Moderatore: ModiMaccanici
Sarà anche una tesi da complottista ma le tue certezze non mi convincono.Paolofast ha scritto: ↑dom, 23 set 2018 18:33
Questa è una tesi da complottisti.
Apple basa il suo business (ed il suo successo tra i professionisti) proprio sul fatto che non raccoglie e vende dati personali, anzi, non può proprio accedere a certi dati sensibili.
Ed è per quello che capi di governo, ministri, leader religiosi (due a caso: il Papa e il Dalai Lama) sono "obbligati" dai rispettivi servizi di sicurezza ad usare solo Mac e iCosi. Anche a costo di scontrarsi con l'FBI perché non vuole mettere una backdoor.
Il complottista standard dirà. "Sì, dicono così, ma in segreto…"
In segreto non rimane nulla che sia conosciuto più di due persone e alla Apple, se a qualcuno venisse la tentazione, sanno tre cose:
1) per la legge americana, avendo affermato in sedi ufficiali (Senato, tribunali, ecc.), sotto giuramento, di non raccogliere dati personali, se saltasse fuori che hanno mentito si tratterebbe di reato penale grave, al punto che sarebbero molto fortunati ad uscire di galera quando la Lega finirà di pagare le rate dei 49 milioni di Euro.
2) Partirebbe una class action che costerebbe alla Apple 10 anni di fatturato. A persona. Più il fatto che governi, servizi di sicurezza, il Vatcano e i buddisti tibetani se la legherebbero al dito.
3) Ogni anno si licenziano da Apple centinaia di persone, alcune delle quali parecchio incazzate. Se Apple raccogliesse in segreto dati personali, sarebbe la prima cosa che spiffererebbero. Se non è mai successo è perchè non hanno nulla da spifferare.
Quindi smettiamola con queste scemenze e attenetevi a quello che Tim Cook ha dichiarato, sotto giuramento, davanti alla commissione del Senato degli Stati Uniti (ricordiamoci che non si può mentire davanti al Senato degli Stati Uniti), cioè, che al contrario di Google e Facebook, il cliente non è il prodotto.
Hanno ucciso così tanto le prestazioni del 5s che con iOs12 va più veloce di prima.
Purtroppo per noi? Ho nulla da guadagnare, in un caso o nell'altro. E voi credete ai "fatti" che religiosamente accettate come tali ma non avete dimostrazioni riguardo alla loro veridicità, tanto quanto noi. Quando poi i "fatti" vengono smentiti ve ne fate una ragione.
E' bloatware o, se preferisci, spyware.
I miei deliri da peperonata sono inferiori ai tuoi quando ti atteggi a sfegatato e cieco tifoso da stadio.Paolofast ha scritto: ↑lun, 24 set 2018 10:02Matt, come ti ho già detto (Snowden docet) nessun segreto conosciuto da più persone rimane un segreto a lungo.
Se dopo anni non c'è nessun Snowden che abbia portato prove di una cosa, significa semplicemente che la cosa non esiste.
Individuare quali informazioni una app mandi all'esterno è, per un esperto, una cosa molto semplice: basta controllare il traffico sul router collegato all'apparecchio da controllare. Una cosa alla portata anche di un hacker principiante.
Ci sono in giro per il mondo migliaia di hacker che ogni giorno smanettato per trovare qualcosa di nascosto, strano, sbagliato nel software Apple.
Se ci fosse lo spyware che immagini ci sia, senza portare uno straccio di prova, lo avremmo visto sparato in prima pagina su tutti i giornali, blog, cartelloni pubblicitari e graffitti sul Colosseo.
Invece nulla.
Tutti pagati dai rettiliani?
Porta delle prove concrete o risparmiaci i tuoi deliri da cattiva digestione della peperonata.
Una volta una persona mi disse: "A te piace il computer."
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