È stata pubblicata nei giorni scorsi una nuova versione del popolarissimo editor di immagini ImageWell, che si aggiorna così a Snow Leopard oltre a risolvere un problema precedentemente riscontrato.
Si tratta di un’applicazione molto apprezzata in quanto offre la possibilità di effettuare in maniera semplice e veloce tutti i ritocchi più comunemente usati, quindi di salvare le nostre immagini (nei formati JPG, PNG o TIFF) su disco o di esportarle direttamente su iDisk o servizi come Flickr e ImageShack anche in modalità batch.
Con ImageWell possiamo ridimensionare, ruotare e ritagliare un’immagine, modificare luminosità, contrasto e saturazione, aggiungere un bordo, un’ombra o una filigrana, ma anche aggiungere un testo, una boule per creare un fumetto, una freccia per indicare un particolare, e molto altro, il tutto grazie a comandi estremamente semplificati e a funzionalità integrate con il nostro sistema operativo.
ImageWell 3.7.4 è localizzato in 15 lingue, fra cui l’italiano, è scritto in Universal Binary per piattaforme basate su Intel e PPC, e richiede OS X 10.4, 10.5 e 10.6, pur offrendo ancora una versione (la 3.5.4) anche agli utenti di Panther.
È possibile scaricare l’applicazione completa di tutte le sue features in versione di prova valida per sette giorni, prima di procedere all’acquisto che richiede 19,95 dollari.
Autore: Mickie
Creare immagini in movimento con GIFFun
Eh, sì, per chi lo conosce già, si tratta di un programma un po’ datato, ma se vogliamo è proprio il formato GIF a vantare una sua anzianità in questo caso, essendo stato introdotto nel 1987 e proprio per sostituire le precedenti immagini solo in bianco e nero dei computer dell’epoca.
Il GIF
è un formato di tipo bitmap con una tavolozza limitata a 256 colori massimi. Per questa sua caratteristica i GIF godono di una relativa leggerezza che unita al supporto della trasparenza dello sfondo ed alla possibilità di creare con esso delle semplici animazioni, è stato ed è tuttora un formato molto utilizzato nel web soprattutto per le immagini con pochi, ma vivaci colori (come marchi e logo aziendali), peraltro riproducibili anche con qualsiasi telefono cellulare.
GIFFun
è un’applicazione scritta in Cocoa che ci offre la semplicità e l’immediatezza tipiche del nostro amato Mac per realizzare in pochi attimi GIF animate di tutto rispetto, senza necessariamente ricorrere a programmi più completi e professionali che pur si prestano ampiamente allo scopo.
È sufficiente trascinare nella finestra dell’applicazione le immagini, preferibilmente ritagliate tutte nella stessa dimensione, direttamente dal Finder sia ad una ad una, sia tutte insieme racchiuse in un’unica cartella. Si imposterà quindi per ciascuna di esse il tempo di riproduzione desiderato (in millisecondi) e la modalità di riproduzione stessa (una sola volta, oppure all’infinito) e la nostra GIF animata sarà pronta per essere visualizzata tramite browser. Basterà quindi da qui trascinarla sulla scrivania oppure salvarla dal menu.
GIFFun è un’applicazione gratuita, interamente localizzata in italiano e direttamente scaricabile dal sito del produttore,
dove sarà anche possibile trovare un’ampia gamma di ulteriori validi prodotti.
Bean: un piccolo Word Processor per Mac OS X
Una vera chicca di semplicità e raffinatezza questo piccolo Word Processsor per Mac OS X che racchiude caratteristiche e funzionalità atte a rendere piacevole ed efficiente il nostro lavoro di scrittura.
Non a tutti, infatti, è sempre indispensabile la ricchezza e la sontuosità delle varie suite d’ufficio, e talvolta il seppur utilissimo TextEdit può risultare un po’ scarno per i nostri scopi.
James Hoover, forse non a caso appassionato scrittore, oltre che programmatore per hobby, ci dice che il suo intento non era certo quello di sostituire i programmi più importanti, ma di ottenere un’applicazione snella, che offrisse bellezza e usabilità allo stesso tempo.
Interamente scritto in Cocoa e perfettamente integrato con l’interfaccia di Mac OS X, Bean ci offre, fra l’altro, le seguenti particolarità:
– visualizzazione in tempo reale nella statusbar del numero di parole e di caratteri scritti;
– backup manuale o automatico (anche ogni minuto) del testo in lavorazione;
– esportazione in PDF, DOC, HTML e RTF;
– ricerca e sostituzione di parole in automatico;
– personalizzazione della barra degli strumenti e del template;
– funzioni undo-redo;
– effetto zoom con l’allargamento della schermata;
– inserimento immagini;
– inversione dei colori di sfondo e caratteri;
e altro ancora. È inoltre possibile salvare i documenti in più formati, tra cui TXT, RTF, RTFD, DOC e XML, ed è possibile (ma non sempre) importare il DOC e l’XML.
L’applicazione, nata nel 2007 e recentemente giunta alla versione 2.1.0 (26 gennaio 2009) attualmente non è più localizzata in italiano, tuttavia la semplicità delle operazioni e la larga diffusione della terminologia relativa ai comandi disponibili (in inglese) non ne costituiscono un impedimento al suo utilizzo. È comunque presente nel sito un link con le istruzioni per la localizzazione in altre lingue, per chi volesse contribuire al progetto.
Bean è un’applicazione gratuita e Open Source liberamente scaricabile dal suo sito.
Universal Binary, funziona su piattaforme Intel e PPC, con SO Tiger e successivi, pesa poco più di 3 Mb e non richiede una vera installazione, pertanto sarà possibile, eventualmente, rimuoverla semplicemente trascinandola nel cestino, assieme al file: /Home/Library/Preferences/com.SevenYearsDreaming.Bean.plist.
Le icone della toolbar e dell’applicazione sono frutto della collaborazione del designer Laurent Baumann.
Audacity 1.3.6 Beta
Forse un po’ in sordina lo scorso 24 ottobre è stata rilasciata una nuova versione del celebre editor musicale Open Source Audacity.
La natura non commerciale di questa applicazione libera, nonché la grande attenzione degli sviluppatori nei confronti della sicurezza e della stabilità del software fanno sì che talvolta i tempi di rilascio siano più lunghi di quelli a cui siamo solitamente abituati, ma questa nuova versione 1.3.6, pur essendo presentata come “Beta”, mostra già una notevole maturità ed è in grado, quindi, di offrire una buona garanzia di successo relativamente al suo utilizzo, che comunque viene raccomandato da parte degli Sviluppatori ai soli utenti avanzati.
Audacity, grazie alla sua versatilità, è adatta sia ad un uso amatoriale che semi-professionale, mentre grazie al suo approccio intuitivo e ai numerosi manuali e supporti reperibili in rete, è adatta anche all’utente meno esperto.
Con questa applicazione, lo ricordiamo, è possibile:
– registrare audio da diversi sorgenti, anche dal vivo
– convertire formati da analogico in digitale
– modificare, tagliare, incollare, mixare tracce audio
– comprimere, normalizzare, amplificare, equalizzare file audio
– rimuovere i rumori di fondo
– aggiungere effetti speciali
– riprodurre al contrario
– e molto altro, anche tramite l’aggiunta di ulteriori plugin scaricabili da internet.
…Segue
L’ultima versione stabile, la 1.2.x, supporta i formati Ogg Vorbis, WAV, AIFF ed MP3, di cui quest’ultimo richiede l’installazione del codec LAME scaricabile dall’apposito link presente sul sito.
La principale novità della nuovissima versione 1.3.6b è il supporto ai nuovi formati WMA, M4A e AC3, previa installazione dell’applicazione ffmpegX e dei codec ad essa necessari.
Vengono aggiunte inoltre ulteriori possibilità:
– estrarre un file audio da video
– importare, tagliare, incollare ed esportare file MIDI
– avvalersi della funzione drag&drop per l’apertura dei file
– salvare un progetto come file compresso
È inoltre diminuito il tempo di attesa per l’importazione e l’esportazione dei file, è stato aggiunto il supporto a nuove lingue, tra cui l’italiano è abbastanza, ma non del tutto completo, c’è un piccolo rinnovamento nell’interfaccia grafica, che rimane comunque pulita ed essenziale, e altro ancora.
Infine è possibile la coesistenza delle due versioni di Audacity, la 1.2.x e la 1.3.6b, sullo stesso Sistema, in cartelle diverse entrambe all’interno della cartella delle applicazioni.
Audacity, lo ricordiamo, è disponibile per piattaforme Mac OS9 e OS X, GNU/Linux ed altri sistemi Unix-like, e Windows 2000/XP/Vista.
La nuova release 1.3.6b per Mac è Universal Binary e richiede OS X 10.4 o successivi.
Oltre che dal suo sito, è possibile scaricare l’ultima versione di Audacity anche dalla pagina dedicata dal sito Apple.
In questa pagina del sito di Audacity Italia è possibile scaricare in formato PDF un manuale in italiano che tratta le principali funzioni del software.
Il team di sviluppo di Audacity accoglie favorevolmente le segnalazioni degli utenti riguardo eventuali bug, ma anche qualsiasi suggerimento utile al miglioramento del progetto, al quale per altro è possibile contribuire sia a livello di programmazione che di traduzione dall’inglese relativamente al software e al sito web.
Nuovi MacBook e MacBook Pro
Si è concluso da poche ore il Keynote di Steve Jobs quasi esclusivamente dedicato alle ampie novità riguardanti i portatili Apple.
Anche stavolta iMaccanici hanno seguito a distanza l’evento che, come sempre, era stato ampiamente preceduto nei giorni scorsi dagli immancabili rumors più o meno attendibili riguardo le possibili novità.
Steve Jobs introduce l’evento illustrando un rendiconto sulla situazione attuale dei computer Macintosh nella scena mondiale:
– 2.5 milioni di computer venduti nell’ultimo trimestre;
– 247 stores in 8 nazioni con 400.000 visitatori al giorno;
– il 17.6 % delle vendite in USA al dettaglio;
– il 39% dei Computers in USA nel comparto educativo.
Quindi la parola passa al numero due dell’Azienda di Cupertino, anch’egli sul palco: Jonathan Ive illustra il percorso di realizzazione dei nuovi portatili, a partire da un unico blocco di alluminio (Brick).
Ed ecco le attesissime novità, che vengono presentate da Steve Jobs a partire dal MacBook Pro, e subito dopo al MacBook:
– viene introdotta una scheda grafica nVidia GeForce 9400M oppure nVIDIA 9600M GT, più veloci delle attuali schede integrate Intel;
– il nuovo touchpad è in vetro, multitouch e molto più largo dell’attuale, è possibile usarlo fino a quattro dita contemporaneamente;
– l’autonomia della batteria va da 4 a 5 ore;
– super drive, MagSafe per il connettore dell’alimentatore, Ethernet, Firewire 800 (che però scompare dal MacBook), una mini display port, 2 porte USB e indicatore della batteria laterale;
– disponibile un modello con disco SSD come per il MacBook Air;
– abbandonata l’opzione di scelta del monitor “Matte”, da oggi tutti i portatili adottano solamente il display di tipo “Glossy”;
– l’estetica del monitor mostra la cornice nera già adottata in precedenza per gli iMac.
Il nuovo MacBook Pro è già disponibile sulla vetrina di AppleStore a 1999 euro, con schermo di 15″, processore 2,4 GHz 2 Duo e 2 GB di RAM in soli 2,4 cm di spessore.
È ecosostenibile e non usa mercurio o materiali pericolosi, inoltre la confezione è notevolmente ridotta rispetto alla precedente.
Il MacBook entry level presenta anche un taglio del prezzo di 100 dollari (in Europa 50 euro).
Altre novità riguardano il MacBook Air, disponibile con disco SSD da 128 Gb e, dal prossimo mese, con processore da 1,86 GHz al prezzo di 2299 euro, nonchè l’Apple Cinema Display, che comprende ora la iSight integrata con microfono, schermi a LED di 24″ e, sempre dal prossimo mese, è disponibile con connettore MagSafe (per ricaricare il portatile collegato) al prezzo di 849 euro.
Mac OS X Leopard a tutta birra
Giusto un anno fa, proprio di questi tempi, eravamo tutti in trepida attesa per il rilascio ormai imminente della nuova versione di Mac OS X che già si preannunciava come uno dei più gloriosi Sistemi Operativi della Casa di Cupertino e della storia dell’Informatica.
Inizialmente venne adottato per lo più da addetti ai lavori ed intrepidi appassionati, come spesso accade per ogni nuovo rilascio, ben presto però il cucciolo di Leopardo cominciò a prendere forma e già dalla versione 10.5.2 si è mostrato stabile e sicuro, in più oggi possiamo affermare tranquillamente che l’attuale versione 10.5.5 ha ormai raggiunto pienamente quelle caratteristiche di efficienza e di maturità che lo rendono il Sistema Operativo più completo e user friendly disponibile sul mercato.
In questa ottica, un sempre maggior numero di utenti sta abbandonando la sua vecchia piattaforma, avvicinandosi quindi per la prima volta a Mac OS X talvolta non senza un certo timore quasi reverenziale nell’approccio con un Sistema Operativo realmente tale e che è in grado di trasformare un semplice utente in un vero cultore, grazie anche alle sue caratteristiche di intuitività e di “comunicatività” diretta col suo utilizzatore.
In questo contesto si inserisce la nuovissima guida realizzata da Marco Freccero, atta ad illustrare e ad approfondire proprio quelle immediate diversità che colpiscono l’attenzione dell’utente al primo avvio del nuovo Sistema Operativo.
Niente segreti reconditi di Unix, filesystem e Terminale, ma una dettagliata e completa presentazione degli strumenti indispensabili, dalla Dockbar alla Barra dei menu, da Spotlight alle Preferenze di Sistema, dal Finder alla cartella delle applicazioni, e ancora le scorciatoie di tastiera, Dashboard, Exposé, Spaces, trucchetti, curiosità e molto altro, in quasi cento pagine che comprendono illustrazioni e indicazioni di tipo estremamente pratico ed esaustivo.
Marco Freccero, lo ricordiamo, è autore di altri due e-Book già recensiti da iMaccanici: “Il Backup con Leopard” e “Mail 3.0 contro lo spam”, nonché il WebEditor del sito ilMac.net e, ovviamente, un appassionato esperto Apple di lunga data.
È possibile acquistare “Mac OS X Leopard a tutta birra” al prezzo di 4,90 euro nella pagina dedicata dal sito BuyDifferent, dove sarà possibile anche scaricare gratuitamente l’indice e l’introduzione di questo nuovo interessante e-Book.
Fotoritocco ed effetti con LiveQuartz
La recente e continua diffusione dei computer Macintosh al di fuori degli ambiti più tradizionali cui era appartenuta per lungo tempo, come ad esempio l’enorme settore della Fotografia e del ritocco fotografico, fa sì che un sempre maggior numero di utenti sia alla ricerca di applicazioni non necessariamente indirizzate ad un pubblico di soli professionisti.
In questo ambito si colloca, fra gli altri, LiveQuartz, che alle caratteristiche di intuitività e di semplicità d’uso associa quelle di una potenza straordinaria e quindi di una notevole velocità di risposta ai nostri comandi.
Interamente localizzata in italiano, l’applicazione presenta una vasta gamma di filtri atti a restituire effetti di grande rilievo alle nostre immagini: distorsione, mosaico, stilizzazione, regolazione del colore e della nitidezza, trasformazione prospettica e molto altro.
…segueNella barra degli strumenti troviamo il pennello, il timbro-clone, la gomma, la possibilità di inserire un testo o una forma geometrica, e poi selezione, ingrandimento, rotazione e trasparenza dell’immagine, e inoltre il programma supporta anche i livelli.
Un quadretto decisamente non male per un’applicazione gratuita, o meglio donationware, che ha recentemente proposto una versione tutta dedicata a Leopard, per meglio interagire nelle sue funzionalità con quest’ultima versione del Sistema Operativo Mac OS X.
Nella pagina dedicata al download troveremo comunque tutte le release di questo software, di cui l’ultima di riferimento per gli utenti di Tiger è la 1.7.3.
Tre brevi video dimostrativi (in inglese) dedicati rispettivamente all’uso dei livelli, dell’applicazione dei filtri, e del ritocco fotografico, ci vengono messi a disposizione in questa pagina, per fornirci un’idea pratica dell’immediato utilizzo di LiveQuartz.
Gestire i file PDF con PDFLab
Non si tratta di una novità, ma di uno strumento sempre utile, leggero ed efficace atto a venirci in soccorso ogni qualvolta abbiamo la necessità di manipolare un file PDF.
Il PDF, lo ricordiamo, è un formato del tutto indipendente dalle piattaforme Hardware e Software utilizzate, è già ottimizzato per la stampa ed è il formato ideale per lo scambio di documenti in rete o via e-mail, non solo perchè garantisce una fedele visualizzazione anche da parte di chi non usa il nostro stesso Sistema Operativo, ma soprattutto per motivi di sicurezza.
Il nostro straordinario Mac OS X non necessita di ulteriore software per l’apertura o la creazione di un file PDF, tuttavia può essere utile, talvolta, unire in uno stesso file due singoli PDF, oppure viceversa, estrarre solo una o più pagine da uno stesso file.
…segue
Il tool “PDFLab” si prefigge proprio questo scopo, naturalmente in maniera semplice e rapidissima, come ogni utente Mac si aspetta da un’applicazione.
È possibile trascinare direttamente i nostri file PDF all’interno della schermata o sull’icona del programma, oppure selezionarli tramite il Finder, ma sarà possibile anche aggiungere una pagina in bianco, una immagine JPG, una filigrana, e inoltre criptare e decriptare il nostro file, e altro ancora.
L’applicazione, Universal Binary, necessita di Mac OS X 10.3.9 o superiori, è gratuita e scaricabile direttamente dal sito ufficiale dello svizzero Fabien Conus.
Ricordiamo tuttavia che gli utenti di Leopard hanno un’ulteriore (spettacolare) possibilità relativa alla manipolazione dei file PDF, fornita direttamente dall’ultima versione di Anteprima.app.