Mi fa piacere che suoni insieme ad un amico.
Il resto è sottocultura giornalistica, se mi concedi l'espressione distaccata e per nulla empatica.
Una cantante a me sconosciuta di un genere musicale che non ascolto è stata uccisa.
Spiacente, ma oltre questo non attrae il mio interesse, perché non ne ha.
Nella stessa giornata, in Italia, sono state uccise altre persone.
Mogli e figli da un marito impazzito, giovani e anziani per le guerre di malavita, anche innocenti.
Altri sono morti di malasanità, alcuni per suicidio da disadattamento o povertà, altri ancora per mancanza di cure.
E si potrebbe allungare di molto questa elencazione di miserie della vita.
Il terrorista islamico, forse...
Non è ancora certo che non si trattasse di un omosessuale irrisolto impazzito.
Cambia poco, nei fatti.
Non cambia che nello stesso giorno in Siria siano morte ben più di 50 persone.
Stragi di guerra, accompagnate da storie di inaudita violenza e sopraffazione.
Tra razze e religioni diverse, tra integralisti e inermi popolazioni, tra soldati e bambini.
Per causa di governi, soprattutto occidentali, e forze politiche che hanno interesse che tutto ciò accada.
Perché questo garantisce ricchezza, benessere e progresso.
L'unica cosa che mi ha colpito è la tragica storia del bambino ucciso da un coccodrillo
Una tragedia insopportabile.
Al pari dei tanti bambini che ancora muoiono ogni giorno per scarse risorse familiari o maltrattamenti, anche in Italia.
Per causa di un governo di coccodrilli che affama il suo popolo con tasse, disoccupazione e mancanza di fondamenti culturali.
Nel mare, sui barconi, per colpa di tanti coccodrilli più selvatici e spietati, i trafficanti di persone, gli scafisti.
Sì, è meglio suonarci sopra.
Però se se ne vuole parlare, bisogna parlarne correttamente.
Perché non capire bene la dimensione e i significati della storia vuol dire continuare in eterno a commettere gli stessi errori