A tutto video

La Participatory Culture Foundation, dopo circa un mese di programma di beta pubblico, ha rilasciato la versione definitiva di Miro 4.0, video RSS feed downloader e player.
Miro, già famoso quando ancora si chiamava Democracy Player, Democracy o DTV (prima del 17 luglio 2007), non è solo un semplice lettore multimediale, ma permette anche di scaricare i filmati presenti nei canali basati su RSS; è possibile abbonarsi ai canali video di Internet, scaricare i video e vederli a schermo intero, uno dopo l’altro; include un motore di ricerca che setaccia YouTube, Google Video, DailyMotion, blip.tv, 5min, Revver. Yahoo!, Metavid e Mininova, il tutto in una sola applicazione che offre nuovi contenuti ogni giorno.
È un programma davvero completo che non dovrebbe mancare nella cartella Applicazioni di ogni appassionato di video online che si rispetti. La versione per Mac di Miro utilizza QuickTime 7 per riprodurre video, sfruttando i plug-in dedicati al player di Apple per riprodurre MPEG, MP4, MOV, H264, Flash, Xvid, AVI, OGG, WMV e altro ancora.
La nuova versione 4 rilasciata ieri, si sincronizza con Android, permette la condivisione di musica e video sulla rete locale e consente l’acquisto di musica da Amazon direttamente dall’applicazione.
Miro è un progetto open source e multipiattaforma disponibile anche per Windows e Linux. Richiede un Mac PPC o Intel con Mac OS X 10.5 o successivo, e la versione 7 di QuickTime, prelevabile gratuitamente dal sito Apple per Leopard o dal DVD di installazione di Snow Leopard.
Miro 4 è disponibile per il download dal sito ufficiale della software house del Massachusetts.

Una moto acrobatica

La software house baKno ha aggiunto un nuovo gioco al suo già vasto catalogo di prodotti per Mac, Windows e iPhone.
Motorbike, il cui nome è fin troppo diretto, è un divertente gioco con grafica 3D, ma che fondamentalmente si gioca in due dimensioni, con una dinamica fisica reale e percorsi sempre più difficili da affrontare.
Il gioco offre tanta azione, 40 tracciati originali, diversi piloti e differenti ambientazioni. C’è inoltre la possibilità di creare nuovi circuiti, con un track editor integrato, per usarli e condividerli con altri giocatori online.
Dopo qualche minuto di utilizzo l’accanimento diventa tale che bisogna avere un buon autocontrollo per non trascorrere ore davanti al computer, specialmente quando si inizia disegnare la propria strada, sfidando ogni regola gravitazionale. Le rovinose cadute del motociclista serviranno ad insegnarci gradualmente a padroneggiare il mezzo fino a riuscire a compiere vere imprese, come saltare complicati ostacoli o camminare su rocce impervie.
Motorbike gira su Mac PPC e Intel con almeno Mac OS X 10.4. Costa 9.95 dollari, ma sul Mac App Store si può trovare, ancora per poco, ad un prezzo quasi dimezzato. È disponibile per il download in versione demo, dove la gara viene interrotta sempre sul più bello, ma non c’è scadenza sulle tracce disegnate dall’utente.

La farmacia digitale si aggiorna

Il team iFarmaci, ormai popolari sviluppatori campani (nonché nostri amici “spammoni”), hanno comunicato ufficialmente il rilascio imminente della nuova versione 5.0 di iFarmaci.
Oltre al consueto aggiornamento mensile dei dati (maggio 2011) c’è una grande novità che nasce dall’ascolto delle richieste degli utenti. iFarmaci 5.0 unisce alle attuali caratteristiche, che la rendono l’App di riferimento nella sua categoria, la nuova scheda relativa alla Farmacologia, suddivisa in:
• Proprietà Farmacodinamiche
• Proprietà Farmacocinetiche
• Dati Preclinici di Sicurezza

Una scheda facilmente navigabile sia su iPhone che su iPad. Inoltre nella versione iPhone è stata migliorata la leggibilità della scheda farmaco che è stata organizzata come nella versione iPad.
iFarmaci 5.0 diventa sempre più uno strumento adatto ad ogni tipo di necessità in campo medico, di ausilio al professionista nel lavoro di ogni giorno e al cittadino nella vita quotidiana a contatto con i farmaci.
Per l’occasione, gli sviluppatori di S’moove Software hanno deciso di scontare del 25% l’attuale versione di iFarmaci (14,99 euro) fino all’uscita della nuova versione 5.0. Chi già possiede iFarmaci, e chi l’acquisterà in questi giorni al prezzo scontato, potrà effettuare, come di consueto, l’aggiornamento alla nuova versione 5.0 gratuitamente!
Il software è disponibile per il download dall’iTunes App Store.

Il primo CocoaHeads in Italia

Gabriele Contilli, senior marketing della software house italiana Command Guru di Carpi (non Capri purtroppo), ha informato i migliori siti italiani e non (quindi anche noi :-P) del lancio di un nuovo evento: si tratta del primo CocoaHeads italiano.
Che cos’è un CocoaHeads? È un gruppo dedicato allo sviluppo di applicazioni Cocoa per Apple su Mac OS X e iOS. Durante le riunioni i membri discutono i loro progetti e offrono tutorial sui diversi argomenti di programmazione.
Ricalcando il successo ottenuto nel 2009, con l’iPhone Reality Show, dalle ore 19 del prossimo 27 Maggio un team di programmatori tra loro forse sconosciuti, insieme a quelli del team di sviluppatori Command Guru, realizzeranno un’applicazione per iOS che verrà successivamente rilasciata gratis in iTunes App Store, mentre il codice sorgente sarà disponibile per il download sul sito della società modenese.
Tutte le fasi di progettazione e sviluppo verranno riprese e trasmesse sul sito di Command Guru, permettendo ai visitatori di scoprire i segreti che si celano dietro la realizzazione di un’app per iPhone, dalla progettazione allo sviluppo.
L’idea di trasformare le fasi di sviluppo di un programma in un evento aperto al pubblico è coinvolgente, e potrebbe addirittura servire ad avvicinare nuove persone all’appassionante mondo della programmazione, in maniera del tutto naturale e spontanea.
Gli sviluppatori di iOS (quelli veri) interessati all’evento, possono registrarsi e partecipare attivamente allo sviluppo della nuova applicazione, basta seguire le informazioni pubblicate nella pagina ufficiale dell’evento e sperare di riuscirci: come prevedibile i posti sono limitati!

Ridurre le immagini in un drag

Cosa c’è di meglio di un software moderno, colorato, traslucido e dalle miriadi di effetti speciali e funzionalità avanzate? Un software essenziale, funzionale, veloce e leggero, anche se spartano. È il caso di Fast Image Resizer, un piccolissimo programma dall’icona inguardabile, ma in grado di facilitare il lavoro a molti, ma davvero molti utenti.
In un solo colpo, con lo strumento della tedesca adionSoft, è possibile ridimensionare, e all’occorrenza ruotare, un numero impressionante di immagini ad una velocità sorprendente, a patto che siano JPG, BMP, GIF o PNG. Facile come trascinare gli elementi al centro della sua finestra, ma poco intuitivo nella modifica delle preferenze avanzate, complice la mancata localizzazione in italiano.
Fast Image Resizer è compatibile con processori multicore, ridimensiona le immagini di qualsiasi dimensione rapidamente e in alta qualità; crea miniature delle immagini per web; ridimensiona i file a scelta in nuova cartella o nella stessa cartella sorgente; utilizza le informazioni EXIF per ruotare automaticamente le immagini; copia le informazioni EXIF dalle immagini originali; ha un’opzione di ritaglio automatico e salva i file in formato JPG o BMP.
Fast Image Resizer è un programma completamente gratuito, richiede Mac OS X 10.6 ed è disponibile per il download dal sito dello sviluppatore. Esiste anche in versione Windows.

Come ti cambio il filmato

Jeremy Bentham, nei primi del 1800, ideò e promosse un progetto architettonico relativo all’organizzazione dello spazio di una prigione. Il Panopticon, da optikon (osservare) e pan (tutti), era l’idea di un carcere dalla forma circolare, nel quale il sorvegliante veniva messo in una torre centrale e i prigionieri nelle celle disposte ai bordi periferici.
In questo modo tutti i detenuti rinchiusi nelle celle potevano essere osservati dal sorvegliante, ma non erano in grado di stabilire se erano effettivamente osservati o meno in quel preciso momento, che col tempo, sentiti sotto continua osservazione, sarebbero stati indotti automaticamente a rispettare le regole per scongiurare una punizione. Secondo il filosofo, anni di questo “trattamento” avrebbe modificato il carattere dei detenuti entrando nella loro mente come l’unico modo possibile di comportarsi. Un modo diverso di osservare, un potere visibile, non verificabile, la cui forza è in effetti quella di non dover intervenire mai.
La piccola e agile software house Soft Optics, ispirandosi a questa idea di “visione totale”, ha realizzato tempo fa un software in grado di elaborare filmati normali, trasformandoli in qualcosa di completamente diverso, coinvolgente ed avvolgente.
Panoptica è un programma che permette di trasformare i video in filmati panoramici, o remake degli stessi con diversi movimenti di ripresa, scatti improvvisi, arresti o zoomate.
Le numerose funzioni offerte da Panoptica permettono di eliminare (a mano) vibrazioni, scatti o tremolii, ma soprattutto, rimuovere oggetti indesiderati in movimento (come animali, automobili o persone), analizzare il movimento originale della videocamera per estrarre gli assi di movimento della macchina, lunghezza focale e zoom per creare anche scene a 360°, video panoramici e immagini fisse con soggetti in movimento (o viceversa).
Si comincia con l’importare un filmato applicando l’analisi dei fotogrammi. Successivamente si possono apportare le modifiche al progetto per renderlo unico. La curva di apprendimento del software è molto dura, e non è facile entrare nel meccanismo, anche perché è l’evidente porting di una versione per Windows (addio interfaccia intuitiva e amichevole), tuttavia è un software stabile e potente, per cui potrebbero bastare i 30 giorni di uso gratuito offerti della versione demo per farci la mano.
Il recente aggiornamento alla versione 1.0.11 introduce una nuova schermata di benvenuto e di aiuto; un miglioramento del processo per l’importazione di filmati e immagini; le finestre di dialogo native di Mac OS X; un utilizzo ridotto della memoria e la risoluzione di alcuni bug.
Panoptica costa 49 sterline (circa 55 euro), richiede Mac OS X 10.5, un Mac con processore Intel ed è disponibile per il download dal sito ufficiale.

Felice, con la testa tra le nuvole

Quasi tutti noi “maccanici” abbiamo installato ed usato con soddisfazione DropBox, il servizio gratuito di condivisione file e sincronizzazione di cartelle remote, diventato rapidamente leader nel settore. Sappiamo benissimo che non è solo uno spazio online dove mettere i propri file, perché il software offre tante funzioni avanzate e comode.
Recentemente però la concorrenza si fa sempre più agguerrita, cercando di farsi spazio con proposte invitanti ed offrendo funzionalità più moderne. Tra questi dovrebbe esserci CloudApp, un programma subito affermatosi (oggi è primo in classifica in Mac App Store) che rende le cose ancora più facili, ma che secondo la nostra opinione non è in diretta concorrenza con DropBox, anzi in qualche modo potrebbe affiancarlo, oppure rivolgersi ad un target di utenza leggermente diverso. Infatti, anche se all’apparenza potrebbe sembrare la classica “alternativa a DropBox”, il funzionamento di CloudApp è completamente diverso, ma certamente semplice, integrato, accessibile, affidabile ed estensibile, proprio come promesso dalla spagnola Linebreak.
Al primo lancio del software (che si chiama semplicemente Cloud e si scarica da qui) bisogna registrarsi inserendo la propria e-mail ed una password destinata al servizio (come ben sapete, evitate di usare la stessa password della casella di posta). La registrazione avviene all’interno del software ed è praticamente immediata. L’utilizzo è facilissimo: nella barra dei menù c’è un’icona a forma di nuvola e basta buttarci i file dentro, siano essi filmati, audio, archivi, testi… ma anche applicazioni e qualsiasi altra cosa.
I file vengono “spediti sulla nuvola” con un trascinamento o tramite una abbreviazione da tastiera, in cambio viene fornito un URL nella memoria degli appunti, da incollare dove ci fa più comodo.
A differenza di DropBox nessuna cartella del Finder è “sensibile” alla sincronizzazione, ma i documenti sono accessibili da Internet alla pagina Drops del proprio Account CloudApp tramite interfaccia web (Safari ovviamente funziona benissimo).
L’ultima versione del client (rilasciata recentemente) è la 1.5, alla quale gli sviluppatori hanno lavorato per mesi per offrire funzioni di condivisione ancora migliori, come l’invio dei file tramite gli appunti, il monitoraggio delle visualizzazioni dei file caricati anche dall’iPhone con Cloud2go, la gestione avanzata dei file tramite web… insomma, piove sul bagnato.
È il caso di provare CloudApp, le recensioni sul Mac App Store sono entusiastiche! Basta avere Mac OS X 10.6.6 e qualcosa da condividere, ma (come sempre) che non sia troppo “privato”.

Aprire un programma in altre lingue

In questi anni noi “maccanici” ci siamo fatti sfuggire un’applicazione davvero interessante, e dobbiamo porre rimedio: non abbiamo mai provato o segnalato Language Switcher, il programma prodotto da TJ-HD Software che potrebbe tornare utile a chi, per lavoro o per comodità, necessita di utilizzare le applicazioni in altre lingue.
Ogni programma installato sul proprio Mac potrà essere avviato ed utilizzato in una lingua diversa da quella impostata nelle preferenze del Mac, sempre che sia presente la localizzazione preferita all’interno del pacchetto software e senza interferire a livello di Sistema Operativo.
La maggior parte dei software prodotti da Apple offrono oltre circa diciotto lingue diverse, e alcuni programmi, come Cyberduck, ne propongono più di trenta (VLC tocca il record con 74)!
Al primo avvio Language Switcher riconosce la maggior parte delle applicazioni sparse nel Mac e ne conteggia le lingue contenute; qualora dovesse essere sfuggita qualche applicazione, sarà sufficiente aggiungerla manualmente (mela+A) per poterla poi utilizzare nella lingua adatta.
Recentemente il programma è stato aggiornato alla versione 1.1.7, che migliora la localizzazione in francese e in tedesco, sistemando anche un problema con il framework Sparkle.
Language Switcher esalta e conferma la superiorità di Mac OS X, è completamente gratuito (volendo si può effettuare una donazione) ed è disponibile per il download dal sito dello sviluppatore, che scrive software dal cuore della campagna inglese con tanto amore per il Mac (Lovingly crafted software for Macs, built in the heart of rural England).
A proposito di lingue, bisogna ringraziare Vincenzo Boiano (di VinBoiSoft) se Language Switcher parla italiano, è infatti opera sua la localizzazione offerta allo sviluppatore.