Mi sono trattenuto più volte dal postare commenti su quel che sta accadendo alla mia seconda casa. Non è un forum politico ed i forum politici non mi piacciono. Ma visto che "o' mast" ha tirato fuori l'argomento, mi permetto di dire due parole.
Mubarak non era un angelo, anzi. Era giustamente odiato dalla maggioranza degli egiziani. Ma questo, in Egitto, è una cosa ciclica da qualche migliaio di anni. E' dal tempo dei faraoni che non conoscono un minimo di libertà perché troppo strategica è la posizione di quella terra.
Ma chi verrà dopo? Le opzioni sembrano tutte poco credibili. El Baradei è un simpatico vecchietto che è da trent'anni via (non in esilio, ben inteso) dal suo paese. I militari, che di fatto hanno il potere non solo politico ma economico hanno subito capito da che parte tirava il vento. E si sono schierati con la folla. Ma Mubarak, Suleiman ecc. sono tutti militari. Espressione di una élite di potere che tiene in pugno l'Egitto dalla cacciata di re Faruk.
I Fratelli Musulmani, che non sono tutti degli estremisti, anzi, sono un po' come la nostra Caritas: hanno dato da mangiare, con soldi di ogni provenienza (principalmente sauditi, ma anche americani) a gente che non aveva e non ha nulla. E che è poco rappresentata in questa middle class revolution, pur essendo all'opposizione da oltre quarant'anni.
Loro sono statia guardare e non hanno fatto trapelare nessun nome serio di candidatura, di guida.
I partiti filo-occidentali sono per lo più uffici in centro al Cairo, rappresentativi quanto i marxisti-leninisti in Italia. Sono giovanotti istruiti e formati all'American University of Cairo (dove ho studiato anche io) e che non sanno nulla dell'Egitto al di fuori di piazza Tahrir (l'AUC ha sede proprio lì...) e Zamalek, l'isola nel Nilo abitata da occidentali, cattolici e piena di locali e night.
Insomma, il paese è in mano ad un'élite decapitata. Suleiman terrà l'interim, forse per mesi, forse più. Ma non conta molto perché non è appoggiato, o almeno non lo era fino a stamattina, da chi dà 1,5 billions of dollars ogni anno per avere carta bianca in tanti campi.
Si rischia che le prossime elezioni siano un bagno di sangue, con fazioni opposte e nessun punto di riferimento. Spero per il meglio, per un popolo che tanto ha sofferto troppo e che rischia di non sollevarsi più.
PS Se il masto me lo concede, posterei qualche link interessante in italiano, inglese e, visto che Franz lo parla benissimo, anche arabo!
)
