OnyX

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Moderatore: ModiMaccanici

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faxus
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Eseguire la manutenzione in un sistema operativo Unix, come lo è OS X, non è generalmente necessario.

Qualche volta, però, c’è bisogno di intervenire in modo mirato per sistemare uno o più inconvenienti dovuti alle cause più disparate.
O anche per la necessità di aggiungere nuove funzionalità al sistema o attivarne altre normalmente nascoste.

Eseguire questi interventi è possibile con l’uso della riga di comando, con Terminale, di cui, però, bisogna possedere nozioni più o meno avanzate.
Oppure usando programmi che permettono di compiere gran parte di quelle operazioni con relativa facilità.
Forse troppa, se non si è consapevoli di quel che si sta facendo e di quale impatto hanno sul sistema, correndo il rischio di danneggiarlo o renderne problematico l’uso.

Allo scopo di evitare il più possibile questi problemi ho raccolto e aggiornato alcuni miei appunti, in parte già pubblicati (anche su questo Forum); potranno essere utili ai meno esperti o ai nuovi utenti Mac.
Spero che possano essere utili anche per capire un po’ di più su alcune funzionalità di base di OS X.
Lo farò parlando di OnyX, il mio tool preferito da circa dieci anni, ma queste note si potrebbero riferire a gran parte dei programmi simili più diffusi.

Dove possibile ho cercato di essere discorsivo e poco tecnico, in modo che sia di facile lettura, visto che è dedicato ai poco esperti.

Perdonate qualche imprecisione e poi neanche io sono uno scienziato…
Nel caso, invece, che qualcuno rilevi errori di qualsiasi tipo, sempre possibile, lo segnali e provvederò alla rettifica ringraziando per il contributo.

Lo posterò a schede, in tre tempi diversi.
Prima i pannelli Verifica e Manutenzione, poi Elimina e Automatizza, infine Utility, Parametri, Info e Resoconto

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faxus
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INFO SU ONIX

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OnyX è un'utilità tra le migliori per un utente Mac che voglia usare un tool completo e potente per intervenire nelle modifiche, riparazioni o manutenzione di OS X.
L'applicazione è completamente gratuita, categoria freeware, e si scarica dal sito del produttore, Joël Barrière di Titanium Software:

http://www.titanium.free.fr/downloadonyx.php" onclick="window.open(this.href);return false;

Attualmente sono disponibili le versioni ultime di tutti i sistemi, da Jaguar in poi.
Va scelta la versione che esattamente corrisponde al sistema, una versione più recente non si installerà su un sistema precedente.
Quello che viene in seguito mostrato e commentato si riferisce all’ultima versione disponibile per l’ultimo sistema disponibile, attualmente la versione 2.8.6 per Mavericks.
In seguito, ad ogni aggiornamento, verrà inserita la descrizione delle nuove nuove funzioni e la spiegazione relativa.

OnyX è sviluppato su XCode ed è un'interfaccia grafica di Terminale, usa comandi e script dello standard Unix.

Con Terminale si possono egualmente svolgere tutte le operazioni previste in OnyX, tramite comandi o OsaScript, ma non sempre è facile costruire o trovare pronte quelle righe.
Alcune funzioni sono eseguibili anche con Utility Disco, Monitoraggio Attività, Console ed altri strumenti di default.
Dove sia possibile, indicherò anche la corrispondente funzionalità già presente in altre utilità di sistema.

INSTALLAZIONE

Collegandosi alla pagina di download detta sopra si potrà iniziare lo scaricamento del programma, mediamente poco più di una decina di MB.
Sarà quindi compiuto in breve tempo, anche con connessioni relativamente lente.
Il risultato è un’immagine disco (.dmg), alla sua apertura sarà possibile di installarla semplicemente trascinando la sua icona nella cartella Applicazioni del disco.

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Per poterla usare bisogna abilitarla, se risultasse bloccata dal pannello Sicurezza e Privacy delle Preferenze di Sistema, a all’apertura, ogni singola apertura anche successiva, richiede la password d’amministrazione per accedere alle funzioni proposte nel menù.
Questo perché alcuni degli ordini che possono essere impartiti richiedono privilegi amministrativi.

Il fatto deve far riflettere gli utenti superficiali sul fatto che non ci saranno particolari avvertenze su quanto viene richiesto, anche se critico.
Ciò che viene richiesto sarà eseguito senza remore e, nella maggioranza dei casi, non potrà essere annullato né sarà possibile tornare indietro.

APERTURA

All'apertura dell'applicazione sarà bene che tutti i programmi che compaiono o sono attivati nel Dock siano chiusi.
Per controllare si premono i tasti cmd+tab.

Dopo l’apertura provvede a richiedere la password d'amministrazione.
La cosa servirà in alcune delle operazioni che successivamente all'apertura dei pannelli vengono proposte.
La richiesta della password di amministrazione servirà ad abilitare il comando sudo (*) nei comandi della shell.

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(*) sudo.
Sudo è una parola magica, fa fare cose che altrimenti non verrebbero fatte.
Supera tutti gli ostacoli e non ammette repliche o obiezioni.

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Subito OnyX provvede a fare due controlli.
Se non ci sono motivi particolare di usare subito altre funzioni rapidamente, oppure avete fatto da poco il controllo, lasciateli eseguire.

Verifica dello stato S.M.A.R.T.

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Il controllo dello stato smart è basato su una tecnologia che viene utilizzata dalla maggior parte dei produttori di dischi rigidi, gli hard disk.
È un controllo molto semplice, verifica lo scambio elettromeccanico rilevato da alcuni sensori ed in genere anche la variazione della temperatura nell'uso.
Un sistema grezzo ma efficace, in oltre metà dei casi di possibile imminente guasto, se supera alcuni limiti nei parametri vuol dire che il disco si sta avviando alla sua fine.

Questo è dovuto all’età a all’uso, nei casi residui è invece dovuto a cause meccaniche, elettriche o altri tipi di incidenti, in ogni caso il disco risulta non più affidabile.
A questo punto sarà opportuno eseguire un backup completo di tutto il contenuto e provvedere alla sostituzione del disco.
Questo non vale, ovviamente, per i dischi solidi, gli SSD.

La stessa informazione viene fornita automaticamente nei controlli periodici dal sistema e si può controllare nel menù Mela.
Informazioni su questo Mac > Più informazioni > Resoconto di sistema, sotto la voce ATA seriale.
Oppure con Utility Disco.
Selezionando un disco, tra le informazioni potrete rilevare la stessa cosa letta su Informazioni su questo Mac

Verifica del disco di avvio

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Esegue un check su alcune caratteristiche ed impostazioni del disco.
Lo stato journaled, la gerarchia del volume, lo stato della mappatura, lo stato del catalogo, le informazioni ed altro, alla ricerca di problemi e, nel caso, proporre la riparazione da eseguire dalla partizione di ripristino o da un sistema esterno al volume in uso.
Controlli di questo tipo si possono fare anche con Utility Disco o con Terminale (fsck) (*), preferibilmente da un disco esterno o da un volume su altra partizione per poter poi eseguire la riparazione, anche se la sola verifica si può eseguire anche dall'Utilità Disco del volume in uso.

L'operazione non è brevissima, può richiedere alcuni minuti


I Pannelli

Finite le operazioni preliminari appare il menù dei pannelli, che passeremo in rassegna, uno per uno

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IL PANNELLO VERIFICA

Il primo pannello propone le stesse due operazioni già proposte all’avvio, in più propone delle verifiche e riparazioni dei file di preferenze.
Raramente le eseguo con OnyX, più facilmente le eseguo con PreferentialTreatment (ma ci sono altre app dedicate).
In questo caso ha trovato una preferenza corrotta di un giochino quasi mai usato, un doppio clic sulla segnalazione me lo ha mostrato nel Finder e l’ho spostato nel cestino.

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Le preferenze sono file con estensione .plist, normalmente risiedono nelle cartelle omonime nelle librerie utente, disco e sistema, nelle cartelle LaunchAgents e LaunchDaemons nella libreria di sistema.
La riparazione o ricostruzione delle preferenze ripristina un comportamento regolare delle applicazioni relative o dipendenti, nel caso in cui il file si sia corrotto per qualsiasi causa.

La verifica di OnyX si limita solo a quelle corrotte, guaste nella struttura, e non a quelle malimpostate o che contengono informazioni incongruenti, cosa che si verifica più frequentemente, anche se si indicano tutte come corrotte, nel linguaggio corrente.
In caso di malfunzionamento delle applicazioni a causa di preferenze malimpostate, incongruenti o corrotte sarà bene rimuovere il relativo file cestinandolo.
Alla successiva riapertura dell'applicazione le preferenze si ricreeranno automaticamente, come erano originariamente all’installazione del programma.
È una delle primissime operazioni generiche che vanno svolte in caso di problemi che riguardano un singolo programma.

I file di preferenze si possono analizzare e modificare con più programmi, da Xcode ad un text editor, anche semplicemente TextEdit

(*) fsck, in Unix il filesystem check è la funzione interattiva di verifica e riparazione della struttura del disco.
Su questo importante elemento intervenne una volta uno dei maggiori contributori di Unix, scomparso due anni fa:

Dennis Ritchie: So fsck was originally called something else
Domanda: What was it called?
Dennis Ritchie: Well, the second letter was different

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faxus
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IL PANNELLO MANUTENZIONE
Il secondo pannello riguarda le operazioni comuni, previste o non previste come routine.

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Menù Permessi
Tra leggenda e realtà: il mito della riparazione dei permessi.

Una delle caratteristiche fondamentali di OS X è l'uso dei privilegi nelle operazioni del filesystem.
Ogni operazione che interessi qualsiasi elemento del sistema è caratterizzata da una descrizione degli utenti con il permesso di operare a diversi livelli su quell’elemento.
Che sia una cartella o un documento poco importa, se non nella descrizione e nell’indirizzo, un sistema Unix vede sia cartelle che documenti come documenti, tout court.

Ogni utente viene identificato come utente singolo (User), gruppo (Group) o chiunque (everyone).
Le operazioni attribuibili sono quelle di leggere, scrivere o sovrascrivere ed eseguire (rispettivamente r-w-x).
Unix è un sistema operativo multiutente che insieme all'utente root, con privilegi di amministrazione globale, prevede utenti di sistema preposti ad eseguire processi e demoni.
Infine utenti che accedono per svolgere varie operazioni, noi utenti fisici.

Questo sistema può a volte, per le cause più diverse, corrompersi o presentare difformità da quanto previsto per un regolare funzionamento degli accessi come descritto sopra.
La riparazione permessi è la prima cosa che si dovrebbe fare non appena si notano problemi con l'avvio di applicazioni o quando si verificano problemi di accesso ad alcuni documenti.
Ma solo quando si possono ascrivere lacune o lentezze esattamente dipendenti da queste cause.
C’entra pochissimo e quasi sempre nulla, invece, quando si tratta di altro e lentezze o errori che riguardano le funzioni della gui o rallentamenti e blocchi nell'attività delle applicazioni.

Nonostante che quanto sopra sia poco considerato, la manovra e straconosciuta e viene spessissimo usata a sproposito, come fosse una panacea.
È diventata negli anni una sorta di placebo, nella sua frequente inutilità, per gli utenti superficiali.
Qualcosa che fa sentire un utente inesperto come un diligente manutentore del suo sistema…

La verifica e riparazione dei permessi si esegue comunemente tramite Utility Disco, residente nella cartella Applicazioni/Utility del volume principale del sistema.
Non può mancare in un qualsiasi tool di manutenzione, quindi anche OnyX ce l’ha.

Attenzione, è un grave errore, non raro, commesso da qualche utente poco consapevole, eseguire la riparazione dei permessi da un altro disco o volume.
Per esempio dal DVD d'installazione o dalla partizione di ripristino (Recovery), perché per comodità viene associato alla manovra di riparazione del disco (fsck) che invece deve essere correttamente eseguita da quella posizione, per i motivi che seguono.

La quasi totalità delle applicazioni ed utilità di sistema e moltissime applicazioni di terze parti vengono installate tramite pacchetti (package) caratterizzati dall'estensione .pgk.
l'Installer provvede durante l'operazione di installazione a collocare una cartella di ricevuta in una directory particolare della libreria di sistema, Receipts, un file che ne elenca i contenuti e gli specifici permessi assegnati (.bom).
La verifica dei permessi ed eventuale riparazione si riferisce a quei dati per il confronto e la rettifica degli errori o difformità.

Ovviamente l'utilità disco o il tool che stiamo usando vanno a leggere i file bom della rispettiva Receipt contenuta nella libreria del disco relativa e se li applicano ad un sistema diverso o più aggiornato vanno inevitabilmente a provocare guai.

Ai permessi tradizionali si sono aggiunte da pochi anni le ACL.
Possono anche loro essere ripristinate spuntando l'apposito bottone presente nel pannello.

Le Access Control List sono un sottosistema supplementare per rilasciare autorizzazioni riservate ad utenti particolari, i privilegi ordinari rimangono inalterati ma possono essere aggiunte alcune opzioni.
Queste opzioni, riservate solo alla cartella home (casetta) dell’utente ed ai file contenuti, possono contenere, elencandoli, alcuni diritti individuali collegati ad un file o cartella.
La riparazione delle ACL, oltre a ripristinare eventuali corruzioni, può correggere alcuni permessi incongruenti, ereditati da documenti o impostazioni nati e importati da un sistema precedente, compresi i noiosi messaggi di richiesta di password per accedere tramite Finder a quei documenti di normale proprietà dell'utente corrente.
Sarà possibile, per questo motivo, estendere le proprietà delle ACL ad altri utenti, basta andare sulle Preferenze di OnyX, pannello Comportamento, ed estenderne l'attività ad altri utenti del sistema.

Questa spiegazione dovrebbe essere sufficiente anche a comprendere il significato di alcuni avvisi della riparazione dei permessi.
Quando si annota che sono state rilevate difformità di alcune ACL ma che queste non vengono rettificate.
Non vengono riparate in quanto non ce n'è bisogno.

Similmente spesso vengono letti alcuni avvisi o vengono rilevati errori che si ripresentano inspiegabilmente, significa solo che il problema non c'è ed un eventuale errore non verrà riparato perché la riparazione può essere incongrua e se fosse eseguita creerebbe un errore con qualche conseguenza dannosa che al momento non c'è.
Non va data quindi eccessiva importanza ad alcuni avvisi ed errori durante la riparazione, se non si nota nessun particolare problema, vanno ignorati, diventare paranoici o allarmati è perfettamente inutile.
Fa bene come fa la riparazione dei permessi, se non può riparare è meglio così.

Se lo facesse, per esempio con i SUID, sarebbe una catastrofe.
(I SUID non dovrebbero neanche esserci nelle cose che può arrivare toccare un utente, è come tenere in mano l’anello di Orvoloson Gaunt, ma purtroppo senza quelli login, password e root non potrebbero essere eseguiti).
Vale sempre la regola che se tutto va bene è inutile cercare di eseguire una riparazione o farsene un problema.
http://support.apple.com/kb/TS1448?viewlocale=it_IT" onclick="window.open(this.href);return false;

Ovviamente il sistema dei permessi in OS X meriterebbe più ampia e colta trattazione, io ho voluto solo dare alcune indicazioni ad utenti appena un po' eruditi che vogliano provvedere ad una manutenzione di base, spero solo di essere stato vagamente comprensibile.

La stessa operazione può, all'interno di OnyX, essere eseguita dal pannello Automatizza.
Qualcuno sostiene che la riparazione eseguita con OnyX sia più approfondita di quella di Utility Disco, il tool la eseguirebbe su tutti i bom disponibili, parrebbe invece che quello di casa Apple si limiti solo ai bom di sistema e a quelli delle applicazioni accreditate ed installate con l'installer della casa.
Cercare di sapere dov’è la verità in questo va aldilà delle mie aspirazioni di sapere…

La riparazione dei permessi è un'operazione che richiede del tempo, deve censire l’intero volume cui si applica e comparare molte liste, sarà ancora più lunga in presenza di molte applicazioni, ricevute e cartelle presenti.
Non potrete ovviamente giocare col Mac, per cui dovrete impiegare il tempo finalmente in modo creativo tradizionale, tipo facendo aeroplanini di carta o altre attività da scrivania, quella vera…

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faxus
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IL PANNELLO MANUTENZIONE /2



Menù Script



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Eseguire gli script di manutenzione, un antico topos di OS X
(Un antico topos non è un antenato del mouse…)



La storia delle manutenzioni periodiche, si ricorderanno bene gli utenti storici di Mac OS X erano una volta la fonte di innumerevoli discussioni.
In caso di guai veniva sempre consigliato di effettuare gli script di manutenzione.

Servivano anche a limitare la crescita di alcuni spazi nei tempi in cui lo spazio su disco era limitato, ora una esigenza poco probabile.
Un po' come per la riparazione dei permessi, poche volte servivano, anche se in qualche caso erano efficaci.
Il fatto era che nei primi OS X gli script venivano eseguiti ad intervalli fissi e se il Mac era spento all'ora stabilita, non venivano eseguiti.
La funzione era legata ad un appuntamento fisso scandito da cron, l'orologio di Terminale.

Ora gli script vengono eseguiti in silenzio durante lo stop o al risveglio dopo la riaccensione, non sono più quindi un problema, vengono eseguiti sempre e senza avere dei problemi per la loro mancata esecuzione.
Ma qualche volta, in determinate situazioni di errore, possono non essere eseguiti

Ma cosa fanno questi script, per avere l'esigenza a volte di essere eseguiti in anticipo o in rettifica sulle manutenzioni programmate del sistema?
Potrebbe essere che per motivi vari gli script non siano stati eseguiti e si voglia eseguirli subito, oppure si voglia anticipare per qualche problema in cui gli script possano essere efficaci

Gli script sono giornalieri, settimanali e mensili
Ma in che consistono?

A - Gli script giornalieri - daily script - vengono eseguiti alle ore 3:15 locali (anche in stato di hibernate, o all'accensione successiva, come detto).

L'ultima esecuzione è anche interrogabile da Terminale con

Codice: Seleziona tutto

ls -al /var/log/*.out
e sono eseguibili con

Codice: Seleziona tutto

sudo periodic daily
Lo script è custodito in /var/log/daily.out e provvede a:

- rimozione dei file di log scaduti (per evitare l'ingombro di file che alla lunga sono pesanti ed ingombranti)
- rimozione dei file temporanei di memoria virtuale a sussidio di alcune funzioni delle applicazioni
- rimozione dei rimasugli di documenti vari rimasti orfani
- rimozione dei resoconti vari di sistema e del network
- rotazione dei system.log datandoli ed archiviandoli per la successiva eliminazione quando diverranno obsoleti
- rimozione delle immagini di facsimile
- taglio della parte più vecchia e sfoltitura delle informazioni superflue dei file asl.db (che attualmente duplicano le info sui wtmp.log, vedi manutenzioni mensili, divenuti deprecabili nelle interrogazioni), i file di registrazione Apple sulle attività di sistema

B - Gli script settimanali - weekly script - vengono eseguiti alle ore 5:30 locali del primo giorno di ogni settimana (anche in stato di hibernate, o all'accensione successiva).

L'ultima esecuzione è interrogabile da Terminale con

Codice: Seleziona tutto

ls -al /var/log/*.out
e sono eseguibili con

Codice: Seleziona tutto

sudo periodic weekly
Lo script è custodito in /var/log/weekly.out e provvede a:

- ricostruzione dei database di ricerca per nome dei file (whatis)
- ricostruzione dei database di ricerca per posizione dei file (locate)
- rotazione, datandoli ed archiviandoli per la successiva eliminazione quando diverranno obsoleti, dei file ftp.log, lookupd.log, lpr.log, mail.log, netinfo.log, ipfw.log, Ppp.log e secure.log.

C - Gli script mensili - monthly script - vengono eseguiti alle ore 5:30 locali del primo giorno di ogni mese (anche in stato di hibernate, stop, o all'accensione successiva).

L'ultima esecuzione è interrogabile da Terminale con
ls -al /var/log/*.out
e sono eseguibili con

Codice: Seleziona tutto

sudo periodic monthly
Lo script è custodito in /var/log/monthly.out e provvede a:

- creare il resoconto d'uso del sistema per utente
- ruotare i file di log wtmp, i file che registrano gli accessi per utente al login (pare che vengano poi conservati per sei mesi prima di essere cancellati, come curiosità sembra essere una delle indagini forensi preliminari), datandoli ed archiviandoli per la successiva eliminazione.
- ruotare install.log e cu.modem.log., datandoli ed archiviandoli per la successiva eliminazione.

Gli script possono essere eseguiti, tutti insieme, tramite Terminale:

Codice: Seleziona tutto

sudo periodic daily weekly monthly
Eseguire gli script con frequenza maggiore di quella stabilita non è quasi mai utile, e nasconde il rischio marginale di togliere al sistema alcune rapide azioni nel funzionamento normale.
Oltre quello di togliere la possibilità di analisi di un problema, nel caso si vogliano interrogare i file cancellati anzitempo

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IL PANNELLO MANUTENZIONE /3



Menù Ricostruzione


In questo pannello sono contenute alcune operazioni di manutenzione avanzate.

Raramente possono essere utilizzate, mai di routine e sempre su indicazioni specifiche o sintomi chiari che richiedono l'apposita applicazione di questi ordini.

L'operazione va spuntata e poi in fondo pagina va premuto il bottone Esegui.



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Ricostruire il Database LaunchServices.



Il comando Apri nei confronti di un documento viene proposto di default all'utente dal sistema con un'applicazione predefinita.

Altrimenti col menù contestuale (clic - tasto destro > Apri/Apri Con) si può scegliere un'applicazione ritenuta più congrua o come alternativa.

Lo stesso si può fare tramite il pannello informazioni o all'interno di un'applicazione o client, stabilendo un collegamento tramite le preferenze (tipico per i browser).

Nel caso di un'applicazione appena installata o un documento non noto al sistema, appare una finestra di dialogo in cui si può scegliere l'applicazione nella omonima cartella o cercare un'applicazione per leggere e scrivere quel tipo di documenti su App Store.

Il riconoscimento del file avviene tramite una stringa UTI



Tutte queste informazioni vengono registrate e conservate in un archivio speciale, l'archivio dei servizi di apertura delle applicazioni, il database dei Launch Services.

L'archivio contiene le informazioni sulle applicazioni disponibili e il tipo di documenti o URL che sono in grado di aprire.



Gli archivi si possono corrompere o risultare malfunzionamenti in seguito ad informazioni incongrue.

Questi errori possono manifestarsi con la comparsa di voci doppie nel menù contestuale, con il tentativo del sistema di aprire un documento con un'applicazione diversa da quella preferita o mancata apertura per l'indicazione di un'applicazione non dedicata e anche lungaggini nell'apertura di un documento.

Nonché la presenza di applicazioni eliminate e icone anonime, non corrispondenti alla natura del documento o diverse da quelle tipiche dell'applicazioni con cui sono state create.

Ripara, quindi, l'errore -10660 del Finder.



In questi casi si pone riparo ricostruendo il database relativo.

In questo pannello OnyX provvederà alla sua ricostruzione, la stessa funzione potrà essere richiamata nel pannello Automatizza, che vedremo in seguito.

Va spuntata la casella e cliccando su Esegui inizierà l'operazione di ricostruzione, da sola o insieme alle altre operazioni indicate nel pannello.



L'operazione sarà generalmente un po' noiosetta perché lunga in funzione dell'elenco degli abbinamenti disponibili nel sistema, prendetevi un pausa durante l'esecuzione.

La cosa sistemerà il problema, ma a volte bisognerà aspettare anche un inaspettato avvio della ricostruzione degli indici di Spotlight e alcuni comportamenti erronei per la scelta di applicazioni non desiderate.

Nel caso bisogna chiedere le info di un documento tipo e scegliere l'applicazione desiderata per l'abbinamento e chiedere, mediante Modifica Tutto, di rendere permanente l'abbinamento quei documenti con l'applicazione prescelta.



Il comando da Terminale corrispondente utilizza lsregister da Leopard (non funziona con Tiger e precedenti, bisogna applicare una diversa sintassi) in poi è:

Codice: Seleziona tutto

/System/Library/Frameworks/CoreServices.framework/Frameworks/LaunchServices.framework/Support/lsregister -kill -r -domain local -domain system -domain user
Al comando dovrà seguire un riavvio del Finder tramite killall Finder.

Il comando ricrea anche l'elenco dei web browser predefiniti per tipo di url che compare nelle preferenze di Safari.



Esiste un modo differente tramite Terminale per uccidere il servizio ma differisce per i diversi sistemi e quindi non lo riporto.

Egualmente si possono cercare e cestinare i due file csstore relativi, poi riavviare, ma poiché differiscono per i diversi sistemi non riporto neanche questa istruzione.



Come consiglio, è bene non lanciare questa operazione di manutenzione se non nei casi strettamente necessari





Ricostruire la Cache delle librerie dinamiche condivise (dyld).



In realtà si tratta di aggiornare le cache per il caricamento dinamico delle librerie comuni, framework e bundle.

L'argomento riguarda poco e occasionalmente l'utente comune, essendo di dominio degli sviluppatori.

L'operazione potrebbe essere utile ad eliminare certe lungaggini rilevate nell'uso ed esplicitamente segnalate nei log.

L'operazione non comporta particolari conseguenze, ma rallenterà sensibilmente le operazioni la prima volta che si avvia un processo che fa uso del dynamic loader.



Abbastanza inutile compierla se non si notano lungaggini relative unitamente ad avvisi specifici nei log, quindi il consiglio è non lanciare questa operazione di manutenzione se non nei casi in cui si nota l’avviso nei log dopo un rallentamento negli eventi legati all’uso di quelle librerie.




Eliminazione dei File Nascosti .DS_Store.



In OS X le cartelle contengono un file nascosto in cui sono scritte e vengono memorizzate le indicazioni per la visualizzazione dei file contenuti, opzioni vista e posizione dei documenti.

I file sono invisibili nel nostro sistema, ma vengono mostrati in chiaro sotto altri sistemi operativi, quando vengono esportati cartelle e documenti inclusi.



Poche sono le occasioni di eliminazione di questi file, quindi è una manovra rara.

Più spesso si desidera eliminare i .DS_Store in occasione della masterizzazione su CD - DVD, trasferimento di file su memorie di massa per l'esportazione e pubblicazione nelle cartelle condivisa nei server misti.

Nei casi di frequente utilizzo di questa operazione conviene dotarsi di appositi script, per evitare la ripetizione dell'eliminazione manuale.



In questi casi sarà bene utilizzare la finestra di dialogo con la scelta della cartella cui applicare l'operazione.
Se non viene indicato nulla, il segno / nella finestra indica che l'operazione verrà estesa a tutte le cartelle contenute nel volume principale.

La stessa operazione si può ordinare anche nel pannello Automatizza, dove però verrà eseguita di default su tutto il volume, non essendo disponibile la possibilità di eliminazione mirata.



Dopo l'eliminazione verranno sostituiti dal sistema con file standard.

L'operazione non ha particolari problematiche, ma la vista e disposizione dei documenti nelle cartelle sarà come in un sistema appena installato, si perderanno quindi tutte le personalizzazioni delle opzioni vista.

Per cui, nel caso siano state personalizzate, vanno reimpostate le scelte opzionali.



Come consiglio, è bene non lanciare questa operazione di manutenzione se non nei casi strettamente necessari.

Quei file occupano pochissimo spazio e raramente, come detto, influiscono negativamente su qualche attività.
Più che altro interesserà gli amministratori di sistemi e chi lavora in gruppi che fanno uso di documenti condivisi.




Ricostruzione dell'Indice di Spotlight.



Per una facile comprensione di Spotlight rinvio alle indicazioni sommarie: Nozioni di base sul Mac: Spotlight e Spotlight - Wikipedia



Si possono occasionalmente verificare alcune disfunzioni nel funzionamento o rilevare corruzioni dei dati, per cui sarà necessario ricorrere alla loro ricostruzione, lanciando l'operazione.

Non occorrerà attendere la ricostruzione degli indici, si potrà tranquillamente chiudere OnyX e l'operazione continuerà indipendente.

L'operazione si svolge in background, quindi si potrà usare tranquillamente il sistema e le varie applicazioni, con l'unica differenza che non potranno essere eseguite le ricerche relative.

Si potrà anche spegnere il Mac, la ricostruzione, segnalata da un puntino all'interno dell'icona nei menù extra e di cui potrete seguire il progresso a richiesta nella finestra di Spotlight, proseguirà al successivo riavvio.


L'operazione può durare diverse decine di minuti, in relazione al contenuto dei volumi delle partizioni del disco e dei dischi collegati.
Chi vuol fare finta di essere scrupoloso e attendere la fine della ricostruzione, avrà questa volta un’ottima scusa per fare finalmente dei giochini col Mac, senza dover fare gli aeroplani…



La stessa operazione si potrà svolgere manualmente dal pannello relativo in Preferenze di Sistema > Privacy.

Aprendo il Finder dalla finestra del disco e trascinando l'icona del volume in uso nella finestra Privacy, successivamente, se si sceglie di ripristinare l'indicizzazione, andrà tolta tramite il segno meno in fondo alla finestra.



Questa operazione a volte non risolve il problema, quindi si dovrà ricorrere alla distruzione fisica degli archivi.

Questo è possibile abilitando la vista dei file invisibile nel Finder (la cosa è possibile dalla stessa OnyX, pannello Parametri menù Finder, e richiedere l'abilitazione della vista con Mostra files e cartelle nascoste) cercare e rimuovere:
/.Spotlight-V100
~/Library/Preferences/com.apple.spotlight.plist

La stessa operazione di ricostruzione avviata da OnyX può essere ordinata in Terminale con:

Codice: Seleziona tutto

sudo mdutil -E /.
Dando la password alla richiesta Terminale restituirà la risposta che in /: indexing enabled
Mentre la distruzione degli archivi e ricostruzione sarà ordinata con:

Codice: Seleziona tutto

sudo mdutil -E -i on /
La riposta sarà /: Volume index removed. Index will be rebuilt e /: Status: Indexing Enabled.



C'è chi consiglia di ricostruire alcune volte l'anno l'indicizzazione, non ho particolari consigli, ma io non rilevo questa particolare esigenza


 se non nei casi che risulti evidente qualche problema relativo nei log.

Ricostruzione dell'Indice delle caselle di Mail.



Questa ricostruzione può interessare alcuni problemi rilevati nella visualizzazione dei messaggi in archivio.

È un'operazione che si può richiedere periodicamente, insieme alla svuotamento delle cache, in quelle due o tre occasioni l'anno in cui si fa un po' di manutenzione generale, non essendo problematica né particolarmente lunga.



Si può fare manualmente cercando nella libreria utente dentro Mail la cartella Envelope e cestinarla.


Naturalmente da Terminale l'operazione è fattibile, con
sqlite3 ~/Library/Mail/V2/MailData/Envelope\ Index vacuum
A queste operazioni farei anche seguire una riparazione dei permessi




Ricostruzione del Visore Aiuto (Centro Assistenza).



Può capitare (non è infrequente) che si corrompa l'indice dell'Aiuto disponibile nella maggior parte delle applicazioni.

In questo caso l'Aiuto Mac e l'Aiuto Applicazioni non è disponibile.


Questa operazione permette di cancellare quello corrotto resosi indisponibile, l'Aiuto, all'apertura successiva delle applicazioni e del Finder verrà ricostruito e poi nuovamente utilizzabile per le consultazioni successive.



Inutile farlo come operazione periodica se non si rileva qualche problema.
Aggiornamento Software provvede ad aggiornarlo (e quindi ricostruirlo) quando serve




Cancellazione della memorizzazione dei volumi sulla scrivania (Volume position on the Desktop).



Quando si monta un volume (memorie di massa e dispositivi vari come HD, dmg, chiavette, cd/DVD ecc) sulla scrivania la prima volta la posizione viene scelta dal Finder in automatico, seguendo la stessa procedure della creazione di un nuovo documento.

Potranno esser spostati e la loro posizione resta immutabile, memorizzata nel Finder.

In caso di scollegamento e successivo ricollegamento l'icona del volume verrà posizionata nella stessa posizione dove era stata collocata prima della sua espulsione.



Spuntando la casella relativa ed eseguendo l'operazione, questa memoria verrà persa ed i volumi verranno montati dopo il riavvio nella posizione che gli assegna il Finder automaticamente.

Questa operazione di scarsa utilità non comporta nessuna particolare problematica.




Ricostruzione del Database locate.



Il database locate, un indice di ricerca per percorso, non viene utilizzato di default negli ultimi OS X.

La sua creazione può essere richiesta espressamente dagli utilizzatori del comando locate in Terminale.

Il sistema non se ne serve più, utilizzando la ricerca per nome e non per posizione, ed è divenuto obsoleto dopo Spotlight.



Oltre che da Terminale la sua creazione si attiva dal menù cerca nel pannello Utility di OnyX, dove potrà, anche lì, essere aggiornato (ricostruito).

L'operazione è piuttosto lunghetta, con tempi paragonabili a quella di Spotlight.

Ma attenzione, con la differenza che bisognerà attendere il suo completamento prima di uscire da OnyX.
Il che significa niente giochini…



Non è un'operazione che riguarda la stragrande maggioranza degli utenti.

Per giunta viene elencata ed eseguita negli script di manutenzione periodica del sistema, vedi la voce relativa in questa discussione.
Quindi eseguita solo in presenza di questi undici.



Indicare il comando corrispondente in Terminale sarà ozioso, vista la categoria degli interessati a questa funzione.
In genere sviluppatori o geek impenitenti, che il comando lo conoscono a memoria…

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fragrua
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Impara l'arte e mettila da parte. Ovvero:

è bene sapere che con Onyx si possono fare tutte queste operazioni, è bene sapere come funziona, ma il 99% delle volte che l'utente medio ci mette le mani, Onyx non sarebbe stato necessario :-)


Detto ciò, Faxus, complimenti per il lavoro!
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faxus, grazie per questo interessantissimo tutorial che sto leggendo poco per volta. Volevo solo chiedere una cosa: l' utilizzo di queste applicazioni influisce sul funzionamento dei dischi SSD (sulla loro durata, per esempio) oppure si possono usare senza remore?

Grazie ancora.

Saluti
--ratava
 Hic manebimus optime

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fragrua
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ratava non crearti troppe paranoie per l'usura delle memorie SSD, ché camperanno di più le celle dell'SSD rispetto a molti di noi. ;)
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fragrua ha scritto:Medaglia d'oro.
Ma quando mai! Non si può più ca**eggiare in pace su questo forum...

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....... naturalmente le celle le voglio veder schiattare mooooooolto prima di me! :)

Ciao!
 Hic manebimus optime

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faxus ha scritto:...
Lo farò parlando di OnyX...
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Taaaaanto di cappello!!!! :)
 Il futuro (Apple)? Nammerda!

Di un costoso Mac si può fare a meno, di macOS no... (cit. fax)

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