Moderatore: ModiMaccanici
E chi lo stabilisce che l'uso è scorretto ?
Un proxy, e magari Tor come browser e sei sufficientemente anonimo.esco ha scritto: ↑lun, 22 ott 2018 11:07L'argomento non è limitato al piacere/dispiacere di ricevere banner pubblicitari-informativi.
Limitando la discussione all'esempio indicato: sono fondate le preoccupazioni sull'uso scorretto di nostre informazioni che, volontariamente o involontariamente, immettiamo in rete? In particolare sull'esempio dell'acquisto on-line dei voli aerei, o simili.
Le eventuali "contromisure" come ad esempio cancellare cookies e cronologie, navigare in modalità "privata" o "anonima", possono essere considerate eccessive/sufficienti/inutili?
Le tessere punti - che regalano fantastici premi!!! - degli ipermercati sono informazioni sulle nostre preferenze che regaliamo loro.iMaurizio ha scritto: ↑lun, 22 ott 2018 13:57Certe pratiche esistono anche fuori del web, se uno frequenta ad esempio i centri commerciali e guarda con un certo occhio neanche troppo indagatore può cogliere molti aspetti che sono paragonabili ai cookie del web e al loro uso.
Senza contare che tra le conseguenze della profilazione ci sono pure tutte le promozioni/offerte_speciali/oscillazioni_dei_prezzi che apportano un possibile vantaggio economico per il consumatore.
Si, 40% in meno, mi tenta non il dot da 35 €, l' Echo da 59,99 € o il plus da 89,99 € .... si potrebbe cominciare con la via di mezzo,
E' una opzione interessante: un server locale per rendere operative le funzioni "home" senza la necessità di appoggiarsi a server esterni affamati di "profilazioni". Non credo sia così semplice, ma è certo possibile.
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