munirsi del modulo per effettuare la domanda di reimatricolazione, il cosiddetto modello TT2118 (diverso dal TT2120 che invece viene utilizzato per lo stesso scopo dalle agenzie di pratiche automobiistiche), in via di distribuzione presso gli uffici della Motorizzazione Civile o i principali uffici postali e scaricabile anche qui. Dopo la compilazione, il modello stesso va presentato in un ufficio della Motorizzazione Civile. Al modello compilato vanno allegati i seguenti documenti:
ricevuta di versamento di 9 euro sul c/c n° 9001 intestato a: Dipartimento Trasporti Terrestri - Diritti - Roma - (per i diritti alla Motorizzazione Civile);
ricevuta di versamento di 29,24 euro sul c/c n° 4028 intestato a: Dipartimento dei Trasporti Terrestri - imposta di bollo - Roma - (per l'imposta di bollo per la reimmatricolazione);
ricevuta di versamento di 12,92 euro su c/c n° 121012 intestato: Sezione Tesoreria dello Stato di Viterbo - (per l'acquisto delle targhe del veicolo);
per i dati personali delle persone fisiche è sufficiente la compilazione del modello TT2118; per le persone giuridiche è necessario autocertificare il numero di iscrizione alla Camera di Commercio della società, la sede, il tipo e la ragione sociale;
certificato di idoneità tecnica in originale. Nel caso sia stato smarrito, sottratto, distrutto o deteriorato in modo da rendere illeggibile i dati tecnici, il rilascio del certificato di circolazione e della targa possono essere richiesti solo sottoponendo il ciclomotore a visita e prova presso una sede della Motorizzazione Civile;
per i ciclomotori già circolanti in Paesi diversi dall'Italia e appartenenti all'Unione Europea, vanno allegati il documento di circolazione estero o la certificazione sostitutiva (se il documento è stato ritirato all'estero per esportazione) tradotto in lingua italiana e, inoltre, uno solo dei seguenti documenti: a) scheda tecnica integrativa, tradotta in italiano (rilasciata dal costruttore e sottoscritta dal legale rappresentante o da un ente privato estero autorizzato o dalla competente autorità pubblica estera (per i veicoli immatricolati nei Paesi entrati a far parte dell'Unione Europea dal 1° maggio 2004, cioé Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria dovrà essere in ogni caso accertata la conformità alle direttive UE vigenti al momento della prima immatricolazione se avvenuta anteriormente al 1° maggio 2004); b) certificato di conformità del veicolo in originale o in fotocopia; c) attestazione del codice di omologazione rilasciata dal rappresentante in Italia del costruttore;
per i ciclomotori già circolanti in Paesi diversi dall'Italia e non appartenenti all'Unione Europea, i veicoli devono innanzitutto rispondere alle norme vigenti in Italia. Va allegato il documento di circolazione o la certificazione sostitutiva legalizzata o apostillata secondo le vigenti disposizioni (l'apostilla è una certificazione che convalida per l'uso internazionale l'autenticità di un atto pubblico).
Se il richiedente è un persona fisica minorenne, l'istanza di reimmatricolazione deve essere sottoscritta dal genitore o dal tutore allegando la fotocopia di un documento di riconoscimento in corso di validità. Se il richiedente è un cittadino extracomunitario, deve esibire il permesso di soggiorno originale e in corso di validità e allegarne copia all'istanza.
Primo carattere numerico Termine ultimo
0 (zero) oppure 1 oppure 2 --> 1 giugno 2011
3 oppure 4 oppure 5 --> 31 luglio 2011
6 oppure 7 oppure 8 --> 29 settembre 2011
9 oppure lettera A --> 28 novembre 2011
La sanzione di Euro 389,00, per la mancata ritargatura (comma 3, art.14, Legge 120/2010), si applicherà a far data dal 13 febbraio 2012.