La risposta è semplice: devono giustificare profitti esagerati.
I Macintosh, creatura di Jobs, erano macchine innovative, di qualità, efficienti e costose.
Era giustificato il prezzo dall'innovazione, dalla qualità e in parte anche dai costi di ricerca e produzione.
Oggi l'innovazione costa molto meno, la qualità non ha un prezzo di gran lunga differente da quello di un pc.
(CPU, GPU, ram e un sacco di altri componenti principali non li producono neanche loro e sono uguali per tutti)
La ricerca viene non più distribuita su pochi acquirenti, ma su centinaia e centinaia di milioni di utenti.
Neanche a parlare del fatto che vengono prodotti in Cina sfruttando gli operai e i costi locali.
Cosa resta per poter continuare a chiedere prezzi irreali rispetto alla produzione industriale corrente?
Il design, quello che in pratica è già vicino alla perfezione e all'ottimizzazione da anni.
E la moda, di cui è superfluo stare a definire la consistenza e fenomenologia.
Le conseguenze sono ovvie.
Il bello (retorico, in realtà è il brutto) è che forse neanche produrrà un calo di mercato che li farà retrocedere.
Andranno avanti così, indifferenti alla critiche perché non avranno impatto significativo sui profitti.
Vedo ancora in vendita nella grande distribuzione tanti prodotti con marchio famoso.
Di cui non resta il ricordo dell'antica proprietà e localizzazione.
Con componenti e ingredienti via via negli anni sempre più commerciali e standardizzati.
Rinnovati solo nelle etichette, nelle confezioni e nella pubblicità.
Ma col prezzo doppio, triplo e a volte anche più dei prodotti simili e uguali.
Però la gente continua ad usarli e a preferirli.
Perché sono stati i primi, oppure li hanno visti in Carosello quando erano bambini.
Che possiamo fare?
La scelta è molto ristretta.
Usarli, se sei un fesso, o riesci a scaricare il maggior costo su altri fessi.
(cioè usi un Mac e ti fai pagare il suo uso dai clienti).
Oppure no