Dunque dunque,
Con il Blackfriday mi sono concesso questo nuovo giochino,
complice varie pubblicità del flowmotion che si trova in ogni social che pubblicizza l’analogo gimbal.
Sono finito sul DJI perché l’ho trovato con sconto.
Ho atteso più di 13giorni per averlo a casa spedito dalla Francia.
Nella confezione si trova:
Il gimbal, la custodia morbida, e il cavo di ricarica.
e un piccolo manuale di istruzione.
Prima nota negativa, è il cavo di ricarica.
Non è il classico USB—>micro/mini usb
Ma un USB—>Jack3,5, quindi dovesse guastarsi o perdersi
Non può venire rimpiazzato con uno in casa di altro dispositivo.
Sull’impugnatura è presente un classico filetto per il fissaggio, tramite adattatore ufficiale ( oppure autocostruito come sto facendo ) a un cavalletto.
Per funzionare bisogna attivarlo. Senza attivazione vi sembrerà aver buttato i vostri soldi perché non si “animerà”
Come dovuto.
Per l’attivazione, innanzitutto va scaricata la sua app: DJI GO
Con il quale verrà abbinato tramite bluetooth e attivato con una rapida registrazione.
Primo step da farsi è calibrare il proprio smartphone
Sul DIJ, ovvero va inserito nel saldo alloggio e fatto si che rimanga in equilibrio sull’asse orizzontale, questa operazione si effettua mollando una manopola e spostando a mano l’asse e serrando di nuovo la stessa manopola.
Una volta calibrato e attivato, si può usare!
I primi istanti è veramente impressionante come rimane stabile molestando l’impugnatura, ovviamente se si esagera il dispositivo non riuscirà a compensare il movimento e traballerà fino a ripristinare la posizione di equilibrio, ma dovete proprio farlo apposta per mandarlo in “crash”.
L’app non è il massimo di semplicità, ma in pochi minuti si scopre tutto il necessario per adoperarlo.
Permette di fare semplici riprese o foto sfruttando appunto la sua stabilità.
Impostare un soggetto e lasciare che l’osmo mobile lo tenga al centro della scena mentre lo seguiamo, o rimaniamo fermi.
Ho notato che con soggetti simili, l’app si confonde.
(Esempio i miei due bimbi con lo stesso casco azzurro sulla pista da sci.)
Timelapse con punto partenza e finale impostati, per esempio
Seguire il percorso del sole all’alba o al tramonto, piuttosto che una barca all’orizzonte sul mare.
Possiede anche un piccolo joystick che permette di muovere sugli assi lo smartphone, e qui c’è la seconda nota negativa, è davvero troppo sensibile, si fa davvero fatica ad avere movimenti lenti e fluidi, anche dopo alcune ore di pratica.
Pare che coi prossimi aggiornamenti firmware si possa lavorare sulla sensibilità e regolarsela a piacere.
La batteria permette di fare quasi 2 ore di riprese prima di abbandonarvi.
Non appena avrò altro materiale registrato col dispositivo vi farò vedere qualche spezzone.