Nel lontano 2004 Google acquistava il software Picasa da Idealab e lo diffuse nel suo famoso Google Pack. Dopo 5 anni di continuo sviluppo Google rilasca la versione 3 del suo software (come suo solito in versione beta) anche per gli utenti Mac OSX. Il programma si distingue per la facilità con cui è possibile creare album web utilizzando il servizio gratuito di Google “Picasa Web Album“, per il resto il software si avvicina per GUI alle versioni di iPhoto di qualche anno fa e per funzionalità all’ottimo iPhoto ’09. Da segnalare l’utile e stilosa funzione “collage” (molto Mac Like) ed alcuni problemi relativi all’eccessivo uso del processore (annunicata una patch per risolvere il problema).
In definitiva siamo di fronte ad un ottimo software, probabilmente non all’altezza di iPhoto e soprattutto di Aperture ma è ricco di interessanti funzioni e soprattutto è completamente gratuito.
Il programma richiede Mac OS 10.4 (o versioni successive) e supporta iPhoto 4, 5, 6 e iPhoto ’08 (versione 7).
Autore: nirvanakurt
Test DiskWarrior 4
Oggi vi voglio parlare di un software che mi ha per ben due volte salvato la pelle… anzi i dati!
Erano circa le 24:00 quando mi ritiravo a casa e… “Errore del disco TimeMachine”, vado avanti e mi viene detto che l’hard disk “ha commesso un errore di scrittura”, bah mi dico. Provo ad effettuare un ulteriore backup, ma mi rendo conto che il mio MacBook non riesce più a montare l’unità disco. Utility Disco vede qualcosa (mi esce il nome dell’hardware) ma non è possibile effettuare il “repair”… chiamo in causa Tech Tool Deluxe (utility abbinata alla Apple Care) ma appena avviato il programma mi restituisce un bel punto esclamativo su sfondo rosso e mi consiglia di inizializzare (formattare in lingua winzozz) il disco… non mi arrendo e chiedo aiuto all’ottimo Drive Genius 2, ma nulla da fare, stesso esito.
Triste e sconsolato mentre decidevo se inizializzare il disco tramite Utility Disco o Drive Genius mi viene in mente un gran bel software (acquistato in un bundle nel 2007 per recuperare dei dati da un HD formattato per sbaglio durante un’istallazione di Windows) Disk Warrior 4. Rispolvero il dvd e senza troppe pretese mi accingo ad installare il programma.
Lo avvio e… magicamente il programma vede il disco (e lo chiama con il suo nome “TimeMachine”) e mi spiega ciò che è successo e mi rassicura dicendo che può risolvere il tutto.
Premo il pulsante “repair” e parte il processo, poco più di 30 minuti e il disco è salvo!
Grazie Disk Warrior.
Il nuovo MacBook Pro 13”, benchmark e comparativa
Il nuovo MacBook Pro da 13″ a confronto! Il 13″ in alluminio è stato recentemente “promosso” a modello Pro, ha guadagnato una batteria che garantisce 2 ore di produttività in più, 0.26GHz di clock arrivando quindi a 2.26GHz per il modello entry level (sul quale, in particolare, ci soffermeremo), un comodo lettore SDmemory, la tastiera retroilluminata (non presente sul modello Unibody base della precedente generazione) e l’utilissima (e per alcuni indispensabile) porta firewire 800.
Di seguito una breve comparativa utilizzando dei dati prodotti dal software di benchmark Xbench e Cinebench r10.
I modelli utilizzati per la comparativa sono:
- MacBook Pro 15″ CoreDuo 1.83GHz, 2Gb Ram marca Kingstone, HD WD ScorpioBlack 320Gb 7200rpm
- MacBook “Unibody” 13″ Core2Duo 2.00GHz, 2Gb Ram
- MacBook Pro 13″ Core2Duo 2.26GHz, 2Gb Ram
- MacBook Pro 13″ Core2Duo 2.26GHz, 4Gb Ram marca ICE, HD WD ScorpioBlack 320Gb 7200rpm
Dando un primo sguardo ai dati si nota chiaramente l’aumento generale delle performance che le macchine Apple hanno avuto negli ultimi anni.
Il MacBook Pro da 15″ in esame è una macchina del 2006, forse un po’ datata, ma sicuramente ancora largamente usato con soddisfazione da numerosi professionisti e sul mercato dell’usato ha un prezzo paragonabile a quello di listino delle soluzioni 13″.
Analizziamo le prestazioni del Pro da 15″
Premettendo che il valore 100 è attribuito ad un PowerMac G5 Dual con 2Gb Ram possiamo dire che, a dispetto dei 3 anni, la macchina in esame si difende abbastanza bene. E’ bene notare che i risultati del test sono favorevolmente influenzati dalla presenza di un HD a 7200rpm e dalla presenza di 2Gb di ram (di serie montava 2×512Mb). La batteria dura da nuova intorno alle 3,5 ore e dopo 400 cicli si ferma a poco più di 1 ora.
Ora il 13″ Unibody
La macchina in esame è il modello base introdotto a natale 2008, notiamo in modo particolare l’aumento delle performance del processore e nel successivo screenshoot è possibile notare come la soluzione video integrata nVidia 9400M sia una soluzione adeguata persino superiore in fase di rendering alla Radeon X1600 del modello da 15″ sopra analizzato.
La mancanza di features importanti quali la firewire e uno slot di espansione (come quello ExpressCard presente in quel momento sui modelli Pro) e di features “chic” come la tastiera retroilluminata, ne ha sicuramente frenato la diffusione fra i professionisti della grafica e soprattutto fra quelli dell’audio (fedelmente legati alle loro apparecchiature firewire). La batteria dura da nuova circa 3,5 ore.
Il nuovo Pro da 13″
(Versione base)
(Versione upgrade, 4Gb ram e HD 7200rpm)
Le prestazioni generali sono ulteriormente migliorate, in particolare se analizziamo quelle del modello con 4Gb di ram e HD a 7200rpm ci rendiamo conto che siamo molto vicini come performance alle nuovissime soluzioni pro da 15″ (che raggiungono punteggi globali in Xbench intorno ai 150). La scheda video 9400M sembra trarre beneficio dalla maggiore velocità dal processore (e dal maggior quantitativo di ram sul 4Gb). La presenza della firewire 800, il processore più veloce la batteria da 7 ore dichiarate (in un ciclo di lavoro misto si raggiungono tranquillamente le 5 ore e l’Apple assicura una durata superiore ai 1000 cicli di ricarica) e non ultimo l’abbassamento del prezzo (1149 contro i 1199 del unibody 2.0Ghz) potrebbe far diventare, considerando anche delle features meno importanti ma sicuramente gradite come la tastiera retroilluminata e lo slot SD, il nuovo Pro da 13″ il portatile ideale per professionisti che hanno bisogno di una mobilità massima.
Concludendo
Le nuove soluzioni Pro da 13″ sembrano finalmente aver colmato quel vuoto creato dall’uscita di scena del mitico PowerBook da 12″ e sono sicuramente una delle proposte del catalogo Apple con un rapporto prestazioni/prezzo più alto.
Prezzi
- MacBook Pro 15″ 1.8GHz: 2199 euro (Apple Store 2006) / dai 600 ai 900 euro (usato estate 2009)
- MacBook Unibody 13″ 2.0GHz: 1199 euro (Apple Store natale 2008) / 950 (Essedi estate 2009)
- MacBook Pro 13″ 2.26GHz: 1149 euro (Apple Store estate 2009) / 1080 euro (Con sconto educational)
- MacBook Pro 13″ (costo upgrade): 72 euro (4Gb ram su BuyDifferent) / circa 100 euro (HD ScorpioBlack 7200rpm)
File invisibili su Mac OSX
Ogni utente Mac prima o poi dovrà affrontare il problema dei file nascosti, problema poiché in effetti Windows ha abituato gli switcher a visualizzare/nascondere i suddetti file, cliccando su un paio di menù a cascata. In Mac OSX invece bisognerà digitare questo comando tramite Terminale (Applicazioni/Utility/Terminale)
- defaults write com.apple.Finder AppleShowAllFiles YES
Per visualizzarli
- defaults write com.apple.Finder AppleShowAllFiles NO
Per nasconderli nuovamente.
Inoltre, per velocizzare le cose nelle volte future che vorrete abilitare/disabilitare i file nascosti, è possibile realizzare un AppleScript (Applicazioni/AppleScript/ScriptEditor) automatizzando l’operazione eseguita tramite terminale. Lo script da scrivere, compilare ed eseguire sarà il seguente:
tell application “Finder” to quit
display dialog “Mostra/Nascondi Files nascosti?” buttons {”Si”, “No”, “Annulla”} default button 3
copy the result as list to {buttonpressed}
try
if the buttonpressed is “No” then do shell script ¬
“defaults write com.apple.finder AppleShowAllFiles OFF”
if the buttonpressed is “Si” then do shell script ¬
“defaults write com.apple.finder AppleShowAllFiles ON”
end try
tell application “Finder” to launch
Per chi ha poca dimestichezza ho già scritto uno script pronto all’uso (basta cliccarci su per abilitare/disabilitare i file nascosti). Lo script è scaricabile cliccando qui.
(N.d.r. È disponibile qui anche un vecchio script de iMaccanici).
Il freeware per realizzare siti per iPhone
Vorrei parlare di questo ottimo software freeware, che non ha nulla da invidiare alle piattaforme di sviluppo professionali (qualcuno ha detto DreamWeaver?). In particolare vorrei soffermarmi sul fantastico plugin pensato per coloro che devono sviluppare siti web per iPhone (o iPod Touch). Il plugin anch’esso freeware aiuta nello sviluppo di pagine ad hoc per il “telefono” Apple, qui il link alla pagina ufficiale:
http://www.aptana.com/iphone
ICtv ha pubblicato una bellissima video guida che sicuramente sarà d’aiuto agli aspiranti web”iPhone”master:
http://www.ictv.it/file/vedi/847/creare-il-proprio-sito-per-iphone/
NB: Per installare l’Apple iPhone plug-in per Aptana Studio è necessario prima eseguire il download o l’aggiornamento di Aptana Studio 1.2.1 e poi aggiungere il supporto per Apple iPhone Aptana Studio seguendo le istruzioni a Aptana> My Aptana> Plug-Ins.