Suitcase era la mia dannazione... Effettivamente Font Explorer fu un grande evento.
La citazione di System 7 mi ha fatto venire un attimo di commozione.
L'impaginazione, cominciò sui Macintosh con l'avvento di XPress, nell'89, prima il DTP era un fatto teorico.
In pratica usavamo fare i menabò su fogli di carta con le mastro prestampate, le foto adattate con la fotocopiatrice a riduzione.
Poi si fotocopiavano le strisce delle Varytyper o delle MCS, si ritagliavano coi forbicioni da 30 e si incollavano con la Uhu sulla bozza definitiva.
Poi si montavano gli esecutivi al tavolo luminoso, con paraffina e lancette, le strisce corrette (titoli a parte) passate in reprocamera su carta autopositiva, sul triacetato di vinile.
Foto dalle scansioni, filetti a mano dalle rotelle, pennello per l'inchiostro correttore... Un incubo...
I font erano in pratica una trentina di famiglie, se uscivi da quelli ti costava (costava al cliente...) una fortuna.
Per fare una rivista ci volevano molte persone per molti giorni.
Però, però... Alla fine ti ripagava, il lavoro fatto rispetto al panorama generale era una bellezza.
Poi Xpress, uno splendore, spazzò via tutto, potevi fare tutto in un solo passaggio escluso le foto.
Finalmente si liberò la creatività, con quello vinsi, nel '90, un Galileo per una rivista...
Poi per fortuna arrivarono le valigette del Font DA-mover con i TT, sul 7, un paio di anni dopo.
XPress arrivò alla 3, la prestampa me la facevo in casa, avevo persino un Rip, in tipografia mandavo le pellicole separate per fare le lastre.
Scusate la digressione... Mi asciugo la lacrimuccia, a volte sembro un vecchietto che dopo un bicchiere di vino racconta dei tempi della guerra...