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Moderatore: ModiMaccanici

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faxus
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... Farewell, Sur--
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O go back to otter--
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Clock - Gomeat sea need
de deep I see you
Enoc'h
Soon anarf
in Old Brittany.

21 August 1960
Pacific Ocean at Big Sur


Versetto finale della poesia "Mer" di Jack Duluoz, il suono dell'oceano
Nel romanzo Big Sur di Jack Kerouac

albertocchio
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faxus
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...se il destino delle madri era quello di non aspettarsi niente in cambio, il destino dei figli era dunque quello di non restituire niente?

Roba tosta da digerire.
Non credo che lo leggerei mai.

O forse anni fa, non adesso

albertocchio
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non è vero ƒax. siamo nel 2020. niente di così indigesto.
DL è un sopravvissuto dei finti minimalisti, forse ti piacerebbe pure.
quando alla vera noia preferisco il reale dolore.

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Allora lo leggerò quando la noia sovrasterà il dolore.

Per ora sono troppo impegnato.
A volte vorrei un po' di pace, ma sono sempre in ritardo.

MI dovrei abituare all'idea di lasciare qualcosa di incompiuto

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lo stavo leggendo sulla padella ma agonizzavo e non ho resistito:
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albertocchio
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albertocchio ha scritto:
sab, 11 lug 2020 08:00
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bel libro, troppo corto ma bello.
un DL come non leggevo da tempo.

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albertocchio ha scritto:
lun, 13 lug 2020 13:29
bel libro, troppo corto ma bello. un DL come non leggevo da tempo.
Di David Leavitt ho letto solo i primi tre, poi l'ho perso di vista.
Prendo nota del consiglio.

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e probabilmente ti sei letto il meglio.
io ogni tanto li riprendo in mano.
non sono tutti capolavori, intendiamoci ma lui resta un gran scrittore.

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mi hanno regalato [seeee] questo:

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stranamente molto lungo.

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albertocchio ha scritto:
mer, 17 giu 2020 23:17
per le dimensioni devo ammettere che ho un debole per le storie molto lunghe.
peccato siano fuori dalla mia portata libri come Mistero.doc o casa di foglie, lunghe, complesse e incasinate…
Mentre cercavo qualche informazione-opinione su alcune “storie molto lunghe” che hai segnalato, ho trovato un articolo pubblicato su Linus, che ha come intestazione proprio “Libri grossi”. Non trovo più il link alla pagina, così metto il PDF nel mio spazio web: https://www.diegocuoghi.it/forum/2020_0 ... grossi.pdf

Di quelli citati ho letto solo “La nave di Teseo” di Doug Dorst e J.J Abrams (Lost). Grossa delusione, anche se dal punto di vista grafico è un capolavoro, un vero oggetto artistico. Purtroppo il romanzo è davvero scarso, una lagna insopportabile, e alla fine non sono stato al gioco. Avrei infatti dovuto ricominciare dall'inizio leggendo la prima serie di note scritte a mano, e poi ripartire di nuovo per leggere la seconda serie di colori diversi. Mi sono rotto molto prima. Mi pare che abbia avuto ben poco seguito.
Sabato da Feltrinelli ho visto “Casa di foglie” che avevi citato, l’ho… sfogliato :) e ho pensato che non fosse destinato a me.

Ieri sera invece, dopo averne parlato in una discussione in un altro forum, ho ripreso in mano “Il Pendolo di Foucault” di Umberto Eco, e lo sto leggendo per la quarta volta dall’uscita nel 1988. Con grande piacere, perché tutte le volte mi accorgo di qualche particolare che non avevo notato prima.
La prima volta, appena uscito, rimasi un po’ deluso. Pensai: grande erudizione, ma ci capisco poco di quel magma infernale dei “diabolici”, dei complotti templari, massonici, rosacrociani… Non sapevo niente di quegli argomenti e così mi sentii un po’ tagliato fuori, non molto coinvolto.
Forse proprio per questo negli anni successivi lessi di tutto su templari, rosacroce, massoneria, sia di studiosi seri (Arnold, Parter) consigliati da Eco in diversi articoli, che roba mysterica come “Il Santo Graal" di Baigent, Leigh e Lincoln, “La rivelazione dei Templari” di Picknett e Prince, fino allo sgangherato “Codice da Vinci” di Dan Brown.
A quel punto rilessi Il Pendolo, e scoprii un libro totalmente diverso da quello che ricordavo. Prima di tutto spassosissimo, in tanti capitoli mi trovavo proprio a sghignazzare, rischiando di cadere dal divano dove leggevo stravaccato, perché capivo quale era l'origine di certi episodi (ad esempio le liste di Ingolf). Una ironia feroce sulla mania sull’esoterismo da supermarket e sui complotti à la page, oltretutto 15 anni prima della pubblicazione di “Il codice da Vinci” che sembra il bersaglio preciso dei sarcasmi preveggenti di Eco.
Difetti? riletto oggi fa un po' tenerezza trovare parola d'ordine invece di password, e file scritto in corsivo come fosse un termine nuovo e strano, e l'entusiasmo per le funzioni del "word processor" (ma so che Eco, dopo molti anni, fece qualche correzione per la ristampa). Poi certi capitoli basati su articoli di Eco pubblicati su L'Espresso, un po' troppo riconoscibili e tirati per le lunghe.

Tutto questo noioso sproloquio per consigliare a chi non l’avesse letto, “Il Pendolo di Foucault”, un libro abbastanza grosso (500 pagine) da poter rientrare nella voluminosità che albertocchio predilige :-)
-------------------------

P.S. Una ultima cosa che mi è venuta in mente poco fa: nel 1994 su L'Espresso, Eco scrisse che il DOS era calvinista e il Mac cattolico. :D
È mia profonda persuasione che il Macintosh sia cattolico e il Dos protestante. Anzi, il Macintosh è cattolico controriformista, e risente della “ratio studiorum” dei gesuiti. È festoso, amichevole, conciliante, dice al fedele come deve procedere passo per passo per raggiungere – se non il regno dei cieli – il momento della stampa finale del documento. È catechistico, l’essenza della rivelazione è risolta in formule compensibili e in icone sontuose. Tutti hanno diritto alla salvezza.
Il Dos è protestante, addirittura calvinista. Prevede una libera interpretazione delle scritture, chiede decisioni personali e sofferte, impone una ermeneutica sottile, dà per scontato che la salvezza non è alla portata di tutti. Per far funzionare il sistema si richiedono atti personali di interpretazione del programma: lontano dalla comunità barocca dei festanti, l’utente è chiuso nella solitudine del proprio rovello interiore.

https://riforma.it/it/articolo/2016/02/ ... -cattolico

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non ho letto il pendolo anche se un pensierino ce l'avevo fatto.
quello di Abrams l'ho visto solo in biblioteca ma non volevo affrontarlo.
ho letto Jerusalem ma giudicarlo è arduo. mi è piaciuto molto di più il 2666.
non aggiungo altro ad infinite jest perché tra un po' lo cito a memoria [scherzo naturalmente].
proverò ad interessarmi a Fresán.
tralasciando la letteratura classica [proust & affini] tra i romanzi lunghi annovero un capolavoro che la stramaledetta rizzoli ha lasciato a due terzi: il ciclo barocco di Neal Stephenson, i primi due volumi sono di una bellezza strepitosa, solo cryptonomicon si trova nei dintorni.
se non fosse che in italiano manca il terzo volume lo consiglierei senza se e senza ma. con Confusione sono alla terza lettura oramai. quando mi passa riprendo dall'inizio di nuovo.

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albertocchio ha scritto:
mer, 29 lug 2020 13:41
quello di Abrams l'ho visto solo in biblioteca ma non volevo affrontarlo.
In biblioteca integro con tutti gli inserti? complimenti sia ai bibliotecari che agli utenti.
E visto che lo citi spesso, proverò a leggere Infinite Jest.

Ne segnalo un altro finito pochi giorni fa: "Su con la vita" di Howard Jacobson. Due novantenni, lei ricorda poco ma non ha rimpianti, lui ricorda troppo e da sempre si sente inadeguato. Stile ironico-grottesco, a mio parere molto divertente, mi ricorda sia Muriel Spark che Alan Bennett.
http://www.lanavediteseo.eu/item/su-con-la-vita/

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ah… integro è integro ma temo solo perché non è mai stato preso in prestito.
da Infinite non aspettarti nulla, leggilo come se non ne sapessi niente e dimentica tutto quello che hai sentito in proposito.
per quel che mi riguarda DFW ha una scrittura quasi fisica, la senti addosso.
ma lo ritengo comunque un personaggio ostico. alcune cose sue sono veramente toste da leggere.
ma io sono un lettore comune, per alcuni libri sono convinto che la mia sola terza media si faccia sentire.
ho dovuto rinunciare a William Gaddis, tanto per fare un esempio, JR è un muro, proprio non mi riesce…
ho fatto meno fatica con l'ulisse di joyce in cui mi sono arenato proprio nel flusso di coscienza di penelope.

non conosco gli ultimi autori che citi ma a proposito della La nave di Teseo m'incuriosiva questo: http://www.lanavediteseo.eu/item/lora-t ... -chitarra/
ne sai nulla?

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albertocchio ha scritto:
mer, 29 lug 2020 18:19
per quel che mi riguarda DFW ha una scrittura quasi fisica, la senti addosso.
(...)
ho dovuto rinunciare a William Gaddis, tanto per fare un esempio, JR è un muro, proprio non mi riesce…
Di Wallace molti anni fa ho letto "La ragazza coi capelli strani", ricordo che mi era piaciuto.
Di Gaddis ho "Gotico americano", so di averlo letto ma non ricordo un granché. Probabilmente l'ho acquistato pensando al dipinto, che infatti è in copertina. Poi ho provato a leggere il più famoso "Le perizie" ma mi sono piantato.

Di quello che hai linkato, "L'ora tra la donna e la chitarra" non so niente.
Nel sito delle Biblioteche dell'Emilia Romagna (Emilib) ho trovato libero "Anathem - Il pellegrino" di Stephenson e l'ho scaricato. Il prestito vale due settimane e poi scade il DRM, se non farò in tempo a leggerlo c'è sempre Calibre per rimediare.

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