faxus ha scritto: ↑lun, 04 giu 2018 19:23
Non c'è un significato univoco di "cultura dell'emergenza".
Sì, c'è: la cultura dell'emergenza è quella che prevede di non programmare mai nulla (manutenzione, interventi protettivi, ecc.) per poi intervenire a disastro avvenuto con costi umani e finanziari molto più alti.
Un esempio? Non rendere antisismica la propria abitazione e perdere tutto, anche la vita, quando arriva il terremoto.
O vaccinarsi solo quando arriva l'epidemia, cioè troppo tardi.
faxus ha scritto: ↑lun, 04 giu 2018 19:23
Non so neanche se Conte gli ha dato un significato che volesse dire qualcosa.
No, gli ha dato proprio il significato che ho scritto.
faxus ha scritto: ↑lun, 04 giu 2018 19:23
Positivo o negativo, non saprei.
Te lo assicuro, gli ha dato un valore negativo.
faxus ha scritto: ↑lun, 04 giu 2018 19:23
Ma cosa c'entrerà mai la "cultura dell'emergenza" con un HD che inizia a invecchiare?
Magari bastava dire non ci pensare troppo a lungo, per cambiarlo.
Non c'è fretta ma fallo prima di natale...
La cultura dell'emergenza è quella che ti spinge a procrastinare all'ultimo momento: se sai che prima o poi il disco ti lascia, perché aspettare il poi? È vero che potrebbe durare fino a Natale, ma se invece si rompe prima? Le probabilità che si rompa prima sono inferiori a quelle che duri fino a Natale, ma ci sono e non vanno sottovalutare.
Conclusione: sapendo che l'intervento di sostituzione va fatto in ogni caso, farlo prima ha lo stesso costo di farlo dopo, ma rimandando all'ultimo momento (cultura dell'emergenza) si corre il rischio di aspettare troppo e perdere tutti i dati.
Suggerire di aspettare Natale (=all'ultimo momento) non mi pare un buon consiglio.
Meglio muoversi per tempo.