Facciamo chiarezza.
La garanzia in Italia ha due casi specifici: con "scontrino" (2 anni) e con "fattura" (1 anno). La garanzia del primo anno è SEMPRE del VENDITORE, la garanzia del secondo anno è SEMPRE del PRODUTTORE, salvo casi particolari (vedi estensione della garanzia).
Amazon
deve sottostare alla Legge italiana, difatti la sua garanzia dalla A alla Z è di 2 anni (salvo casi specifici); per alcuni prodotti, con un costo aggiuntivo, puoi estendere la garanzia fino a 5 anni.
Entriamo nel dettaglio.
Venduto da Amazon e spedito da Amazon
Un articolo venduto e spedito da Amazon fa capo alla Garanzia dalla A alla Z per DUE ANNI.
Il primo mese dal giorno dell'acquisto puoi restituire l'articolo anche se non ti piace, per motivazioni NON dipendenti dall'articolo.
Dopo il primo mese, Amazon si assumerà i costi di spedizione, sostituzione o rimborso se l'articolo è difettoso o non conforme.
Venduto da terzo e spedito da Amazon
Un articolo venduto da terzo e spedito da Amazon rientra nel Marketplace, ma con la durata della Garanzia dalla A alla Z di due anni (come nel caso "Venduto da Amazon e spedito da Amazon").
Perchè differisce dal primo caso? Perchè viene venduto da un venditore terzo che si avvale della logistica Amazon (si riceverà fattura/scontrino dal venditore), ma Amazon ne assume i costi di spedizione, sostituzione o rimborso anche nel primo anno (che spetterebbe al venditore terzo).
In questo caso, in fase di "sostituzione"/"rimborso", l'eventuale feedback negativo sulla pagina del prodotto o del venditore, viene "sbarrato" da Amazon, rispondendo col messaggio "Amazon si assume la responsabilità dell'ordine" o messaggio simile.
Venduto da terzo e spedito da terzo (Marketplace)
Bene. Qui il prodotto segue la Legge italiana, quindi primo anno VENDITORE, secondo anno PRODUTTORE. Amazon interviene nei primi 90 giorni con la sua Garanzia dalla A alla Z, ma come?
- In caso di problemi di difformità del prodotto, Amazon ti chiede (o un operatore in chat/via telefono/via email manderà a nome tuo) di inviare una segnalazione al venditore al quale concede 48 ore (due giorni lavorativi) di tempo per rispondere. Nel caso in cui la risposta o le eventuali risposte successive non soddisfano il cliente o sono atte a ritardare la soluzione del problema, interviene Amazon sollecitando la prima volta il venditore, lasciandogli sempre 48 ore per rispondere. Nel caso in cui anche con l'intervento di Amazon il venditore fa orecchie da mercante, Amazon (se non sono decorsi i 90 giorni) rimborsa totalmente il costo dell'articolo, il cliente è obbligato a restituirlo, il venditore riceverà una bella tirata di orecchie da Amazon.
- in caso di motivazioni soggettive (l'articolo sembrava bello in foto; rosa shocking non si abbina con le mie scarpe e altre motivazioni simili), voglio ricordare che è a discrezione del venditore dopo i 14 giorni concessi dalla Legge. Difatti per la natura "elettronica" dell'acquisto, il cliente non può constatare la bontà della merce, quindi il Codice del Consumo fornisce al cliente 14 giorni per restituire l'articolo al venditore anche per motivazioni soggettive. Qui Amazon spesso proroga il termine di 14 giorni con altri 16, per un totale di 30 giorni per reso con motivazioni soggettive.
Apro una bella parentesi per le spese di spedizione. Se il cliente paga le spese di spedizione per farsi spedire l'articolo, in caso di reso il venditore DEVE sostenere il costo di spedizione; se il cliente si avvale della spedizione "gratuita" (ovvero la paga il venditore in qualsiasi forma), in caso di reso il cliente DEVE sostenere le spese di spedizione. Spesso nei trenta giorni, il venditore terzo si assume entrambi i costi di spedizione, ma non è la regola, sappiatelo.
Quindi in breve: venduto e spedito da Amazon si avvale della garanzia dalla A alla Z per due anni con 1 mese per reso anche per motivazioni soggettive; venduto da terzo e spedito da Amazon si avvale della garanzia dalla A alla Z per due anni; venduto da terzo e spedito da terzo si avvale della garanzia dalla A alla Z solo per i primi 90 giorni, successivamente fa fede il Codice del Consumo.
Per il Codice del Consumo, se il cliente paga la spedizione, il venditore deve ritirare l'articolo a sue spese; se il cliente non paga la spedizione, lo stesso cliente pagherà le spese di spedizione in caso di reso.