Re: Mozart, la caduta degli dei
Inviato: gio, 06 apr 2017 22:28
Bene, ho trovato un interessante interlocutore. Qualcosa di buono si riesce sempre ad ottenere. Con i tempi che corrono è già un miracolo trovare qualcuno disposto a dialogare.
Tornando al tema.
Personalmente, avendo una formazione prettamente scientifica, pretendo sempre che una teoria si dimostri con procedimento scientifico. Quindi ci vogliono le fonti con tutta la conseguente dimostrazione e pubblicazione e poi relativa disamina (se non vivisezione) degli spartiti, battuta per battuta.
Cosa vogliono ottenere? Vendere libri o riscrivere la storia?
Se vogliono solo vendere libri faranno la (giusta) fine della cura di Bella.
Io sono apertissimo a riscrivere la storia, non sono nemmeno un grande conoscitore o fan di Mozart dato che, come già scritto, la musica pre '800 difficilmente mi attira. Ma per riscriverla ci vogliono ricerche condotte come tali e da quanto visto nell'articolo sopra non ho letto nulla di questo in quell'intervista, mi sono proprio fatto una brutta impressione.
Insomma se manca un frontespizio è Lucchesi, se non è firmato è Lucchesi, se è danneggiato è Lucchesi. Se è stato pubblicato prima anche di qualche mese è Lucchesi.
Più che altro mi è venuta voglia di conoscere questo Lucchesi ed ascoltare la sua musica perché questa si parlerà più di qualsiasi libro e chissà magari troverò qualcosa da studiare dato che, finalmente, dopo tre anni di girovagare riuscirò a rimettermi davanti agli 88 folli. (chissà se Tarantino pensava al piano, 88 folli, 88 tasti)
Certo però che pensare al complotto paneuropeo, con la lentezza di comunicazioni di allora, riuscendo nel contempo a mantenere tutti i congiurati zitti...beh, è una tesi forte che va dimostrata per filo e per segno.
Il dramma di Pushkin non l'ho letto, ma mi piace pensare che "non si sa se Salieri abbia ucciso Mozart ma di certo Pushkin ha ucciso Salieri". (non ricordo dove avevo letto questa), ma rimane un dramma, una storiella, si può basare su una certa e sicura rivalità a corte, come potrebbe essere quella tra due persone in qualsiasi azienda del mondo. Un giorno ci si manda a quel paese, il giorno dopo si torna a lavorare insieme.
Ma non credo certo costituisca le basi per una rivisitazione storica del personaggio Mozart
Chiudo giusto con una riflessione. Come te, ho girato parecchio il mondo, vissuto in due continenti, lavorato in vari paesi et cetera. Per i tedeschi in particolare può capitare di trovare pù frequentemente quello che ha da parlare sull'"efficienza", anche semplicemente di come è organizzato il Mercatino di Natale di Bedero Valcuvia e che fare una coda per la cassa e l'altra per ottenere la salamella non vada bene e che loro avrebbero fatto diversamente alla sagra della birra di Alfdorf e che italiani blablabla.
Però quello è "qualche" tedesco, mica tutti.
Vale invece il contrario, ovvero la quasi totalità degl'italiani (e più degli europei in generale) che subisce la sudditanza verso i tedeschi, i loro prodotti, la loro precisione. Poi ci fregano tutti con le auto che inquinano (tanto per dirne una), ma spesso l'italiano subisce la sudditanza verso i crucchi, si mette proprio in posizione di inferiorità senza che nemmeno venga imposta, gliela si regala proprio.
Questo si che dovrebbe cambiare, questa riverenza e sudditanza andrebbe limata per benino per rimetterli dove devono stare.
Gli unici che vedo rimettere i tedeschi sulla sedia sono gli svizzeri tedeschi, sono gli unici che vedo farsi zero problemi nel dire loro "ma che caxxo stai dicendo" ed è un vero piacere vedere i giochi rovesciarsi
per fortuna è arrivato qualcuno dopo ed ha deciso che il vibrato inizia dove mi pare.
Tornando al tema.
Personalmente, avendo una formazione prettamente scientifica, pretendo sempre che una teoria si dimostri con procedimento scientifico. Quindi ci vogliono le fonti con tutta la conseguente dimostrazione e pubblicazione e poi relativa disamina (se non vivisezione) degli spartiti, battuta per battuta.
Cosa vogliono ottenere? Vendere libri o riscrivere la storia?
Se vogliono solo vendere libri faranno la (giusta) fine della cura di Bella.
Io sono apertissimo a riscrivere la storia, non sono nemmeno un grande conoscitore o fan di Mozart dato che, come già scritto, la musica pre '800 difficilmente mi attira. Ma per riscriverla ci vogliono ricerche condotte come tali e da quanto visto nell'articolo sopra non ho letto nulla di questo in quell'intervista, mi sono proprio fatto una brutta impressione.
Insomma se manca un frontespizio è Lucchesi, se non è firmato è Lucchesi, se è danneggiato è Lucchesi. Se è stato pubblicato prima anche di qualche mese è Lucchesi.
Più che altro mi è venuta voglia di conoscere questo Lucchesi ed ascoltare la sua musica perché questa si parlerà più di qualsiasi libro e chissà magari troverò qualcosa da studiare dato che, finalmente, dopo tre anni di girovagare riuscirò a rimettermi davanti agli 88 folli. (chissà se Tarantino pensava al piano, 88 folli, 88 tasti)
Certo però che pensare al complotto paneuropeo, con la lentezza di comunicazioni di allora, riuscendo nel contempo a mantenere tutti i congiurati zitti...beh, è una tesi forte che va dimostrata per filo e per segno.
Il dramma di Pushkin non l'ho letto, ma mi piace pensare che "non si sa se Salieri abbia ucciso Mozart ma di certo Pushkin ha ucciso Salieri". (non ricordo dove avevo letto questa), ma rimane un dramma, una storiella, si può basare su una certa e sicura rivalità a corte, come potrebbe essere quella tra due persone in qualsiasi azienda del mondo. Un giorno ci si manda a quel paese, il giorno dopo si torna a lavorare insieme.
Ma non credo certo costituisca le basi per una rivisitazione storica del personaggio Mozart
Chiudo giusto con una riflessione. Come te, ho girato parecchio il mondo, vissuto in due continenti, lavorato in vari paesi et cetera. Per i tedeschi in particolare può capitare di trovare pù frequentemente quello che ha da parlare sull'"efficienza", anche semplicemente di come è organizzato il Mercatino di Natale di Bedero Valcuvia e che fare una coda per la cassa e l'altra per ottenere la salamella non vada bene e che loro avrebbero fatto diversamente alla sagra della birra di Alfdorf e che italiani blablabla.
Però quello è "qualche" tedesco, mica tutti.
Vale invece il contrario, ovvero la quasi totalità degl'italiani (e più degli europei in generale) che subisce la sudditanza verso i tedeschi, i loro prodotti, la loro precisione. Poi ci fregano tutti con le auto che inquinano (tanto per dirne una), ma spesso l'italiano subisce la sudditanza verso i crucchi, si mette proprio in posizione di inferiorità senza che nemmeno venga imposta, gliela si regala proprio.
Questo si che dovrebbe cambiare, questa riverenza e sudditanza andrebbe limata per benino per rimetterli dove devono stare.
Gli unici che vedo rimettere i tedeschi sulla sedia sono gli svizzeri tedeschi, sono gli unici che vedo farsi zero problemi nel dire loro "ma che caxxo stai dicendo" ed è un vero piacere vedere i giochi rovesciarsi
e se tutti avessero fatto così saremmo ancora al suo Solfeggieto."il vibrato deve essere usato con parsimonia, e deve sempre iniziare sulla seconda metà della nota lunga"
per fortuna è arrivato qualcuno dopo ed ha deciso che il vibrato inizia dove mi pare.