Maccanicando 7-3-2009

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Se non fosse per i soliti “dannati” rumors, questa settimana Apple avrebbe scosso gli utenti con i suoi silenziosi e improvvisi aggiornamenti della linea desktop dei suoi computer, e invece martedì mattina i browser dei più impazienti tifosi-Mac erano puntati sull’Apple Store in attesa che andassero off-line per l’aggiornamento annunciato. E così è stato. Solo nel pomeriggio gli Store tornavano raggiungibili introducendo numerose, e in alcuni casi succulente novità nel settore hardware.

Il più importante upgrade vede protagonista il Mac Pro, che pur se esteticamente identico al vecchio modello, non solo introduce in anteprima la nuova serie di processori Intel Xeon Quad-Core “Nehalem” di prossima generazione, ma viene profondamente aggiornato all’interno.
Chi già conosce bene il Mac Pro sa che si tratta di una macchina molto ben organizzata, ma sappiamo bene che Apple riesce quasi sempre a migliorare prodotti di per sé già ottimi.

Frontalmente si nota l’abbandono della FireWire 400 in virtù di una più veloce FireWire 800, offrendo a portata di mano due porte USB2, due porte FireWire 800, la presa per le cuffie e il tasto di accensione.
Anche posteriormente qualcosa cambia, sempre la vecchia porta FireWire 400 viene sostituita dalla veloce FireWire 800 e la scheda grafica non ha più due uscite DVI, ma una DVI e la nuova Mini DisplayPort.
Questa nuova scheda grafica permetterà di utilizzare indifferentemente i nuovi LED Cinema Display o il vecchio Cinema Display 30”.

Ma è solo aprendo il cofano che si rimane abbagliati da tanta tecnologia ed ingegnerizzazione. l’interno del nuovo Mac Pro è stato completamente riprogettato, in virtù dell’esperienza fatta con i modelli precedenti, l’accesso ai componenti è immediato e intuitivo, come la rimozione dell’innovativo vassoio con i processori e la memoria Ram (1066MHz DDR3 ECC SDRAM) o il già collaudato meccanismo a scorrimento, ereditato dal vecchio modello, per l’alloggio dei quattro Hard Disk.
Non c’è un solo cavo in evidenza, non uno spreco di spazio, nessuna pecca, è senza dubbio la workstation più bella da guardare, e non è una questione di buongusto, è semplicemente la realtà dei fatti.

Apple continua l'impegno per l'ambiente, il nuovo Mac Pro è superiore ai requisiti Energy Star 4,0 ed è leader del settore come uno dei primi ad adottare il più severi requisiti Energy Star 5,0 che diventerà effettivo entro la fine di quest'anno. Il Mac Pro è fatto in alluminio altamente riciclabile e all'interno è stato progettato con i materiali più efficienti. Il Mac Pro utilizza componenti interni e cavi senza PVC e non contiene ritardanti di fiamma bromurati. Il nuovo Mac Pro raggiunge lo EPEAT Gold status.

La famiglia di iMac guadagna più memoria (fino ad un massimo di 8GB), nuove schede grafiche (fino alla NVIDIA GeForce GT 130) e vede l’abbandono del processore da 2,4 GHz e della porta FireWire 400 per l’aggiunta di una più diffusa USB2, mentre conserva ancora la rapida FireWire 800. L’uscita Mini-DVI si trasforma in una nuova Mini DisplayPort (con supporto per DVI, VGA e DVI Dual-Link tramite adattatore) per risoluzioni analogiche fino a 2048x1536 pixel. Attenzione però allo scherzetto della tastiera, chi non gradisce la nuova Apple KeyBoard compatta (senza tastierino numerico) e vuole quella tradizionale con il layout esteso, dovrà ricordarsi di specificarlo (gratuitamente) al momento dell’ordine.

Il piccolo Mac mini, che da anni sembra destinato a sparire, guadagna a sorpresa notevoli migliorie, come il chip grafico NVIDIA GeForce 9400M per lavorare agevolmente su foto ad alta risoluzione, filmati HD, ma anche videogiochi 3D e applicazioni grafiche impegnative; finalmente disponibile solo con superdrive e ben cinque porte USB2. Il segnale video è affidato a due porte distinte, l’uscita DVI/VGA (con adattatore mini-DVI/DVI incluso o mini-DVI/VGA opzionale) e l’uscita Mini DisplayPort. Non manca la veloce FireWire 800, che ricordiamolo è sempre retrocompatibile con la FireWire 400 tramite l’utilizzo di appositi cavi 400/800 o specifici adattatori da pochi euro.

Anche i MacBook pro guadagnano un piccolo aumento di clock nella velocità dei processori, nel modello intermedio si passa da 2,53 a 2,66 GHz, ma è possibile salire a 2,93 GHz pagando un sovrapprezzo, nel modello di punta passa direttamente da 2.8 a 2,93 GHz. Immutati invece i MacBook unibody e il vecchio MacBook bianco, l’unico ancora fermo alla FireWire 400 e senza uscita Mini DisplayPort, segnale che ormai Apple lo voglia sul viale del tramonto.

Non sfuggono agli aggiornamenti nemmeno i nuovi modelli di Airport Extreme e Time Capsule, che portano in dotazione il Wi-Fi 802.11n con dual band simultanea. Con una banda che varia da 2,4 GHz e dei 5 GHz per un utilizzo più efficiente. Tra le novità anche la possibilità di configurare il network con una rete destinata agli Ospiti, evitando l’accesso a computer, stampanti e dischi rigidi collegati sul proprio network personale.

— OraCle
Stefano Ferrara

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