Macintosh Plus condensatori a rischio

Per parlare di Mac datati, componenti o periferiche dismesse, Mac OS 9 e le sue applicazioni

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M-Pexx
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Ciao a tutti! Da più di un anno sono in possesso di un Macintosh Plus del 1986 perfettamente funzionante! Appena preso l'ho pulito per bene da cima a fondo controllato i floppy drive e grazie al floppyemu sono riuscito a sopperire alla mancanza dei dischetti e di un disco rigido per far girare qualche programmino divertente ogni tanto.
Tutto una meraviglia :lol: , ma so che non sarà per sempre così, infatti i condensatori sono belli vecchi e si sa che prima o poi partono, con il rischio che l'acido finisca sulla scheda madre e tanti saluti. :cry:

Io lo accendo periodicamente però ci sono momenti che rimane spento a lungo, quindi pensavo che un cambio preventivo dei condensatori a rischio sia una bella idea :idea: ! (magari non lo è correggetemi)

Il problema è: quali sono i condensatori a rischio? Io non sono pratico di elettronica quindi non saprei riconoscerli, per questo mi rivolgo agli esperti del vintage. 8)

Come regalino in allegato una fotografia di Mr T
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Mirco P. Macintosh Plus
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Scialla
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Matt ne avrà qualcuno buttato in Cantina, così come anche Robertos... :D

Personalmente, mi limiterei a riparare i danni dopo che si sono verificati e non rischierei di andare a crearne io ;)
 Il futuro (Apple)? Nammerda!

Di un costoso Mac si può fare a meno, di macOS no... (cit. fax)

M-Pexx
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Scialla tendenzialmente sono dMaccordo con te però c'è anche un detto che dice prevenire è meglio che curare ahah

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Hammarby
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M-Pexx ha scritto:Scialla tendenzialmente sono dMaccordo con te però c'è anche un detto che dice prevenire è meglio che curare ahah
Sinceramente non capisco il concetto di condensatori a rischio.
Tutti i componenti elettronici sono caratterizzati da una stima del periodo di vita, ma nessuno garantisce che si debbano per forza rompere
una volta superato il tempo stimato, anzi la stima viene fatta in modo piuttosto pessimistico.
Questo articolo spiega come si stimi il tempo di vita dei condensatori
http://jianghai-europe.com/wp-content/u ... -10-30.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;
e come visibile a pagina 5, conservarli ad una temperatura tra i 20 ed i 30 gradi allunga la vita stimata di circa 7 volte.

Non toccare quello che funziona bene, l'elettronica non è meccanica, non si consumano i cuscinetti, non serve aggiungere olio.
Quando si saranno rotti, se mai si romperanno, li sostituirai.

Qualche tempo fa ascoltavo il NAD 60 di un amico, i cui condensatori elettrolitici hanno ormai 40 anni, e non mostrano segni di vecchiaia,
invece la pulsantiera è una schifezza e va avanti a spruzzate di anticorrosivo.
Ognuno è come Dio lo ha fatto, ahimé...
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Cervantes

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M-Pexx ha scritto:... si sa che prima o poi partono, con il rischio che l'acido finisca sulla scheda madre...
CAZZATA :!:
NON si sa.
I condensatori elettrolitici contengono, appunto, "elettrolita" (soluzione vagamente salina), non acidi come quelli delle batterie che provocano danni.

Lascia stare ciò che funziona e accendi il vecchietto una volta alla settimana; lascia attaccato alla presa il cavo di rete.
Non ricordo nello specifico ma, solitamente, i circuiti elettronici d'epoca, prevedevano una piccola "corrente di bagnatura"*, proprio per mantenere i circuiti efficienti.

Non riparare ciò che funziona.

* = Tranquillo, è un modo di dire, tutto resta "asciutto".

@Hamm, la tastiera del Nad 60 (di tutti i Nad) faceva(no) già schifo allora. :wink:
...

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tighine
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Quoto.
Il rischio dei condensatori é che si "secchino" (letteralmente si asciugano, l'elettrolita sublimando col tempo lascia solo i sali costituenti, e gli ossidi da "riduzione") e perdano "capacità". Tale fenomeno é particolarmente presente per i condensatori appunto "elettrolitici", i quali sono generalmente i più voluminosi, a barilotto metallico rivestito con film politenico, con reofori a montaggio verticale od orizzontale. Sono utilizzati per lo più nei circuiti d'alimentazione, o laddove vi sia alto scorrimento di flusso elettronico (in parole povere la corrente), poiché costruttivamente sono i più facili da realizzare per le alte capacità e per flussi energetici consistenti.

IMMAGINI

L'idea di una sostituzione preventiva non é di per sé sbagliata, ma richiede (quantomeno) pratica di riparazione elettronica e di saldatura a stagno, nonché il possesso di un buon saldatore a stagno a bassa potenza (max 40w) e punta fine (l'ideale sarebbe una stazione di saldatura per circuiti micronizzati, con regolazione di potenza/temperatura, punta a spillo e sempre ben pulita, ricambi della stessa in caso necessario, alta qualità del filo di fusione...), nonché di una bella lente da banco (quella a pantografo, ad esempio) per verificare lesioni/cortocircuiti con altre piste di rame, etc...

Insomma: può esser fatta in casa, ma con buona accortezza.

Pertanto mi associo al consiglio: se funziona, (per ora) non aggiustarlo. Però magari dai un'occhiata (cum grano salis, non sotto tensione, ad esempio...) allo stato dei componenti, alla ricerca di macchie disseccate o bruciature, annerimenti, rigonfiamenti, deterioramenti dei barilotti, areole biancastre, etc.... Con l'occasione fai pulizia, soffiando via la polvere con un buon compressore ad aria (occhio ad eventuali jumpers che potrebbero saltar via...).

Circa il lasciarlo costantemente sotto tensione, dopo tanti anni che non lo é più stato, potrebbe esser anche peggio. Fai fare piuttosto un po' di "palestra" agli elementi elettrochimici, perché rischiano di "evaporare" in una sola volta per "disabitudine": attaccalo ogni giorno per più ore , ma non lasciarlo h24 sotto 220volt. Come si dovrebbe fare sempre, insomma, con qualsiasi apparato.

Nell'utilizzo, tieni conto che la pasta "termoconduttiva" del dissipatore della CPU e degli altri chip si sarà sicuramente seccata, con rischio di surriscaldamento dei chips....

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Rendendomi conto della possibilità di essere frainteso, specifico:

scrivendo: " lascia attaccato alla presa il cavo di rete", intendevo ad apparecchio spento.
Gli alimentatori di una volta, ad apparecchio spento, prevedevano un piccolo passaggio di corrente "di mantenimento".

NON intendevo dirti di lasciarlo sempre acceso.

Grazie Tighine di aver sollevato il dubbio.
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Non mi sembra che ci siano dissipatori di calore dentro il Macintosh Plus
a parte quelli della scheda del monitor, ed anche gli elettrolitici stanno praticamente solo lì

https://www.ifixit.com/Teardown/Macinto ... down/21422

Immagine
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Avete uno strano modo di intendere la vita (delle macchine) voi esperti di ferramenta.

Noialtri che ci occupiamo della sola anima (delle macchine) siamo più prosaici.
Funziona? Va bene così.
Non funziona? È rotta. Chiamo il meccanico e tengo il ferrivecchi sottomano.

Ma non siamo imprevidenti.
teniamo sempre da parte il vostro numero.
E curiamo di farvi gli auguri di buon compleanno.

Almeno una volta l'anno...

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M-Pexx ha scritto:Scialla tendenzialmente sono dMaccordo con te però c'è anche un detto che dice prevenire è meglio che curare ahah
In questo caso è come se mi chiedessero di fare una protesi d'anca ad un ottantenne sano, giusto perché è vecchio e quindi potrebbe rompersi. Tu lo faresti? :wink:
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Grazie a tutti per il chiarimento. Quindi alla fine il miglior modo per conservarlo è farne un utilizzo "normale" e periodico, facendo attenzione a non surriscaldarlo.
Quando lo pulii un anno fa tutti componenti mi sembravano in gran forma, ma è passato un anno e a breve volevo riaprirlo per controllare.
Comunque io cerco di mantenere una buona frequenza di accensione con qualche minuto di utilizzo. Purtroppo non so bene cosa farci con una macchina di 30 anni fa, quindi ci gioco qualche minuto e poi lo spengo.
Cercavo compilatori per programmarci sopra per gioco ma non sono riuscito a trovarli...

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Hammarby
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Ciao, lo sto controllando in questo momento è almeno a prima vista sembra tutto perfetto.

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