flat Baroque And Berserk.
The kettle's on, the sun has gone
Another day
She offers me Tibetan tea on a flower tray
She's at the door, she wants to score
She dearly needs to say
I loved you a long time ago
Where the winds own forget-me-nots blow
But I just couldn.t let myself go
Not knowing what on earth there was to know.
But I wish that I had 'cause I need you so bad
I should have had one of your children.
And across the room inside a tomb
A chance is waxed and wanes
The night is young, why are we so hung up
In each others chains
I must make her, I must take her
While the dove domains
and feel the juice run as she flies
Run my winds under her
Fu riproposta una versione che si potevano risparmiare, da Peter Gabriel e Kate Bush.
In una trasmissione televisiva natalizia, nel 1979.
Da qui il titolo fuorviante letto inizialmente.
Peter Gabriel & Kate Bush - Another Day
Poi apparve nel primo disco dei This Mortal Coil, nel 1984.
This Mortal Coil erano un super gruppo dell'etichetta 4AD.
In pratica composto dal titolare della casa Ivo Watts-Russell e John Fryer.
E, a rotazione o insieme, altri artisti dell'etichetta.
In quel disco compaiono brani di molti autori ed alcune cover.
Con esecuzioni strumentali ed altre cantate da diversi artisti appartenenti ad altri gruppi.
Tra cui Howard Devoto, Lisa Gerrard dei Dead Can Dance ed Elizabeth Fraser dei Cocteau Twins.
1 - Kangaroo, cantata da Gordon Sharp
2 - Song to the Siren, cantata da Elizabeth Fraser
3 - Holocaust, cantata da Howard Devoto
4 - Fyt
5 - Fond Affections, cantata da Gordon Sharp
6 - The Last Ray
7 - Another Day, cantata da Elizabeth Fraser
8 - Waves Become Wings, cantata da Lisa Gerrard
9 - Barramundi
10 - Dreams Made Flesh, cantata da Lisa Gerrard
11 - Not Me, cantata da Robbie Grey
12 - A Single Wish, cantata da Gordon Sharp
E qui c'è, a mio parere la migliore versione della canzone di Roy Harper.
Il settimo brano, con la straordinaria voce di Liz
un peccato veniale:
il testo che hai postato è incompleto.
e a dirla tutta la terza strofa non corrisponde al cantato.
altra curiosità: sembra che Another Day sia una scelta della stessa Frazer e nel secondo LP dei Cocteau c'è un brano che come titolo ha una citazione dello stesso testo.
i vinili li ho tutti e tre e pure il singolo Gathering Dust.
le copertine sono di una bellezza imbarazzante.
e citando Trystero: "Anche l'acquisto era ponderato, perché non avevamo molti soldi e non dovevamo buttarli via."
mi sono costati un mucchio di fatica.
Ultima modifica di albertocchio il dom, 23 ago 2020 11:17, modificato 1 volta in totale.
altra voce straordinaria dei Mortal Coil è Dominic Appleton dei Breathless.
Green to blue del 2016 è il disco migliore degli ultimi 10 anni almeno.
corre voce che prima di fine anno esca qualcosa di nuovo.