Quoto.
Il rischio dei condensatori é che si "secchino" (letteralmente si asciugano, l'elettrolita sublimando col tempo lascia solo i sali costituenti, e gli ossidi da "riduzione") e perdano "capacità". Tale fenomeno é particolarmente presente per i condensatori appunto "elettrolitici", i quali sono generalmente i più voluminosi, a barilotto metallico rivestito con film politenico, con reofori a montaggio verticale od orizzontale. Sono utilizzati per lo più nei circuiti d'alimentazione, o laddove vi sia alto scorrimento di flusso elettronico (in parole povere la corrente), poiché costruttivamente sono i più facili da realizzare per le alte capacità e per flussi energetici consistenti.
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L'idea di una sostituzione preventiva non é di per sé sbagliata, ma richiede (quantomeno) pratica di riparazione elettronica e di saldatura a stagno, nonché il possesso di un buon saldatore a stagno a bassa potenza (max 40w) e punta fine (l'ideale sarebbe una stazione di saldatura per circuiti micronizzati, con regolazione di potenza/temperatura, punta a spillo e sempre ben pulita, ricambi della stessa in caso necessario, alta qualità del filo di fusione...), nonché di una bella lente da banco (quella a pantografo, ad esempio) per verificare lesioni/cortocircuiti con altre piste di rame, etc...
Insomma: può esser fatta in casa, ma con buona accortezza.
Pertanto mi associo al consiglio: se funziona, (per ora) non aggiustarlo. Però magari dai un'occhiata
(cum grano salis, non sotto tensione, ad esempio...) allo stato dei componenti, alla ricerca di macchie disseccate o bruciature, annerimenti, rigonfiamenti, deterioramenti dei barilotti, areole biancastre, etc.... Con l'occasione fai pulizia, soffiando via la polvere con un buon compressore ad aria (occhio ad eventuali jumpers che potrebbero saltar via...).
Circa il lasciarlo costantemente sotto tensione, dopo tanti anni che non lo é più stato, potrebbe esser anche peggio. Fai fare piuttosto un po' di "palestra" agli elementi elettrochimici, perché rischiano di "evaporare" in una sola volta per "disabitudine": attaccalo ogni giorno per più ore , ma non lasciarlo h24 sotto 220volt. Come si dovrebbe fare sempre, insomma, con qualsiasi apparato.
Nell'utilizzo, tieni conto che la pasta "
termoconduttiva" del dissipatore della CPU e degli altri chip si sarà sicuramente seccata, con rischio di surriscaldamento dei chips....