d'altra parte il problema si pone anche per altre tipi di opere dell'ingegno
ad esempio, nel campo musicale
Quando una persona si appropria di elementi rappresentativi e creativi di un'opera per introdurli in un'altra opera sotto il proprio nome, ci troviamo in presenza di una contraffazione qualificata e aggravata, ossia di una riproduzione abusiva di un'opera altrui con appropriazione di paternità (L. n. 633 del 1941). Appunto, si ha un Plagio. Tuttavia, per legge, l'opera simile all'originale, per essere realmente definita plagio, deve suscitare nell'ascoltatore le stesse emozioni dell'originale. Tutto questo, sembrerebbe lasciare uno spiraglio agli utilizzi di tipo citazionistico, perché i frammenti usati non hanno più nulla in comune con i brani iniziali.
Sappiamo benissimo che abbiamo sette note nel pentagramma e considerandole da sole, e cioè senza le loro variazioni, è difficile non risultare ripetitivi o scarsi nel lavorare con la fantasia.
A tutt'oggi, la giurisprudenza è incerta se siano sufficienti 4 o 8 battute per definire un plagio. In Italia ciò non ha rilevanza specifica, ma altri sono i criteri da valutare.
Ciò nonostante, spesso, per classificare come plagio una canzone, basta che nell'ascoltatore essa susciti il riconoscimento di un pezzo antecedente al brano ipotizzato essere un plagio.
Le ipotesi di elaborazione o di variazione ci aiutano ad individuare il plagio. Se l'elaborazione di un brano risulta essere non creativo ma imitativo di un’opera altrui, siamo dinanzi a un "plagio parziale".
estratto da
qui
iMaurizio ha scritto:Se è più o meno così che funziona, mi viene da chiedere:
per quale ragione dovrebbe essere vietato o imputabile di violazione di © il creare un font molto simile (ma non uguale) ad un altro ?
perché - se verificato che non sia solamente troppo "simile" - stai copiando, sfruttando e guadagnando con il lavoro "creativo" di un altro: ma questo è un fatto che - purtroppo - oggi non ha molta considerazione,
come non ha considerazione - probabilmente per "ignoranza" (nel senso letterale del termine) - quanto possa essere faticoso creare e produrre un carattere bello, leggibile e funzionale
non è un caso che la stragrande maggioranza di nuovi caratteri che vengono sfornati e magari anche regalati, sia del tipo "fantasia" (spesso - appunto - partono da basi esistenti modificate) meno soggetti a difficoltà di realizzazione, effettiva leggibilità e resa sulla pagina, corretta crenatura e track, bilanciamento dei pesi etc.
ho iniziato a provare a creare un mio carattere ancora con il tiralinee* e la tempera* e dopo tutti questi anni - e il cambio di tecnologie - ancora non sono riuscito a cavare un ragno dal buco... anche se l'idea ci sarebbe
* scusate l'utilizzo di questi termini astrusi
p.s. a proposito è arrivato FontLab VI Public Preview 2