Accadeva Oggi…

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Oggetto del messaggio: Re: Accadeva Oggi…

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1 settembre 1979

37 anni fa veniva pubblicato "La storia infinita" di Michael Ende.

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faxus
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Oggetto del messaggio: Re: Accadeva Oggi…

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Tratti le prugne secche?

E prugna sia!

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faxus
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xChApPiR ha scritto:Tratti le prugne secche?...
Mi sembrava un post un po' stitico, e allora...



Il 5 settembre 1698 lo zar Pietro il Grande introdusse la Tassa sulla Barba.

Lo zar era detto il Grande non solo per la sua fama di grande statista e innovatore, ma anche per la sua statura.
Era alto due metri.

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Pietro I Romanov, detto il Grande, come si vede in un famoso dipinto, portava dei baffetti curati

Negli ultimi anni del 600 era impegnatissimo a modificare i costumi di origina asiatica del suo popolo per imporre quelli più moderni europei.
Tra le altre cose era radicatissimo l’uso della barba, lunga e folta.
Era convinzione comune che la virilità e la presenza di un uomo fosse dimostrata dalla barba molto folta e pulita, insieme ai capelli lunghi fino alle spalle.

Mentre nel resto d’Europa la barba, molto in uso nel medioevo, era stata abbandonata nel rinascimento.
E lo fu per secoli, fino all’800.
In questo periodo prevalse generalmente l’uso di rasarsi, tenendo guance e mento rasati e lisci.

Furono esentati solo i religiosi e i contadini.
Questi ultimi, però, se entravano in città avrebbero dovuto pagare un obolo di un copeco.
Una piccola cifra per ottenere una medaglietta da esibire ad ogni richiesta dei gendarmi.
Pena la rasatura immediata sul posto.

Tutti gli altri pagavano, per mantenere il diritto all’onor del mento, una tassa relativa a censo.
I nobili e ricchi 600 rubli l’anno, e via via a scendere, fino a 50 e 25 rubli.

Inizialmente ci furono proteste ma lo zar presentò la novità radendo lui stesso i nobili di corte con una lama ricavata da un’ascia.
Sul palco delle esecuzioni capitali, tanto per far capire che faceva sul serio.
E la gente capì…

Nonostante le resistenze e la tassa, la barba scomparve negli anni sul viso dei russi.
La legge e relativa tassa, che fu unificata qualche tempo dopo, restò in vigore per circa 80 anni

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fragrua
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Oggetto del messaggio: Re: Accadeva Oggi…

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14 settembre 1983

Nasceva oggi la cantante Amy Winehouse, vorrei ricordarla cosi.

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andrea_mac
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https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_d%27Inghilterra

31 ottobre 1940 - Seconda guerra mondiale: fine della battaglia d'Inghilterra - Il Regno Unito evita l'invasione tedesca della Gran Bretagna

La battaglia d'Inghilterra (in inglese: Battle of Britain ed in tedesco: Luftschlacht um England)

è il nome storico della campagna aerea svoltasi nella seconda guerra mondiale e combattuta dalla aeronautica militare tedesca, la Luftwaffe, contro il Regno Unito tra l'estate e l'autunno del 1940

Per breve tempo, ai combattimenti prese parte anche una forza di spedizione italiana, il Corpo Aereo Italiano

Per volontà di Mussolini venne inviato un corpo aereo di 180 apparecchi per partecipare alla battaglia d'Inghilterra che si concluse con la perdita dei migliori piloti italiani


https://it.wikipedia.org/wiki/Corpo_Aereo_Italiano

Il Corpo Aereo Italiano (C.A.I.), fu un corpo di spedizione della Regia Aeronautica che prese parte alle fasi finali della Battaglia d'Inghilterra a sostegno delle operazioni condotte dalla Luftwaffe


https://it.wikipedia.org/wiki/Regia_Aeronautica

L'Italia scelse di dichiararsi inizialmente "non belligerante", a causa anche dell'impreparazione per un conflitto. I notevoli successi tedeschi al fronte fecero però cambiare idea a Mussolini che il 10 giugno del 1940 dichiarò guerra a Francia e Regno Unito

grazie anche all'impegno della Regia Aeronautica concretizzatosi, data l'assenza di un'aviazione avversaria, in voli di ricognizione, trasporto e bombardamento, effettuato a volte anche con sostanze chimiche
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    Il 7 dicembre 1851 venne brevettato il frigorifero.

    Era un’invenzione molto primitiva, che inizialmente non prevedeva neanche il riciclo del gas refrigerante.
    Era comunque destinato per molti anni ad un uso commerciale di tipo industriale.

    Una prima applicazione fu l’installazione di grandi celle su un piroscafo, nel 1876.
    Trasportò in 105 giorni di viaggio un carico di carni dall’Argentina alla Francia.
    Il nome del piroscafo era, neanche a dirlo, Le Frigorifique…

    Negli anni successivi furono realizzate anche celle frigorifere sui treni.
    Fu così che iniziò la delocalizzazione degli alimenti e dei gusti relativi.
    Fino ad allora, senza catena del freddo, la cucina faceva uso solo di prodotti locali.

    I prodotti conservati, per salagione, essiccazione ecc, erano gli unici che potevano essere usati per l’alimentazione fuori del luogo d’origine.
    Ma il gusto, l’insieme delle proprietà organolettiche, veniva modificato dal trattamento conservativo.

    Spiegarne il funzionamento fisico e chimico per i gastronomi non è importante.
    Per alcuni cenni si può usare Wikipedia
    https://it.wikipedia.org/wiki/Frigorifero" onclick="window.open(this.href);return false;

    Dopo molti decenni, a ridosso della prima guerra mondiale, il frigorifero cominciò ad essere prodotto per uso domestico privato.
    Divenne un mobile-dispensa elettrodomestico, cui, pochi anni dopo, si aggiunse un reparto del ghiaccio interno.
    E ancora successivamente si aggiunse un congelatore separato.

    Alcuni frigoriferi moderni sono esenti da brina e umidità, hanno il reparto congelatore.
    Hanno la refrigerazione dell’acqua, produzione di ghiaccio e cantinetta per alimenti a temperatura fresca moderata.

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    In Italia i frigoriferi si diffusero nelle case nel dopoguerra.

    Io ricordo ancora che nelle case dove abitavo da piccolo c’era ancora la ghiacciaia.
    Un lavello di marmo dove si metteva un parallelepipedo di ghiaccio che si acquistava giornalmente.
    Poi con una piccozza si frantumava in parti più piccole e in graniglia.
    E lì si conservava la carne, il burro, il latte e qualche altro cibo facilmente reperibile, come pesce e alimenti cotti.
    Tutti incartati nella carta oleata o in barattoli di vetro.

    D’estate vi si metteva l’acqua e le altre bevande, mentre un po’ di ghiaccio a cubetti veniva conservato in contenitori di metallo forati sul fondo.

    Ricordo che un giorno mio padre fece portare a casa quella novità.
    Un bel frigorifero marca Frigidaire
    Aveva le chiavi e un gran maniglione per la serratura a scatto ed era bombato all’esterno.
    C’era il reparto del ghiaccio e ci si facevano i cubetti.

    Per molti giorni vennero vicini ed amici a vedere quella novità.

    Mia madre dal giorno successivo non prese più il ghiaccio dall’uomo che lo portava nelle case.
    Lo ricordo appena, un uomo robusto che si caricava il lastrone del ghiaccio sulla spalla protetta da uno straccio di iuta, tenendolo con un rampone d’acciaio.
    Da lì a pochi anni sparì anche quello, dopo il boom economico di metà degli anni ’60.
    Nessuno portava più il ghiaccio sui carretti in giro per le strade, strillando che era arrivato il ghiaccio…

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    "... il coraggioso faxus dimostra ai suoi amici increduli che leccando il ghiaccio
    la lingua si attacca e si può sollevare facilmente l'intero blocco..."


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    Hahaha... Vedo che te lo ricordi bene...

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    l'ultima che ho "frequentato" era tipo questa
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    Perché tu abitavi in città.
    In provincia era diverso, più rudimentale, non era un mobile ghiacciaia.

    Era un vero e proprio lavello, molto grande, in marmo.
    Con scomparti, uno principale per il blocco del ghiaccio e dove si frantumava.
    Poi gli altri per evitare contaminazione fra gli alimenti.

    Sul fondo c'era una griglia che permetteva lo scolo dell'acqua fino al tubo di scarico.
    Poi si copriva con una sorta di portellone di legno.
    Poi i ricordi sono molto lontani...
    A quei tempi assomigliavo molto a quei bambini della foto che hai postato col carretto del ghiaccio.
    Pantaloncini corti, sandali di cuoio traforati e maglietta alla marinara...

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    È vivissimo, invece, il ricordo del pialletto grattaghiaccio.
    Si passava sul ghiaccio e ci si faceva la granita.
    Mia madre la metteva nei bicchieri, d'estate, e poi aggiungeva lo sciroppo.
    Era la grattachecca...

    Con la menta e il latte di mandorle mi piaceva molto.
    Non mi piaceva con la granatina...

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    fragrua
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    robertos ha scritto:"... il coraggioso faxus dimostra ai suoi amici increduli che leccando il ghiaccio
    la lingua si attacca e si può sollevare facilmente l'intero blocco..."


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    da flikr
    A Castellammare, quando ero bambino, si giocava a scivolare lungo via Luigi Denza, a cavallo dei blocchi di ghiaccio che ci regalava la "giacciera" oggi un supermercato. Ci si fermava al Corso. Se si sopravviveva.

    :D
    La prima cosa su cui devi investire è il benessere del tuo corpo, l'unica cosa che ti porterai nella tomba.
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    https://it.wikipedia.org/wiki/Cocco_Bill" onclick="window.open(this.href);return false;

    Cocco Bill è un personaggio creato da B. Jacovitti, protagonista di numerosi fumetti e anche di alcuni caroselli animati e di una serie a cartoni animati.
    Venne pubblicato nel 1957 quando, il 28 marzo, apparve sul primo numero de Il Giorno dei Ragazzi, supplemento gratuito del giovedì de Il Giorno.


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      Che forte, pulendo la cantina nelle scorse settimane ho ancora trovato una mia vecchia agenda di scuola di Cocco Bill
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