Nuova faccia anche al forum de iMaccanici

Il nostro sito, per chi non lo conoscesse ancora, è suddiviso in due grossi blocchi indipendenti: il sito appunto, ed il forum. Entrambi, grazie all’utilizzo di plug-in, erano meravigliosamente integrati negli anni scorsi, ma col tempo c’è stata una separazione forzata a causa dell’improvviso mancato sviluppo di questi strumenti software.
Con il passare del tempo l’aggiornamento si era ormai reso indispensabile, e la divisione dei due prodotti era inevitabile: Geeklog e phpBB, per continuare ad essere stabili e sicuri, non potevano più essere la stessa, unica cosa.
L’inizio del cambiamento è maturato nel caldo mese di agosto del 2011, grazie alla proposta di aiuto ricevuta da Anastasia, la nostra Gattinara del forum.
Dopo una lunga fase di interventi e intensi collaudi, il sito è stato rinnovato sia nel motore che nell’interfaccia, e grazie agli sforzi di Stefano (predatorfe) è stato possibile riavere almeno la finestra degli Ultimi post sul Forum nella homepage de iMaccanici (sito).
Nonostante gli account esistenti siano rimasti immutati, le persone registrate dopo l’aggiornamento del sito sono invece divise in utenti sito ed utenti forum, e sta a loro cercare di essere il più possibili simili (stesso avatar, stesso nickname e stessa email di registrazione).
Alla domanda “Perché registrarsi quindi due volte, quando ne basterebbe una sola?” la risposta è abbastanza semplice, ed è in parte inclusa nella email di benvenuto: l’utente del Forum può partecipare attivamente al forum, inserire richieste, scrivere risposte, inviare messaggi privati, visualizzare il profilo degli utenti e accedere a informazioni “riservate” ai particolari gruppi di utenti; mentre l’utente registrato sul sito può inserire commenti agli articoli esistenti, scrivere nuovi articoli che verranno pubblicati successivamente, caricare documenti nella sezione downloads ed accedere a quelli esistenti, aggiungere link utili, proporre siti amici, accedere alla ricerca avanzata nel sito, visualizzare il profilo degli iscritti, inviare email ad essi… e molto altro.
A tre mesi di distanza dal completamento dei lavori sul sito, è stata terminata anche la nuova interfaccia del Forum de iMaccanici, resa (almeno esteticamente) compatibile con quella del sito.
In conclusione adesso tutto funziona bene, anche tecnicamente, ed i vostri commenti e consigli saranno ancora utili per eventuali ritocchi e migliorie. Grazie a tutti per la collaborazione, la pazienza ed il calore con il quale vi siete uniti a noi, nella community con il più caldo indice di gradimento mai visto dalle nostre parti.

Apple Store o Apple Premium Reseller?

Storicamente un Apple Store fisico è il punto di riferimento per l’acquisto, l’assistenza e le informazioni sui prodotti Apple, gli unici ad offrirti tutto ciò che è Apple.
Ma cosa succede negli Apple Premium Reseller? Sono altrettanto preparati, disponibili e sorridenti? Beh, per esperienza personale possiamo garantirvi che gli APR della Campania non hanno carenze rispetto al negozio ufficiale di Marcianise. Anzi la preparazione di alcuni dipendenti APR non ha nulla da invidiare rispetto a quelli dei negozi Apple; qualcuno ricorda il simpatico Specialist “ammaccatore” del tasto home?
Tanto per cominciare dall’annosa vicenda della garanzia Apple, se si porta in assistenza un Mac guasto presso un APR, è possibile riparare il prodotto Apple anche nel secondo anno (come la normativa europea prevede) senza doversi agitare minacciando rappresaglie legali, basta esibire lo scontrino.
La tempistica è altrettanto rapida: abbiamo richiesto la sostituzione del display di alcuni iMac (21,5 e 27 pollici) senza bisogno di aspettare i circa tre giorni lavorativi previsti, ma in alcuni casi siamo stati soddisfatti entro le ventiquattro ore.
Un Apple Premium Reseller è spesso una realtà sconosciuta a molti, assolutamente all’altezza della situazione e addirittura con accessori esposti molto superiori come scelta (anche perché, per un APR, l’unica fonte di sostentamento arriva da questi prodotti).
Un APR non è la “brutta copia” di un Apple Store, ma solo un negozio che per fregiarsi dell’ambito titolo “Premium” deve superare rigorosi controlli, rispettare numerosi parametri estetici e funzionali imposti da Apple, offrire un servizio qualitativo altissimo, vantare un fatturato invidiabile, deve vendere solo computer Apple, non può comprare dove preferisce, non può fare le scelte più vantaggiose, eccetera, eccetera.
Il negozio R-Store, tanto per citare il più forte in Campania, vanta quattro punti vendita, ha lavorato all’acquisizione di No Code che diventerà il secondo negozio della catena a Napoli, e già offre lavoro a ben 30 famiglie. Nel primo trimestre del 2012 aprirà un centro ad Avellino e (notizia esclusiva) a Pompei, città storica e mondiale, vedremo un R-Store prima di un Apple Store, entro la fine del 2012.
Con questo articolo non si vuole boicottare l’Apple Store di Marcianise, ma solo informare che non è il caso di fare molti chilometri quando lo stesso servizio è disponibile magari a due passi da casa nostra.

Registrare lo schermo del Mac

È evidente a tutti, fin dall’introduzione di QuickTime X, come la possibilità di creare screencast sia una tecnologia resa gratuita da Apple ed alla portata di tutti. Tuttavia le opzioni sono limitate* alla scelta del microfono, alla qualità del filmato (con delle forti incongruenze) ed alla scelta della cartella di destinazione, oltre alla possibilità di selezionare la sola parte utile del filmato e la pubblicazione diretta su YouTube, iTunes e iCloud.
Per effettuare screen recorder professionali bisogna ricorrere a programmi a pagamento, e su tutti eccelle iShowU HD di shinywhitebox, un software altamente specializzato nell’acquisizione video, e soprattutto audio, di tutto quanto venga riprodotto sul Mac dalle sue applicazioni.
Il punto di forza di iShowU HD è proprio la registrazione diretta dei suoni emessi dal Mac, basata sull’installazione di Soundflower che finalmente è compatibile anche con OS X Lion.
iShowU HD registra video di alta qualità, da editare con iMovie, Final Cut o altro e permette di eseguire l’upload diretto verso YouTube.
Una nutrita serie di preimpostazioni permette di scegliere con esattezza l’area di cattura e la dimensione di uscita del filmato, secondo le risoluzioni standard più diffuse o in base ad una personalizzata che si desidera utilizzare.
Si può scegliere quale sorgente audio utilizzare (microfono integrato o ingressi vari) inclusa quella di sistema, ossia i suoni riprodotti dal Mac o dalle sue applicazioni (isolando le altre). Si può scegliere se mostrare o meno i click del mouse, se seguirlo o meno; se includere nella registrazione anche una ripresa con la iSight (o simile); se aggiungere immagini o altri contenuti multimediali al filmato; a che qualità video registrare e con quale tipo di formato QuickTime compatibile.
Una comoda finestra di anteprima permette di vedere in tempo reale quello che verrà acquisito prima di avviare la registrazione. È possibile aggiungere una filigrana, modificare l’aspetto del cursore e molto altro.
Il software è disponibile in italiano grazie al tenace lavoro svolto da Italiaware, che storicamente offre anche altri software localizzati nella nostra lingua, tutti con la possibilità di essere provati prima dell’acquisto, mentre la ricca sezione di supporto per l’applicazione è in inglese ed è disponibile tramite sito web (non mancano manuale utente, tutorial, ed una sezione di FAQ), via e-mail e addirittura per telefono, ma forse è scomodo (e costoso) contattarli a voce in Nuova Zelanda (dall’altra parte del mondo) anche a causa del fuso orario sfavorevole.
iShowU HD costa 50 euro nella versione Pro, 25 euro nella versione standard e per le vecchie versioni di Mac OS X (10.4) è disponibile iShowU (senza HD) all’agevole prezzo di 18 euro, centesimo più centesimo meno.
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*Piccolo trucco per QuickTime X: procurandovi un comune cavo mini-jack stereo (maschio maschio) è possibile collegare l’uscita delle cuffie con l’ingresso audio del microfono e registrare così i suoni emessi dal Mac, ma è un’operazione impossibile sui Mac recenti dotati di unica porta in/out audio.

Unire PDF in un ‘drag’

Se è vero che Anteprima di Apple permette anche di unire più PDF in un unico file, è altrettanto vero che non è una operazione istintiva e velocissima, nemmeno usando il costoso Acrobat (pro) di Adobe.
Il danese Bruno Vandekerkhove di korion.net, dopo il rilascio di XFile, ha caricato qualche giorno fa Gelatin sul Mac App Store, una utility leggera (e per ora gratuita) in grado di unire automaticamente i file PDF, anche se numerosi.
È sufficiente trascinare e rilasciare i file, anche numerosi, sull’applicazione, per ottenere in pochi istanti un unico PDF multiipagina. Nessuna interfaccia complessa, solo un trascinamento facile e veloce!
Lo sviluppatore di Copenhagen ha pensato anche a come spendere il tempo risparmiato, con il gioco Screen Snake
, il famoso serpentino anni settanta che si allunga mangiando quello che appare sul display.
Insomma, prima il dovere e poi il piacere.
Questi ed altri software di Bruno sono disponibili per il download sul negozio online di Apple.

Ciao Steve

Certamente il peggior modo per cominciare la giornata, ma Steve Jobs ci ha lasciato una eredità importante. Non sprechiamola.

Segue la lettera di Eugenio appena ricevuta.

Ciao Steve. Hai fatto un buon lavoro. Hai fatto della tua vita un viaggio meraviglioso. Sono felice per te ma mi mancherai. Sei stato un sognatore visionario e un poeta maledetto. Una persona che ha saputo interpretare la vita seguendo la strada che la natura, o un Padre buono, ha impresso in ogni uomo: la bellezza. La tua vita è un invito alla libertà, all’uguaglianza, all’eleganza. Le cose belle sono semplici ma le cose semplici non sono facili da ottenere. La semplicità delle cose che hai “creato” sono il frutto della tua intelligenza e della tua fatica. Tu, come altri uomini saggi, ci indichi la via. Tu, come altri uomini saggi, ci insegni che la volontà di una persona può superare ogni ostacolo. Tu, come altri uomini saggi, ci fai capire che la follia è una ricchezza da coltivare e non una malattia da curare. La pazzia va liberata e non rinchiusa.
Sei stato un poeta maledetto. Come un profeta hai visto prima degli altri le vie che conducono alla bellezza. E quando io capivo tu già stavi pensando un nuovo itinerario più affascinante del precedente.
Il tuo cuore ha smesso di pulsare ma il tuo coraggio continuerà a elevarsi per sempre.
Un saluto affettuoso.
Eugenio, iMaccanici.

Forum e Sito, stringiamo i denti

Chiaramente era un’operazione programmata e premeditata da tempo, sia il sito, che il forum, andavano aggiornati per migliorare la sicurezza, la stabilità ed anche l’aspetto de iMaccanici.org.
Come ogni grande operazione di manutenzione anche questa ha comportato enormi sforzi. Stefano ha sacrificato le sue ferie quest’anno per fare la scelta meno dolorosa ed aggiornare sia Geeklog per il sito, che phpBB per il forum.
Purtroppo il vecchio plugin, che precedentemente permetteva l’integrazione forzata tra le due piattaforme (sito e forum), oggi non funziona più, poiché il programmatore ne ha abbandonato lo sviluppo.
Ecco che bisogna loggarsi sia nel sito che nel forum per interagire completamente con iMaccanici, ed ecco anche la scomparsa della finestra degli ultimi post del forum dalla homepage del sito.
Proprio di quest’ultima la maggior parte degli utenti sentono la mancanza, e proprio in questo senso si stanno concentrando gli ultimi sforzi di Stefano. Contiamo di poter offrire a breve la funzione perduta, mentre la nostra amica Gattinara lavora al restyling della grafica del sito. Il percorso di questo aggiornamento è attivamente seguito sul forum nella sezione apposita.
Ci scusiamo per i disagi arrecati e vi invitiamo a offrire i vostri consigli affinché questo lavoro non sia vanificato da scelte superficiali ed affrettate.

Nota:
Questo articolo è in risposta a macbio che ha scritto:
Penso che il forum impostato come prima, rendesse più vivace il sito.
😉

Imparare ad amare gli animali

Sabato mattina di un fine estate ancora afoso. Accompagno mio figlio al noto centro commerciale di Pompei per comprare l’ennesimo pallone smarrito per un calcio troppo impreciso.
Una locandina amatoriale, di quelle stampate in casa, attira la mia attenzione al punto da guadagnarsi uno scatto con l’iPhone. È dell’Associazione Gli Angeli di Pasquale, un gruppo di volontari che dedica la propria vita agli animali randagi. Questi vengono curati e accolti in una struttura gestita autonomamente per garantirgli adozioni sicure e durature al momento opportuno.
Gli operatori svolgono la loro attività in provincia di Napoli, ma i cagnolini vengono consegnati gratuitamente in tutta Italia con dei viaggi settimanali (o quindicinali) effettuati di norma tra sabato e domenica, con tappe a Roma, Firenze, Bologna, Modena, Milano e Trento.
I cani sono tutti vaccinati, forniti di microchip e le femmine vengono regolarmente sterilizzate.
Prima di affidare l’animale, una collaboratrice locale dell’associazione effettuerà sulla famiglia richiedente un controllo pre adozione, si tratta di un colloquio amichevole in cui si cercherà di spiegare l’impegno che un cane comporta. Non mancheranno controlli e visite periodiche post affido.
Ma Gli Angeli di Pasquale non è solo cani, Rita e Angela si occupano dei nostri cari felini, mentre la squadra dei cinofili è composta da Ludovica, Nazzarena, Ilaria, Valentina (iPhonedipendente), Rosaria e Pasquale.
Sul sito ufficiale dell’associazione, sempre molto aggiornato, troveremo storie d’adozione, di imperterriti salvataggi e di riabilitazioni quasi miracolose, ma anche concorsi fotografici e altre interessanti attività di gruppo.
Non manca la sezione donazioni, e siamo convinti che almeno gli amanti degli animali non resteranno insensibili alla causa, perché Gli Angeli di Pasquale non ricevono fondi o aiuti di nessun genere dalle istituzioni, tutto gira intorno alla generosità delle persone.
Tanti piccoli sforzi insieme possono consentire di raggiungere risultati ugualmente importanti… questo fa la differenza per i tanti trovatelli ospiti nel rifugio e per tutti i 4 zampe senza padrone.
Bau a tutti!

Se ami la tua creatura devi lasciarla andare

La notizia, arrivata per molti come una doccia fredda, ha colto di sorpresa anche l’altro Steve, Wozniak. Figurarsi il resto del mondo. Quando viene riportata pure dal TG5 vuol dire che a parlarne sono proprio tutti: Tim Cook ha rimpiazzato Steve Jobs che ha deciso di dimettersi da amministratore delegato di Apple. Tim Cook è colui che ha organizzato e diretto la produzione e commercializzazione, ha curato i contratti mondiali per le reti telefoniche e dati per iPhone.
Le ragioni inevitabilmente sembrano essere quelle legate alla sua salute, ma sono convinto che anche senza questo problema il fondatore di Apple avrebbe lasciato l’azienda con molto anticipo rispetto alle sue reali capacità di condurla. Questo per il bene della società, appunto.
La lettera di Jobs è molto chiara, lui vorrebbe diventare solo presidente del Consiglio di Amministrazione (e consigliere) alle dipendenze di Apple (richiesta immediatamente accolta da Bill Campbell).
In questo modo, Jobs sarà ancora pienamente coinvolto nelle più importanti decisioni strategiche, e quasi sicuramente la sua poltrona non verrà occupata ancora da nessun altro.
La sua scelta servirà principalmente a non traumatizzare in futuro gli azionisti, ad abituarli ad una Apple non obbligatoriamente legata alla figura di Jobs, almeno non così strettamente.
Nel futuro prossimo, col passaggio al cloud-computing, non è più solo questione di maneggiare dispositivi elettronici, ma di regolare il flusso delle conoscenze. E lasciar correre la sua creatura da sola vuol dire una concezione alta, democratica ed evolutiva dell’industria, una concezione “obamiana” inclusiva e partecipativa.
Immediatamente le reazioni, come prevedibile, si sono fatte sentire sul valore delle azioni AAPL, che sono scese e forse scenderanno ancora per un po’. Questo potrebbe essere il momento buono per approfittarne.
Una scelta dolorosa, ma saggia ed altruistica: Lasciarla prima che possa risentirne.
Molti dovrebbero imparare da questo estremo gesto d’amore da parte di Steve Jobs verso la sua azienda, alcuni di questi non hanno tra le mani il futuro di società industriali, ma quello dell’intera umanità.