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Omaggio alla memoria di Jonathan Demme

Inviato: gio, 27 apr 2017 06:25
da Peppiniello
Lo voglio ricordare qui con le parole che ha appena scritto il mio fraterno amico Maurizio Acerbo sulla sua pagina di Google + e che sono pienamente anche le mie:

https://plus.google.com/+MaurizioAcerbo ... MPJNDpNxm7" onclick="window.open(this.href);return false;

- E' morto Jonathan Demme. Uno dei miei eroi. Più di un regista. Un compagno con la macchina da presa, un'intellettuale organico della working class globale, mai retorico ma sempre antirazzista e anticolonialista, bianco ma afroamericano come qualsiasi cosa buona abbia prodotto l'America nell'ultimo secolo, il miglior dj del cinema contemporaneo.

"Qualcosa di travolgente" negli anni '80 è stato per me un manifesto: tutti gli anni sono buoni per ribellarsi, tutte le culture debbono mescolarsi, ritmo e consapevolezza, etica e estetica. E una vecchia canzone ribelle degli anni '60 come Wild Thing poteva essere riproposta in nuove versioni reggae o latine.

Si campa una volta sola e tanto vale non smettere mai di essere Loco de amor come cantava Davis Byrne.
Il primo film che io ricordi fu il magnifico Stop Making Sense, il live dei Talking Heads, la band che ci ha aperto la testa. In prima fila nella lotta contro l'apartheid con l'esplosivo Sun City, l'alternativa militante al We are the world, per il boicottaggio del regime criminale sudafricano. E che dire dei suoi doc militanti. Il bellissimo The Agronomist, omaggio all'amico haitiano Jean Dominique con la sua radio che trasmette democrazia e liberazione nonostante le minacce dei signori della morte. Cousin Bobby, dedicato a suo cugino reverendo amico delle Pantere nere che non ha mai smesso di lottare che ritroveremo come attore nel ruolo di padre di Tom Hawks in Philadelphia. Quando il malato di aids condannato a morte spiega l'opera ascoltando la voce della Callas cade qualsiasi barriera omofoba. Bruce Springsteen che cammina tra gli homeless prodotti dal reaganismo è puro neorealismo.

"Ogni film deve avere il più possibile azione, umorismo, un po' di sesso e una buona dose di impegno sociale possibilmente orientato a sinistra".

Come diceva il filosofo: "non crediate che si debba esser tristi per essere dei militanti, anche quando la cosa che si combatte è abominevole. È ciò che lega il desiderio alla realtà a possedere una forza rivoluzionaria".
Grazie Jonathan, non sai quanto hanno cambiato la mia vita quei titoli di coda con Sister Carol. -






Altri ricordi degni di menzione:

Roberto Silvestri sul suo blog:

E' morto Jonathan Demme. Lo ricordiamo con la recensione di A Master Builder, 2013, ancora inedito in Italia. E con l'ultimo incontro pubblico a Roma:

http://ilciottasilvestri.blogspot.it/20 ... diamo.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Immagine





questo dal sito del British Film Institute:

Jonathan Demme, Oscar-winning Silence of the Lambs director, dies aged 73

Demme also directed the 1980s classic Something Wild and the Talking Heads concert documentary Stop Making Sense.

http://www.bfi.org.uk/news-opinion/news ... es-aged-73" onclick="window.open(this.href);return false;


Re: Omaggio alla memoria di Jonathan Demme

Inviato: gio, 27 apr 2017 20:37
da Susanna
Grazie per la condivisione Peppiniello! Ho amato moltissimo i suoi film più noti, ne approfitto per cercare anche gli altri titoli citati. Non ha cambiato la mia vita, ma sicuramente mi ha fatto pensare molto :)

Re: Omaggio alla memoria di Jonathan Demme

Inviato: gio, 27 apr 2017 21:11
da Peppiniello
:thumbleft:
Susanna ha scritto:.............Non ha cambiato la mia vita, ma sicuramente mi ha fatto pensare molto :)
Anche a me, come a te! :D Ma a lui, all'epoca ragazzetto comunque di strada ma figicciotto di famiglia operaia cresciuto fra parrocchia e sezione, penso di capire come e perché "Qualcosa di travolgente" possa avergli aperto prospettive nuove!

Maurizio ha integrato quel suo primo post su G+ e l'ha pubblicato come articolo su PopOff Quotidiano Online:

http://popoffquotidiano.it/2017/04/27/j ... sin-bobby/" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: Omaggio alla memoria di Jonathan Demme

Inviato: ven, 28 apr 2017 04:05
da Peppiniello
Susanna, altri spunti sul cinema di Jonathan Demme dal blog di Roberto Silvestri e Mariuccia Ciotta:

http://ilciottasilvestri.blogspot.it/20 ... loved.html" onclick="window.open(this.href);return false;

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Re: Omaggio alla memoria di Jonathan Demme

Inviato: ven, 28 apr 2017 10:17
da faxus
MaurizioAcerbo ha scritto:... Un compagno con la macchina da presa...
Se Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista, ha usato quel termine nel senso paleolitico di comunista è un esuberante ottimista.

Demme, ricchissimo esponente della classe dirigente e del potere affiliato al partito democratico dei Clinton, al massimo lo definirei un liberal.
Uno di quelli la cui cultura ha cresciuto, sostenuto e spinto gli Stati Uniti alla supremazia imperialista, che sostengono la crisi in Ucraina, in Siria e altrove, a sostegno, anche con la guerra, degli interessi economici americani nel mondo.

È una mia opinione, non polemica, ma molto sorpresa
MaurizioAcerbo ha scritto:... bianco ma afroamericano come qualsiasi cosa buona abbia prodotto l'America nell'ultimo secolo...
Vabbè, qui caro Peppe, non mi metto a commentare perché dici che è un tuo amico ed anche pescarese, e che quindi dovrebbe essere una persona seria, ma...
Sei sicuro che è sobrio, quando scrive 'sta cose...

Re: Omaggio alla memoria di Jonathan Demme

Inviato: ven, 28 apr 2017 18:19
da Peppiniello
faxus ha scritto:
MaurizioAcerbo ha scritto:... Un compagno con la macchina da presa...
Se Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista, ha usato quel termine nel senso paleolitico di comunista è un esuberante ottimista.
Su questo mi trovi abbastanza concorde, secondo i nostri parametri europei e latini, ma per come funzionano le cose in US penso che una qualche ragione Maurizio ce l'abbia perché:
faxus ha scritto:Demme, ricchissimo esponente della classe dirigente e del potere affiliato al partito democratico dei Clinton, al massimo lo definirei un liberal.
No, non mi risulta, da quello che so è sempre stato a fianco dei movimenti di liberazione antimperialisti e socialisti e degli oppressi (popoli, classi sociali e comunità), più che un liberal, un socialista alla Sanders e, del resto, lo testimoniano le sue opere (alcune non a caso citate da Maurizio) ed il suo girovagare umile per il mondo ponendosi sempre contro questa cultura e politica generatrici d'odio, guerra, miseria e devastazione umana, economico-sociale ed ambientale:
faxus ha scritto:Uno di quelli la cui cultura ha cresciuto, sostenuto e spinto gli Stati Uniti alla supremazia imperialista, che sostengono la crisi in Ucraina, in Siria e altrove, a sostegno, anche con la guerra, degli interessi economici americani nel mondo.
Sì, tanti "Liberal" (e la cultura Liberal in generale...) sono serviti e servono a questo, concordo ma, ribadisco, non quelli come un (più sul situazionismo) Demme o, per citarne un altro sempre di un certo mainstream Pop USA, un (più sul politico-militante) Oliver Stone...
faxus ha scritto:È una mia opinione, non polemica, ma molto sorpresa
Ti capisco ed in parte, ripeto, quando trattiamo di Yankee, sentimentalmente e politicamente la penso come te!
faxus ha scritto:
MaurizioAcerbo ha scritto:... bianco ma afroamericano come qualsiasi cosa buona abbia prodotto l'America nell'ultimo secolo...
Vabbè, qui caro Peppe, non mi metto a commentare perché dici che è un tuo amico ed anche pescarese, e che quindi dovrebbe essere una persona seria, ma...
Sei sicuro che è sobrio, quando scrive 'sta cose...
È chiaro che, quando scrive 'ste cose, sia preso dall'emozione e da una certa dose di apodittica retorica, però questa affermazione, presa nel senso molto genericamente universalistico che ha, dal punto di vista estetico e politico sia profondamente vera: qualsiasi cultura rivoluzionaria e di liberazione dell'ultimo secolo deve qualcosa al contributo dei militanti e degli artisti neri afroamericani: in filosofia politica e nelle arti contemporanee... Qui il discorso si farebbe troppo lungo, articolato e complicato, ma, per farla semplice semplice e singolarmente esemplare, pensa solo a tutta la musica popolare alta, dal blues a tutto quello che ne è nato e disceso nel mondo intero... E perciò qualsiasi bianco, giallo, pellerossa, ecc..., della controcultura US del 900, un po' afroamericano è...! :D

Re: Omaggio alla memoria di Jonathan Demme

Inviato: ven, 28 apr 2017 19:02
da mauripucci
Grazie a Peppiniello per questo bel ricordo

David Byrne & Celia Cruz: Loco de Amor
Abertura do filme "Totalmente Selvagem" (Something Wild), de Johnatan Demme, 1986
https://www.youtube.com/watch?v=VgVmeM5v11o" onclick="window.open(this.href);return false;

Re: Omaggio alla memoria di Jonathan Demme

Inviato: ven, 28 apr 2017 19:36
da Peppiniello
mauripucci ha scritto:Grazie a Peppiniello per questo bel ricordo...
:thumbleft:

però è meglio così :D :



e allora anche :wink: :



e per chi non conoscesse il capolavoro dei canadesi Feelies dal loro primo album del 1980, "Crazy Rhythms", rimasto sempre una rara chicca per pochi intimi, eccolo qua per intero: