Con questo titolo scontato, citando la celeberrima battuta del Principe, tormentone ripetuto ad ogni pie’ sospinto in quel meraviglioso film che è 47 morto che parla, apro questa recensione.
Appena introdotta nel’App Store, l’applicazione CameraLeaks è balzata nella top ten… (in realtà all’epoca di questa mia recensione, non lo è più n.d.a.)… Che dire di più?
Lo sviluppatore Simone Jacoella, approfittando, a mio avviso, del clima da basso impero che sta vivendo la nostra politica e del successo editoriale del libro inchiesta La Casta, nonché del successo di Julian Paul Assange e della sua organizzazione internazionale WikiLeaks, di cui riprende anche il logo, ha avuto la straordinaria intuizione di mettere pixel su pixel una serie di dati relativi ai costi della nostra politica, certo di suscitare, in molti dei possessori di iPhone e iPad, la curiosità prima e l’indignazione immediatamente dopo.
Del resto lo slogan che campeggia sul sito ufficiale dell’applicazione è proprio: Indignati al 100%.
L’applicazione ideata per iPhone ma fruibile anche su iPad grazie all’ingranditore 2x, è utilizzabile solo in versione portrait, se si escludono le immagini che sono visualizzabili in modalità landscape. Si apre augurandoci ironicamente “buon divertimento” e portandoci su uno scaffale da 10 “nicchie” ognuna per una sezione ben precisa: Camera, Senato, Indennità, Dipendenti, Quirinale, Auto Blu, Costi politica, dove si contano oltre 600 schede che illustrano gli stipendi di chi occupa (per lo più indegnamente n.d.a.) gli scranni dei due rami del parlamento, senza dimenticare indennità, annessi, connessi ed accessori; i costi dei dipendenti (udite udite… financo i barbieri); il numero delle auto blu; i costi del colle più alto e della politica in senso lato. Completano il quadro, le sezioni Confronti, Immagini, Fonti e un invito (Diffondi) a informare i nostri amici tramite “faccia da libro“. La sezione Confronti è, secondo me, quella che fa imbestialire di più!
Per ogni sezione si aprono delle ulteriori sottopagine con una serie di numeri e cifre che ci informano, in dettaglio, quanto noi paghiamo per i nostri servitori (e vi assicuro che è proprio tanto).
Per chi ce li ha ancora, roba da mettersi le mani nei capelli!
Accompagna il tutto, una serie di effetti sonori che non si possono escludere, mentre, con la solita icona dell’altoparlante, si può scegliere se farsi accompagnare dalle note del verdiano “Va’ Pensiero”, nella inevitabile incazzatura che aumenterà vieppiù con la lettura.
Il costo è di 0,79€ e gira sotto iOS 3.0 o superiore.
Nonostante nello store sia indicato che è localizzata in inglese, l’applicazione è tutta in italiano, ma… sono certo, susciterà in ognuno di voi, commenti nella propria lingua madre. E, proprio per questo, raccomando di tenere lontani i minori mentre si scorrono le pagine…