Accadeva Oggi…

Per parlare di qualsiasi altra cosa che abbia poco o niente a che fare col mondo Mac :D

Moderatore: ModiMaccanici

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Il 30 maggio 1883 circa 20.000 persone percorrevano il nuovo Ponte di Brooklyn, a New York.

Il ponte era stato inaugurato una settimana prima con una cerimonia fastosa ed una folla immensa.
Ma ancora tutti i giorni era stracolmo di persone che pagavano un centesimo di dollaro per attraversare l’East River sulla corsia pedonale.
(Le tariffe erano di un centesimo per persona, 5 per un cavallo sellato e montato.
10 centesimi per un calesse e un cavallo, 5 centesimi a bovino, 2 per ogni pecora e maiale).
La tariffa pedonale sarebbe stata abolita nel 1891, le altre vent’anni dopo.

L’accesso pedonale iniziava con una larga scalinata.
Due donne la stavano salendo, quando una cadde malamente.
L’altra cominciò ad urlare chiedendo aiuto.

Le sue urla e quelle delle persone intorno furono udite e si amplificarono.
Si diffuse il panico perché alcuni capirono che si trattava di un imminente pericolo.
Così si trasmise un si salvi chi può perché il ponte stava crollando…

La folla si accalcò verso l’uscita e non vedendo più le scale, cadeva e si schiacciava sotto l’arrivo di altri fuggitivi.
La tragedia fu limitata perché alcuni operai si adoperarono per rompere alcune ringhiere.
Ma centinaia di persone riportarono danni e venti persero la vita, schiacciate e soffocate.

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La tragedia limitò per mesi l’affluenza pedonale.
L’anno successivo l’amministrazione del ponte ingaggiò il famoso circo Barnum per pubblicizzarne la solidità.
Furono portati 21 elefanti, uno a piedi e gli altri su un carro, ad attraversarlo, con grande pubblicità.
E la gente riprese fiducia.
(anche se la progettazione e le prove di carico dimostravano che il ponte avrebbe resistito all’attraversamento di 2.500 elefanti…)

Dall’episodio comunque se ne trasse un libro per bambini “21 elefanti e sono ancora in piedi”

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L’8 giugno 1908 nacque a Cesena Rino Albertarelli.

Ma Milano, nel 1935, dove si era trasferito cominciò la sua avventura di grande fumettista Italiano.
Uno dei più grandi, veramente, uno dei fondatori del fumetto italiano.

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Fu il primo ad illustrare i western nel fumetto, con il suo famosissimo Kit Carson, personaggio veramente esistito, passato alla leggenda.
Fu ripreso come personaggio anche da Gianluigi Bonelli ed Aurelio Galleppini come partner di Tex Willer, anche se strutturalmente diverso dall’originale.

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Non fu il solo personaggio western di Albertarelli, disegnò anche Wyatt Earp, Toro seduto, Billy the Kid, Custer.
Ma anche opere come Il Dottor Faust, sceneggiato da Federico Pedrocchi e ispirato a Goethe, Sandokan di Salgari, l’Orlando di Ariosto,
Fu anche l’autore di tante copertine della Domenica del Corriere.

Resta uno dei grandi disegnatori e illustratori italiani con Galleppini, Buzzelli, Molino, d’Antonio.
Collaborò e anche diresse le migliori riviste di fumetti dell’epoca.

Morì a Milano, nel 1974, lasciando incompiuto un albo, completato da Sergio Toppi

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Il 9 giugno 1958 morì, a Luco del Mugello, Fido.

Fido era un era un cane meticcio di pointer.
Era stato trovato ferito, da cucciolo, in un fosso, da un operaio di Luco, nel 1941.

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Un'immagine del cane, tratta da un filmato

Il padrone, Carlo Soriani, operaio in una Fornace di Borgo San Lorenzo, se lo portò a casa e lo curò.
Gli dette poi il nome di Fido.
Fido accompagnava tutte le mattine il padrone nella piazza del paese, dove prendeva l’autobus per andare al lavoro.
Poi tutte le sere tornava nella piazza, alla fermata dell’autobus, per aspettarlo e tornare insieme a casa.

Carlo Soriani morì sul posto di lavoro, durante un tremendo bombardamento aereo nel dicembre 1943, che distrusse Borgo san Lorenzo.
Non fece più ritorno a casa, ma quella sera e per oltre 5mila volte nei quattordici anni successivi, Fido tornò in piazza ad attendere inutilmente i ritorno del padrone.

Qualche anno dopo un giornalista di Firenze raccontò la sua storia e divenne oggetto di grande curiosità.
Fu riportato anche dalla stampa estera e persino l’istituto Luce girò un documentario sulla vicenda.
La vedova di Soriani fu esentata dal pagamento della tassa sul possesso e a Fido fu concesso di girare nel paese senza la museruola, dato che era palesemente tranquillo e inoffensivo.

Nel 1957 il Comune gli fece realizzare una statua in ceramica (successivamente, dopo un atto vandalico, in bronzo) tuttora al centro della piazza del paese, vicino alla fermata dell’autobus.

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L'inaugurazione della statua, alla presenza di Fido

L’anno successivo fu trovato morente sul ciglio della strada.
Fu sepolto all’esterno del cimitero dove giaceva il suo padrone.

La notizia fu riportata dalla Nazione con un articolo su 4 colonne.
E la Domenica del Corriere lo ricordò con la copertina realizzata da Walter Molino.

Sapevo di questa storia risalente agli anni della mia giovinezza.

La fama di Fido riprese vigore dopo il film con Richard Gere Hachiko, il migliore amico.
Hachiko era un cane che ogni giorno al mattino accompagnava alla stazione il padrone, Hidesaburo Ueno, professore dell'Università di Tokyo, e lo andava a riprendere a riprendere nel pomeriggio.
Ueno morì improvvisamente mentre si trovava in facoltà il 25 maggio 1925 e Hachiko lo aspettò per 10 anni tutte le sere alla stazione del Treno

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Oggetto del messaggio: Re: Accadeva Oggi…

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Caro faxus,

grazie per i tuoi ricordi, per la tua cultura e per la passione che ci tramandi.
Non per cogliere l'attimo ma vorrei condividere insieme a te una colonna sonora.

Più in la seguirà una versione migliorata col violino.


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xChApPiR… non cliccherò mai. Assassino! :twisted:
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Oggetto del messaggio: Re: Accadeva Oggi…

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Fai bene.
Non mi piace neppure questo video.

L'ho condiviso esclusivamente per Faxus, giusto per restare in tema.
Dopo il responso verrá cancellato dal mio canale.

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Me lo studierò con calma… in un raptus di masochismo.

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Il 12 giugno 1897 Karl Elsener, brevetta il coltellino svizzero, con il nome originario di Coltello dell’ufficiale.

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Il classico Victorinox

È quel coltello tascabile con la lama ripiegabile e una serie altri attrezzi.
Noto anche come coltello dell’esercito svizzero, il coltellino dalla caratteristica impugnatura rossa con la croce bianca della bandiera svizzera, oggi viene prodotto in grandi quantità e versioni.

Due le ditte che lo producono e lo forniscono all’esercito, la Wenger e la Victorinox di Elsener, che io considero tra le migliori produttrici di coltelli da cucina del mondo.
Poi, da qualche anno il mercato è invaso da numerose imitazioni, soprattutto cinesi.

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Un Wenger, notare la differenza con il Victorinox del marchietto con la croce svizzera

Alcuni anni prima del brevetto, Elsener cominciò a fornire l’esercito con dei coltelli multiuso, a sostituzione di quelli in precedenza forniti dai tedeschi.
Avevano il manico in legno e aveva, oltre alla lama ripiegabile, un punteruolo, un cacciavite ed un apribottiglie..
In seguito lo perfezionò e lo brevettò con il caratteristico meccanismo di blocco a molla.

Le versioni sono oggi infinite.
Dal modello base di estendono a quelle contenenti 50 e più utensili.
Di recente anche puntatori laser e chiavette usb.
La fornitura all’esercito svizzero è di 50.000 pezzi.
Ma la produzione globale delle due marche supera i 7 milioni di pezzi, esportati in tutto il mondo

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Un'esagerato "coltellino" svizzero

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faxus ha scritto:Immagine
Un'esagerato "coltellino" svizzero
Un capanno degli attrezzi! AHAHAHA
La prima cosa su cui devi investire è il benessere del tuo corpo, l'unica cosa che ti porterai nella tomba.
Franz Grua (sarebbe fragrua)

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Oggetto del messaggio: Re: Accadeva Oggi…

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Oggi nasceva Anne Frank.
Una donna piena di coraggio e di forza d'animo.

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Il 22 giugno 1968 venne resa pubblica la proclamata indipendenza dell’Isola delle Rose.
La lingua ufficiale era l’Esperanto, una lingua artificiale creata per aumentare la comprensione tra i popoli, ma che non fu mai compresa…

La neonata Libera Teritorio de la Insulo de la Rozoj era una micronazione.
Nacque da un’idea dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa (da cui il nome dell’isola).
Era una piattaforma di metallo costruita, in varie riprese negli anni precedenti, al largo di Igea Marina e Rimini.
La piattaforma era di 400 mq, la posizione a 11,5 km dalla riva la poneva obiettivamente in acque extraterritoriali.
Ma quell’area marina era stata data in concessione all’Eni per piattaforme di prospezione petrolifera.

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La cosa all’epoca fece molto scalpore.
La repubblica si dotò, oltre che della lingua, anche di moneta, il Mill con cambio pari alla Lira, di francobolli (oggi molto ricercati), non fece però in tempo a coniare e stampare monete e banconote.
Aveva inoltre uno stemma ed un inno.

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Lo stemma

Inoltre la costruzione stava proseguendo con il proposito di svilupparsi su più piani.
Prevedendo bar, ristorante, uffici, night club e casinò.
Ma non fu mai riconosciuta ufficialmente da nessun organismo internazionale.

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Una turista guarda con interesse l’isola, i marinai… No

Subito la Guardia di Finanza cominciò a pattugliare l’area e pochi giorni dopo alcune vedette delle forze dell’ordine “occuparono” l’isola, sequestrandola, e imposero il “blocco navale” nelle acque dove si elevava.
La cosa ebbe molta risonanza anche sula stampa estera, furono presentate interpellanze parlamentari e suscitò molte polemiche sulla stampa.

La curiosità, che nei mesi precedenti aveva aumentato il turismo nella zona, esplose.

La storia comunque durò poco, alla fine dell’inverno successivo furono più volte fatte brillare delle cariche per distruggerla.
Senza successo, perché l’ingegnere aveva costruito la piattaforma in modo elastico per resistere alla furia del mare.
Minata, però, profondamente, “l’isola” si inabissò nel corso di una tempesta successiva.

https://it.wikipedia.org/wiki/Isola_delle_Rose_(micronazione" onclick="window.open(this.href);return false;)
Corriere della Sera http://goo.gl/3oHjJq" onclick="window.open(this.href);return false;
News Rimini http://goo.gl/b36Nb3" onclick="window.open(this.href);return false;
http://rose-island.livenations.net" onclick="window.open(this.href);return false;

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Il 25 giugno 1928 nacque a Bruxelles Pierre Culliford.
Faceva di mestiere il fumettista, carriera iniziata nel primo dopoguerra nella fucina del fumetto francese, la rivista Spirou.
Due aneddoti riferiscono degli episodi che hanno creato i due nomi significativi della sua vita e della storia del fumetto.

Il nome che assunse, Peyo, e con cui divenne famoso era il buffo nome con cui lo chiamava un cugino inglese non riuscendo a pronunciare bene il suo nome familiare (il padre di “Pierrot” Culliford, era inglese).

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Peyo al tavolo da disegno con le sue creature in statuette

E le sue creature fumettistiche presero il nome da uno scherzo a tavola.
Stava mangiando con degli amici e chiese ad uno di passargli la saliera.
Ma non riuscendo a ricordare il nome all’istante, gli chiese di passargli il “puffo”.
L’amico gli rispose scherzando e passandogli il puffo, che finito di puffare dovevo puffarlo di nuovo al suo posto.

Lo scherzo andò avanti per un bel po’.
Poi, giorni dopo, in una sua storia disegnata e ambientata nel medio evo, il personaggio Solfamì, suonando un flauto speciale evoca i Puffi.
Degli gnomi misogini e dalle caratteristiche colorazioni blu.

Fin dalla loro apparizione i Puffi (col nome originario di Schtroumpf) hanno un grande successo.
E quindi successivamente diventano una serie a parte.
Iniziando una saga diffusa e famosa in tutto il mondo.
Con innumerevoli episodi, con serie di cartoni animati e un incredibile merchandising sia per grandi che per bambini.

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La tribù dei Puffi

Tutti abbiamo conosciuto i Puffi, godendo delle loro avventure irreali ma plausibili.
I personaggi abitano un piccolo villaggio, dove ognuno di loro è caratterizzato da personalizzazioni umane, governate da un saggio Grande Puffo.

Inizialmente il villaggio era solo maschile.
Successivamente, per causa del loro grande nemico Gargamella, viene creata la Puffetta.
Appositamente studiata per provocare il disordine nel villaggio…

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Il 6 agosto 1991 fu pubblicato il primo sito web della storia.

Questo:
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L'autore, Tim Berners-Lee, coniò il termine www (world wide web, rete mondiale).
Compilò il primo server, httpd, alloggiandolo su un computer Cube Next prodotto da Steve Jobs.

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Sir Tim Berners-Lee, davanti ad un computer riconoscibile...

Scrisse anche il primo client, browser+editor, e tutto il necessario per far funzionare la baracca.
Come url, http, html, in pratica inventò il web come lo conosciamo oggi.

Due anni dopo fu intervistato nella sede del CERN dalla Rai.
Nel corso dell'intervista, Carlo Rubbia, il presidente, disse che la cosa era interessante e brillante.
Ma non interessava il CERN perché non era suo compito.
Due anni dopo Berners se ne andò al MIT di Boston a continuare la sua opera.
Lì fondò il W3C, l resto della storia lo conosciamo tutti

https://it.wikipedia.org/wiki/Tim_Berners-Lee" onclick="window.open(this.href);return false;
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8 agosto 1956 .....

Il disastro di Marcinelle avvenne la mattina dell'8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio. Si trattò d'un incendio, causato dalla combustione d'olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica. L'incendio, sviluppatosi inizialmente nel condotto d'entrata d'aria principale, riempì di fumo tutto l'impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone delle 274 presenti, in gran parte emigranti italiani. L'incidente è il terzo per numero di vittime tra gli italiani all'estero dopo i disastri di Monongah e di Dawson. Il sito Bois du Cazier, oramai dismesso, fa parte dei patrimoni storici dell'UNESCO[1].

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10 agosto 1975

Usciva nelle sale italiane 'Amici Miei', film cult di Mario Monicelli

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