Fragrua

[Fabio]

«Meno male che Fragrua c'èèèè...»

[corci]

Se dovessi descriverlo con una parola:

Mitico!!! :faroah:

[elia]

Ti riferisci a questo?
viewtopic.php?t=2906
Ma alla fine avevo ragione.

ANCHE a quello.
Ma non è colpa mia se il codice penale, in tema di diffamazione, svincola la offesa contenuta nella parola o nella frase dalla verità del fatto che vi è sotteso. Allora, come amico, prima che come avvocato, sapendolo, ritengo doveroso avvisarti che dire "truffatore" ad un truffatore, in Italia, salvi pochi e circoscritti casi, non si può.
Se poi, per dire "truffatore" ad un truffatore, si rischia la chiusura del sito, da maccanico appassionato - come ogni buon avventore di bar per usare la metafora de ilmasso e di sparkle che non vuole che il suo bar chiuda, magari anche solo per qualche giorno - sto sempre a dirti "attento!".
Del resto, sei spesso anche tu a chiedermi lumi: il problema è che lo fai dopo aver fatto o detto, come ogni buon cliente (che poi è il vero motivo per cui gli avvocati napoletani sono così bravi il cliente prima fa i casini, poi l'avvocato li deve sbrogliare... sennó, è pure lui che non è buono )

[Sparkle]

E la libertà d'opinione personale ?
La libertà di espressione ?
Mi pare di capire che siccome il bar ha voce che può arrivare oltre la porta a tutto il pianeta collegato con internet allora la libertà di pensiero va a farsi friggere ?
Di conseguenza "dì quello che pensi ma misura e pondera i termini e i temi" ?

Aloha

[Scialla]

Io sono solito dire che la tua libertà finisce, dove intacca la mia...

[Sparkle]

E la intacca dove ce l'avresti ???

Aloha

[elia]

No, Sparkle, non si tratta di libertà di espressione o pensiero.
Si tratta di contemperare norme, cioè esigenze e gradi di tutela.
Se, infatti, guardiamo la cosa a 360 gradi ci si rende conto che, dopo una prima impressione di "ingiustizia", è perfettamente GIUSTO - cioè conforme allo IUS - che non si possa dire "truffatore" al "truffatore".
Infatti, se glielo dici prima di una sentenza di condanna, lo stai chiaramente offendendo, in spregio alla presunzione di non colpevolezza che spetta ad ogni cittadino italiano; se invece glielo dici dopo, ti stai surrogando alla giustizia medesima.
Infatti, se alla condanna consegue la pena e la pena, nella Costituzione, ha la finalità di reinserire il cittadino nel tessuto sociale, comprendi bene come dire "truffatore" al "truffatore" significa agire in surroga allo Stato, riaprendo una ferita (non a caso, la "decisione" del giudice, viene dal latino "caedo": taglio, recido) che il processo e la sentenza avevano inteso comunque sanare.
Se vogliamo, è la stessa ratio del reato di "ragion fattasi": io ti tampono e ti ammacco l'auto, ma tu, invece di agire in giudizio per il risarcimento, scendi dall'auto, mi capovolgi e mi fai cadere i soldi dalle tasche. Poi prendi e mi dai pure un bel cazzotto alla Popeye: in fondo hai ragione, perché ti ho distrutto l'auto, ma non si fa così.
Tant'è vero che l'imputato di diffamazione è ammesso a provare la verità di quanto affermato solo se la frase è specifica (quindi, non "ladro", ma "mi hai rubato mille euro") e o il diffamato vi consente o se pende un procedimento penale per i fatti attribuiti. In quel caso, siccome l'espressione del pensiero, come la chiami tu, non si sostituisce, ma si sovrappone alla potestà punitiva dello Stato, allora si è ammessi a provare la verità dell'offesa attribuita.
Scusate se sono sempre troppo lungo.

[fragrua]

Scusate se sono sempre troppo lungo.

È una delle tue migliori qualità…

[Sparkle]

No no, per carità, elia, macché lungo e allora che cosa si dovrebbe dire a me quando mi lancio nelle mie filippiche: ogni pretesto è buono per imparare.

Allora se ho capito bene se io me ne uscissi in questo contesto ad indicare il primo cittadino di Napoli come persona "incapace ed inetto alla gestione delle crisi cittadine" graverebbe su di me l'onere di provare quanto affermo ovvero esiste una condizione elastica di valutazione, che permette al popolo e al giudice di valutare l'oppressione e la repressione della libera espressione ?
In altre parole è concesso farsi una propria opinione e dichiarala oppure ci si trova in uno stato di diritto dove solo la filosofia del diritto ha carattere garantista mentre nella fattispecie quotidiana la situazione è diametralmente opposta ?
Siamo veramente sicuri che in questo paese si sia innocenti fino a prova contraria ?
All'assassino e al truffatore condannati in cassazione è giusto o no rivolgersi col adeguato ed inequivocabile epiteto ?
Anche se sto per lanciarmi addosso un calderone di olio bollente con la prossima affermazione: ma è giusto che noi cittadini del popolo sovrano si assista al festival dell'accusa giornalistica senza possibilità di replica tra accusati ed accusatori mentre si perde il filo del vero e della mitomania ?

Mi rendo conto di aver aperto troppi coperchi di troppe pentole che però fanno capo ad un solo calderone, come te in questo paese ci sono tanti giuristi che difendono e credono nel sacrosanto diritto di libertà dell'uomo, ma il mio timore è che se Gomorra era governata dal caos e con essa si indicano le nostre latitudini, allo stesso tempo lo spettro di Sodoma aleggia sul tutto il paese; se così dovesse essere, se non mi sbaglio, allora il concetto stesso di libertà d'espressione e libertà dai pregiudizi si confonde senza possibilità di chiarezza e questo è male, male per il futuro nostro e dei nostri figli....
Chi è veramente convinto che io mi stia sbagliando ?

Aloha

[elia]

Io!, penso che tu ti stia sbagliando, nel momento in cui confondi la libertà di opinione e di espressione ("penso che tu ti stia sbagliando") con la libertà di offesa ("sei un cogl**ne che dice caz**te"... non lo sei, ovviamente ma era per dimostrarti come è possibile esprimere lo stesso concetto in due modi, uno non offensivo ed uno si).
Truffatore, ladro, inetto, incapace, non sono espressioni proprio garbate e carine
Se dico che il Sindaco non si è dimostrato in grado di gestire le attuali emergenze sociali che si fanno presenti alla cittadinanza, sto dicendo la stessa cosa che dicevi tu, ma senza violare alcuna norma.
Quindi, una cosa è poter pensare e potersi esprimere, altro è offendere.
Se invito i cittadini a diffidare del sig. Poggiolini, in quanto già destinatario di una sentenza di condanna per concussione e peculato (almeno credo) sto dicendo una cosa vera, non offensiva ed il messaggio arriva lo stesso.
I giornalisti, poi, hanno una marcia in più: perché oltre al diritto di opinione e di critica hanno anche quello di informazione.
Le norme, poi, contengono anche specifiche "salvezze" per specifici ambiti: io, per esempio, non sono punibile per le offese profferite nel corso del processo o inserite nel corpo degli atti da me redatti in ambito processuale ("Lei è un bugiardo").
Insomma, diciamo che l'ossequio del diritto comporta una maggiore strutturazione del linguaggio ed anche una maggiore ponderazione delle opinioni; cose che, peraltro, secondo me, non farebbero che bene a tutti noi, sempre.
Oggi è sempre più diffuso il turpiloquio, proprio perché più facile ed immediato: ma proprio tutta questa immediatezza, poi, uccide il linguaggio... e chi non ha la lingua, non possiede le idee (pensa, che ne so, alla stupenda differenza tra il gradino ed il piolo ).
Notte.

[mauropasha]

La lingua, il linguaggio, le parole, sono il frutto di secoli di "ideazioni", di intuizioni ed esperienze dei nostri avi (che per fortuna non avevano i televisori) che ci hanno generosamente tramandato.
Sta a noi custodirle gelosamente, non permettere che si perdano e disperdano.
Ma questo comporta lavoro e sacrificio che la pletora di tronisti e veline che ammorbano il nostro quotidiano, non mostra affatto di voler compiere… e questo, purtroppo, lo si risocntra in molteplici e i più disparati ambiti.
"Il turpiloquio… facile ed immediato" riflette il desiderio di ottenere tutto subito e senza sforzo, costi quel che costi, della nostra società a spese del sacrificio e del lavoro.
Che munnezz!

[Sparkle]

mmmmm, interessante....
ovviamente avrai già capito che sono volutamente provocatorio perché il bersaglio a cui sto mirando è quello della mediazione omnia mundi... di conseguenza, dove è attaccabile l'intervento di franz nella fattispecie ?
Ovvero, se dico che se clicchi sul tasto avrai questo e io non ci guadagno e invece non corrisponde all'affermazione qual'è l'espressione auspicabile ?
.... non riesco a trovarla...
Sono sicuramente d'accordo che conoscere e usare la lingua sarebbe molto più ricco e bello rispetto alla pochezza che purtroppo pervade il mondo mediatico e sociale attuale, ma qual'è il confine che mi permette di trasmettere o meno il carattere, il sentimento, la forza di un'affermazione ovvero di un'idea ?
Quando si vuol gridare, qui, si utilizzano le maiuscole: e quando vuoi far passare il sentimento che provi per quello che scrivi ?
Mi rendo conto, amico mio che la tua posizione è già difesa e ineluttabile dalla chiarezza del ragionamento che, meno male, la norma difende, ma a questo punto vorrei andare oltre e non è per difesa strenua e ovviamente inutile di una posizione in quanto tale, ma per capire come si comporterebbe un giudice di fronte a due che hanno ragione o torto entrambi: qual'è alla fine il motivo per cui ci si rende conto che malgrado tutto è vero che è sbagliato ma, quasi come in meccanica quantistica, è vero anche che è giusto; perché credo che questa sia la situazione dell'episodio di cui a qualche messaggio fa si faceva accenno...

Per carità lungi da me già solo l'idea di essere capace di giudicare, ma ripeto, ogni pretesto è buono per imparare, per tutti.

Aloha

[elia]

L'espressione auspicabile è del tipo "Ragazzi, i prezzi sono troppo bassi e il metodo di pagamento non è affidabile".
Dicendo così sei iterativo (descrivi una situazione) e non attribuisci una qualità negativa a nessuno.
Il limite oggettivo, poi, in caso di attribuzione di una qualità personale, sta nella continenza e non offensività dell'espressione utilizzata.

[predatorfe]

Estratto dal nostro Disclaimer (lo avrete letto tutti almeno una volta no? )

https://www.imaccanici.org/staticpages/i ... disclaimer

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Visto che "i gestori" sono io, tutto quello che avrei potuto fare era bannare Franz

[fragrua]

Visto che "i gestori" sono io, tutto quello che avrei potuto fare era bannare Franz

E non sai quanto sarebbe stato riposante!